Trump spacca l’ America, tra mobilitazioni dal basso e l’osteggiamento di grandi multinazionali
Tra queste, a intraprendere una nuova battle massmediatica ci sono Airbnb, The Budweiser, Lumber84: hanno sfruttato la diretta del Superbowl per far capire cosa ne pensano a oltre 120 milioni di americani collegati.
Si mormora intanto di destabilizzazione all’interno del team di governo del magnate americano: nei prossimi giorni assisteremo alle prime defezioni?
Mentre scoppia il caso delle rinnovate sanzioni all’ Iran, dal punto di vista della tenuta interna Trump e i suoi dovranno capire come gestire la grana californiana: non solo la potente spinta antiprotezionista della Silicon Valley, ma il gotha istituzionale e gran parte della middle-class contraria al Muslim Ban e alla conseguente minaccia di defunding perpetrata in modo quasi spensierato dal neo-presidente.
E questo dopo la fiammata antifascista e antirazzista che ha impedito la provocatoria presenza di un redattore di Breitbart News a Berkeley, mandando un segnale di lotta che ha saputo travalicare i confini oceanici.
Frattanto, i movimenti sociali tirano un po’ le somme delle mobilitazioni che hanno attraversato gli stati federali nella ultima decada di Gennaio e nell’ ultimo week-end. Il richiamo a scendere in strada per i diritti civili ha avuto effetto e risonanza, e quest’onda pare non esaurirsi, fungendo da impulso per nuovi momenti di autorganizzazione e partecipazione, come l’appello ad uno sciopero sociale contro il governo per venerdì 17 Febbraio, che si sta nutrendo soprattutto della circolazione su Facebook e altre piattaforme social.
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.