InfoAut
Immagine di copertina per il post

Verso il 15 ottobre: polizia preventiva e opzioni di movimento

Ma già martedi sera veniva impedita un’assemblea pubblica alla Biblioteca Nazionale indetta dagli attivisti del Teatro Valle con i promotori della campagna in difesa delle biblioteche pubbliche dai tagli sulla cultura.

Resoconto e valutazione dell’accaduto con Ilenia, presente all’iniziativa spostatasi in strada:

{mp3remote}http://dl.dropbox.com/u/20733097/ilenia_bibl_Roma_12oct.mp3{/mp3remote}

A Bologna le cariche sotto la Banca d’Italia non hanno impedito l‘occupazione dell’ufficio pignoramenti e la distruzione di un po’ di quelle maledette cartelle con cui si procede spesso a pignoramenti e persecuzione finanziaria degli indebitati.

Il pomeriggio di ieri ha poi visto l’iniziativa ampiamente annunciata nella capitale che ha visto una buona presenza di gente alla sede nazionale della stessa Banca d’Italia. Di fronte all’enorme dispositivo militare allestito dalle forze dell’ordine, gli occupanti hanno preferito bloccare via Nazionale e allestirvi un’acampada per trascorrervi la notte. Il sit-in è andato avanti bloccando via Nazionale fino all’una circa quando la polizia, su ordine della questura, ha disposto il ripristino della viabilità. Nessuna resistenza violenta da parte dei manifestanti che, affermandosi non violenti come la piazza a New York, si sono lasciati prendere di peso dalle autorità. Una volta liberata la sede stradale hanno spostato le tende sulle scale del Palazzo delle Esposizioni. Qui si sono risvegliati ancora stamattina, in un centinaio circa.

La cronaca di un #dragoribelle ai microfoni diRadio Onda d’Urto:

{mp3remote}http://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2011/10/valerio-roma-resocontosgombero-bankitalia.mp3{/mp3remote}

Questi primi vagiti di casa nostra mostrano chiaramente come le mobilitazioni contro l’austherity preoccupano non poco i signori di casa nostra. Certo però molta strada dovrà ancora essere fatta per impensierire chi sta in alto se è vero che quanto si sta muovendo in direzione del 15 non arriva a scalfire la casta politica e la cronaca giornalistica, tutt’ora impegnata a raccontarci le gesta parlamentari di un esecutivo in difficoltà e quelle miserrime di un’opposizione aventiniana. Segno forse che politica di movimento e politica di palazzo non hanno più nulla da dirsi. Buon segno, diremmo noi… senonché questa constatazione ci porta dritti dritti ad un’altra: gl’indignados in versione italica non fanno ancora paura! E questo non è certo un bene perché, storia insegna, un sommovimento è tale quando impensierisce chi il potere lo detiene. Per ora, le preoccupazioni restano “tecniche”, affare dei professionisti dell’ordine pubblico e non impensieriscono ancora il livello del “politico” e dell’ “economico”.

Tra le iniziative più interessanti portate a termine ieri, l’occupazione di un’ex ostello che fungerà da base d’appoggio ed ospitalità per quant* giungeranno a Roma prima di sabato: OCCUPATO L’OSTELLO DELLA GIOVENTU’ …VERSO IL 15 OTTOBRE.

Quanto alla scadenza, scelte e divergenze circa lo svolgimento della giornata e la forma che dovrà assumere sono state oggetto di posizioni differenti e publicamente espressesi su diversi siti web.

Per quanto ci riguarda, il problema non si situa solo a livello della maggiore o minore radicalità di conflitto che la piazza saprà o meno esprimere (aspetto questo non di poco conto) ma deve ancor più essere ricercato nelle modalità, negli attori e nei processi di costruzione che hanno portato all’organizzazione della giornata. Un ceto politico vecchio, reduce di un ciclo di lotte passate (e sconfitte), attento agli equilibrismi della politica della rappresentanza, culturalmente, socialmente e anagraficamente distante dalle energie più giovani e dinamiche che hanno iniziato ad affacciarsi nelle lotte di questi ultimi anni.

Una (molto) parziale rassegna di posizioni non-concilianti col comitato organizzatore sono state riportate oggi da un articolo di Roberto Ciccarelli per Il Manifesto:

E gli «indipendenti» si preparano a prendere la capitale

«Non si può distingere chi si accampa da chi fa i riot. Questo è un movimento globale»

A farsi appiccicare addosso un’etichetta, fosse anche quella della Fiom o di «uniti per l’alternativa», non ci stanno. Rivendicano l’autonomia dai sindacati di base e per loro la manifestazione di sabato 15 ottobre è solo un passaggio. Non inizia né finisce nulla, sarà l’episodio di un movimento globale che è stato chiamato a raccolta dagli «indignados» spagnoli a settembre e oggi si riconosce in chi occupa Wall Street. Tengono a definirsi «indipendenti» e ragionano su questi temi: diritto alla bancarotta, lotta contro l’austerità imposta dalla Bce, chiedono il reddito di base, un nuovo welfare e la riappropriazione dei saperi.

Maurizia Russo Spena, precaria della pubblica amministrazione, che si riconosce nel percorso dello «sciopero precario», spiega così la natura di questa rete: «Vogliamo connettere le diverse forme del lavoro: quelle dei tutelati e dei precari, delle donne e degli uomini, dei nativi e dei migranti che rappresentano la condizione generale del nostro tempo».

Gigi Roggero, assegnista di ricerca all’università di Bologna, entra nel merito dibattito sull’«indignazione» che in Italia avrebbe fin’ora raccolto solo una parte della ricchezza di un movimento transnazionale, rischiando di essere schiacciato sull’anti-berlusconismo. «Certo – ammette – far cadere il governo è fondamentale, ma vedo ritornare vecchie opzioni della sinistra legate alla difesa della sovranità nazionale e alla rappresentaza classica dei partiti e dei sindacati. Sabato il corteo sarà molto grosso e non sarà il volere dei singoli gruppi a determinare cosa succede. Non ha senso distinguere chi si accamperà come fanno in Spagna e chi preferirà fare i riot come a Londra. Entrambi questi fenomeni sono l’espressione di una soggettività globale che dovrà trovare nel nostro paese una pratica altrettanto incisiva».

Dello stesso avviso è Loris del centro sociale Bartleby di Bologna secondo il quale il nucleo più attivo di questa soggettività sono i giovani dai 18 ai 25 anni che sono riusciti a contagiare il ceto medio precarizzato. «Si tratta di una composizione sociale trasversale che non può essere ridotta alla rappresentanza politica classica né all’elaborazione di cartelli elettorali – sostiene – Questi movimenti sperimentano una democrazia diretta dove le decisioni delle assemblee generali in piazza vengono comunicate in rete a quelle di quartiere come avviene in Spagna».

Quanto al modo di partecipare al corteo di sabato, Rafael Di Maio, attivista del centro sociale romano Acrobax, sostiene: «Non cadremo nelle trappole che senz’altro sono state già preparate, né ci contrapporremo in maniera frontale alle forze dell’ordine. Questo è un film vecchio che annoia. Invece sorprenderemo tutti. Le nostre pratiche non rientreranno nel percorso da Piazza della Repubblica a San Giovanni stabilito dalle mediazioni nel parlamentino di movimento che sta coordinando l’iniziativa».

Per Gianluca di Info-Aut di Torino, una delle reti che partecipa al movimento No-Tav, la strategia della paura montata in queste ore sui media è «una doppia trappola: serve alla criminalizzazione preventiva dei movimenti e a creare una profezia che si auto-avvera. Vogliono indurci a rispondere in maniera subalterna mentre, invece, i movimenti decidono da soli come rispondere e non lo fanno nei dibattiti sui giornali. Pretendere di arrivare fino ai palazzi che incarnano i poteri della finanza e dell’austerità dovrebbe essere un obiettivo minimo per chi vuole fare di sabato una giornata di lotta globale».

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

15ottobreroma

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Roma: Manifestazione nazionale no dl sicurezza. “Alziamo la testa contro lo stato di paura”.

Sabato 31 maggio migliaia di persone si sono radunate a Roma per manifestare contro il nuovo DDL sicurezza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Manifestazione nazionale contro il riarmo, la guerra e il genocidio in Palestina: 21 giugno a Roma

La data per la manifestazione nazionale a Roma contro il riarmo e la guerra è stata individuata nel 21 giugno, poco prima che si tenga il summit NATO all’Aja dal 25 al 25 giugno sulla Difesa e la spesa militare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Roma: il DL Sicurezza approda alla Camera. Cariche contro il corteo dei movimenti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 26 MAGGIO POMERIGGIO – Alla Camera il governo ha aubito posto la fiducia sul Dl Sicurezza. Sempre a Roma la rete “A Pieno Regime – no Dl Sicurezza” oggi pomeriggio si è ritrovata in Piazza Barberini per raggiungere il Parlamento, trovandosi però davanti uno sbarramento poliziesco su via del Tritone, che ha impedito […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al CSOA La Strada

Ennesimo attacco sionista al CSOA La Strada. Questa volta più pesante degli altri perchè non essendo riusciti ad entrare nel centro sociale hanno messo un ordigno all’entrata cercando di sfondare il portone. Un quandrante di città quello di Roma  su che vede già ormai da tempo agire i sionisti della Brigata T (cosi si sono […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato degli studenti e studentesse romane a seguito del corteo per Ramy

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato degli studenti e delle studentesse che a Roma sono scese in piazza per Ramy, originariamente pubblicato dal collettivo Zaum in risposta alle dichiarazioni di media e politici.