Torino: sciopero e blocco stradale ai cancelli della Kuehne Nagel
Contemporaneamente la solidarietà si è espressa anche all’interno dello stabilimento con lo sciopero degli altri operai della Kuehne Nagel.
In breve il presidio davanti ai cancelli si è trasformato in un blocco stradale che ha occupato la strada antistante l’azienda; durante la protesta i compagni di Pino e i lavoratori della Kuehene hanno annunciato che la mobilitazione proseguità con diverse azioni di lotta fino a che la multinazionale non farà un passo indietro e garantirà il pieno reintegro al lavoro di Pino.
Il prossimo appuntamento è per venerdì 5 luglio alle ore 10 sotto l’Unione Industriale di Torino per un presidio e una conferenza stampa, per proseguire la battaglia e la solidarietà al fianco del lavoratore licenziato ma anche per denunciare le pratiche sempre più subdole che vengono messe in campo contro chi decide di non abbassare la testa sul posto di lavoro e di non allinearsi alle scelte conniventi dei sindacati confederali.
Di seguito il comunicato stampa dell’USB Piemonte sulla giornata di oggi e sul presidio di venerdì:
Momento intenso di lotta con blocco stradale e sciopero oggi 3 luglio davanti ai cancelli della della Kuehne Nagel (ex IVECO) a Torino, tutti a gridare insieme una sola parola d’ordine: il reintegro immediato di Giuseppe Larobina delegato RSU nonché dirigente USB.
La storia lavorativa, sociale e militante di Giuseppe Larobina è la storia di un’organizzazione sindacale, l’USB, che non si è prestato alla cancellazione dei diritti e dignità dei lavoratori. Perché la storia di Giuseppe Larobina è l’impegno quotidiano di chi lotta in difesa dei precari, dei senza casa, degli studenti, dei cassaintegrati, degli studenti, migranti e rifugiati, con convinzione e determinazione. Quindi un impegno sindacale dentro e fuori la fabbrica in difesa della classe operaia. E la partecipazione e la solidarietà del sindacalismo conflittuale, dei movimenti di lotta per l’abitare, degli studenti, dei migranti, dei rifugiati, dei cassaintegrati e disoccupati è la testimonianza di questo impegno.
In risposta al pedinamento, metodo squallido ed indecente per controllare la vita privata del dirigente sindacale nonché Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) attraverso un’agenzia investigativa per ben 35 giorni, saremo noi a mettere in campo ogni azione di lotta fino al reintegro del nostro delegato in fabbrica. Saranno e saremo in centinaia di migliaia tra lavoratori a pedinare ogni giorno questi squallidi ladri di diritti, dignità e di salario.
PER IL REINTEGRO DI GIUSEPPE LAROBINA:
VENERDI 5 LUGLIO 2013 DALLE ORE 10
TUTTI davanti ALL’UNIONE INDUSTRIALE DI TORINO
VIA FANTI, 17 TORINO
Invitiamo tutti al presidio che sarà accompagnato da una conferenza stampa all’Unione Industriale di Torino venerdi 5 luglio dalle ore 10 in Via Fanti, 17 Torino. Saranno presenti, oltre al delegato licenziato, il pool degli avvocati, le realtà sociali e di movimento per chiedere il reintegro immediato di Giuseppe Larobina.
Sostieni le iniziative di lotta per il reintegro di Giuseppe Larobina:
C/C Federazione USB Della Regione Piemonte: IT95 V031 2701 0040 0000 0001 244
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