“Uniamo le lotte, mettiamoli in crisi!”
50mila, secondo gli organizzatori, le persone scese in piazza a Roma dietro lo striscione “Uniamo le lotte, mettiamoli in crisi”.
Il servizio con Fabrizio Tomaselli, dell’esecutivo nazionale dell’Usb
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Sciopero generale indetto oggi dai sindacati di base Usb e Slai Cobas. Tra le ragioni della protesta: la difesa dell’occupazione e del contratto nazionale, lo sblocco dei contratti pubblici, il no alla delocalizzazione degli impianti produttivi e al modello Marchionne. La manifestazione nazionale prevista a Roma è partita intorno alle 11 e 30 da piazza navona dietro lo striscione ‘Uniamo le lotte, mettiamoli in crisi’. In alcune centinaia stanno ancora sfilando.
Nella capitale era previsto uno sciopero dei mezzi pubblici indetto anche da Filt Cgil, Fit Cisl e Uil. I confederali si sono però sfilati all’ultimo e hanno revocato lo stop dei trasporti, a seguito di un incontro avvenuto in serata con l’assessore capitolino ai Trasporti. Le linee A e B della metro risultano comunque chiuse per lo sciopero di Usb, Sult e Orsa.
Dalla manifestazione nazionale di Roma, il collegamento con Fabio Quaresina, lavoratore del Teatro dell’Opera
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