InfoAut
Immagine di copertina per il post

2 Aprile: piazze contro la guerra

Nonostante le difficoltà e un clima non propriamente propizio, scandito dall’ “emergenza” sbarchi e dalla furba speculazione leghista, il frastagliato e diviso arcipelago No War scende in piazza oggi, rispondendo all’appello di Emergency per questo 2 aprile di mobilitazione nazionale contro la nuova guerra di Libia. Pesano la poca chiarezza e il ritardo mostrato nel comprendere l’operazione imperial-coloniale dell’Occidente, il ricatto dell’ “O con noi o con Gheddafi!”, i primi effetti della crisi globale (di cui questa guerra non è però altro che una pesante conseguenza).

Se è vero che non è più il tempo dell’opposizione facile alla guerra irachena, è altrettanto palpabile la consapevolezza diffusa che questa guerra non è nient’altro che una nuova operazionecoloiale per appropriarsi di un bel bottino energetico, geo-politico e finanziario.

La manifestazione oggi più riuscita è sicuramente quella fuori della tendopoli di Manduria, in Puglia, dove gli antirazzisti riescono a facilitare una fuga di massa dei migranti là rinchiusi. A Lampedusa tensione nel pomeriggio per il mancato trasferimento promesso: un manifestante brucia una roulette e serpeggia il malumore, frenato solo da nuove e vaghe promesse.

Manganellate e cariche della Polizia a Ventimiglia contro i manifestanti che protestano dopo la chiusura delle frontiere francesi ai profughi. Il corteo di circa 300 persone, tra cui molti immigrati maghrebini, dopo aver attraversato le vie principali di Ventimiglia, si è diretto verso il consolato francese in viale Hambury. Gli agenti in assetto antisommossa hanno creato un cordone di protezione davanti al cancello dell’ufficio diplomatico. Intonando slogan contro il presidente Sarkozy, i manifestanti hanno cercato di sfondare il cordone, respinte da una carica della polizia locale.

A Roma, un migliaio circa di manifestanti rispondono all’appello di Gino Strada e altre personalità della cultura e dell’assocazionismo. letture e interventi contro l’ipocrisia e la sudditanza del nostro governo nella crisi libica. Così Gino Strada: «Quando si bombarda si chiama guerra – ha detto il fondatore di Emergency – poi si possono utilizzare tutti gli aggettivi, ma rimane sempre guerra. Il problema non è cosa si può fare ora, ma cosa si poteva fare in questi anni. Cos’ha fatto la politica? Si sarebbero potuti spedire degli ispettori eppure con la Libia in questi anni si è trattato. Ora bisogna abolire la guerra come si è fatto con la schiavitù»

A Torino un corteo di circa 500 persone si concentra in piazza Castello per sfilare nella centralissima via Po, andandosi a concludere in piazza Vittorio. “La guerra non si può umanizzare, solo abolire”, “No alla guerra del petrolio” ma anche “A fianco delle rivoluzioni arabe”.. sono quest gli striscioni, i cartelli, gli slogan e gli interventi che si susseguono lungo tutto il pomeriggio. All’iniziativa, indetta da Emergency, hanno partecipato L’Aseemblea contro la guerra, il Network antagonista torinese, il coordinamento Free Palestine, partiti della sinistra radicale e rappresentanze della fiom-cgil.

A Bologna il presidio in centro città si trasforma in un breve corteo. In piazza del Nettuno alle 16 si è radunato il presidio lanciato da varie realtà di movimento e molti partiti. Dopo un’ora e mezzo circa 700 persone si sono spostate per le vie del centro, passando davanti al mercato della Montagnola dove i migranti presenti si sono fermati ad ascoltare gli interventi dal megafono.
Il corteo si è concluso nuovamente in piazza Nettuno dove tutte le realtà sono tornate coudendo l’iniziativa con una serie di interventi contro il governo.

Pisa – Tramontata la prospettiva del lager di Coltano, i pezzi di cittadinanza che in questi giorni si sono mobilitati per impedire il “progetto di Maroni”, per dar vita ad una riflessione più larga e condivisa sulla necessità di aprire un percorso di più ampio respiro contro il modello di CIE “buono” proposto dalla giunta Rossi, si sono dati appuntamento questo pomeriggio per dare vita ad un presidio/volantinaggio sotto la sede del Comune di Pisa. Più di un centinaio di persone si sono raccolte per ribadire il loro no alle guerra, ai lager, alla militarizzazione di territori, per una libera circolazione di tutti e tutte. Una piazza eterogenea che ha visto la presenza di vari soggetti che da mesi stanno portando avanti percorsi come quello contro la realizzazione dell’ Hub militare o come il comitato di genitori e insegnanti che si oppone alla “Giornata della solidarietà”,  in cui gli alunni delle scuole primarie saranno portati in “gita scolastica” presso la caserma della Folgore.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

guerramigrantino war

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Li hanno uccisi senza che muovessero un muscolo”: Esecuzioni sommarie, fame e sfollamenti forzati da parte dell’esercito israeliano nel Nord di Gaza

La squadra sul campo dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato strazianti episodi di uccisioni sommarie ed esecuzioni extragiudiziali di civili da parte di soldati israeliani, eseguite senza alcuna giustificazione. Fonte: English version Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 17 novembre 2024Immagine di copertina: Il fumo si alza da un edificio residenziale dopo un attacco israeliano a Beit […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuova Zelanda: migliaia di indigeni Maori assediano il Parlamento

Dopo poco più di una settimana, la marcia lanciata dal popolo Maori in difesa dei propri diritti è arrivata a Wellington.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele: manifestazione regionale a Torino

Nella giornata di sabato 5000 persone provenienti da tutto il Piemonte si sono radunate a Torino per dare vita ad un ricco e partecipato corteo regionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La coreografia pro-Palestina degli ultras del PSG è diventata un vero e proprio caso politico

Riprendiamo l’articolo di Calcio e Rivoluzione, che mette in luce il caso politico nato intorno alla coreografia pro-Palestina messa in scena dagli ultras del PSG durante una partita di Champions League. Questo episodio ha scatenato reazioni accese da parte delle autorità francesi e aperto un dibattito sul rapporto tra politica e sport, evidenziando come certi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu si nasconde in un bunker sotterraneo per paura degli attacchi dei droni

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe lavorato da una “camera blindata sotterranea” per paura di subire attacchi drone di rappresaglia da parte dei movimenti di resistenza regionali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La vergognosa narrazione occidentale mostra nuovamente il significato di informazione di guerra

Venerdì 9 novembre i militari dell’IDF (ricordiamo che in Israele è presente la leva obbligatoria) e tifosi del Macabi Tel Aviv hanno strappato e bruciato bandiere palestinesi dai balconi olandesi, insultato e aggredito persone e giornalisti, inneggiato alla morte degli arabi e dei bambini palestinesi per ore nel centro cittadino e fischiato il minuto di silenzio ai morti di Valencia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amerika Trump again

Fin dalle prime ore dall’inizio dello spoglio, la vittoria elettorale di Trump si stagliava netta, ben oltre le previsioni di chi scommetteva sulla sua rielezione, macinando stato in bilico dopo stato in bilico, mentre Fox News si sbilanciava a dichiarare la vittoria in anticipo su tutte le testate nazionali del mainstream media a stelle e strisce. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele! Contro l’Occidente genocida, colonizzatore e guerrafondaio! Resistenza fino alla vittoria!

Di seguito pubblichiamo l’appello per la manifestazione regionale di sabato 16 novembre che si terrà a Torino.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Leonardo occupata: costruire una prassi per boicottare la guerra

L’Intifada ha annunciato sin dall’inizio dell’anno accademico l’intenzione di proseguire con l’azione di boicottaggio contro Israele e i suoi alleati.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ancora Trump, non stupitevi

Ad un primo sguardo superficiale queste elezioni negli Stati Uniti sono state un replay di quelle del 2016. Trump vince nonostante le previsioni dei sondaggisti più autorevoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’esplosione delle spese militari italiane

Nel 2025 a 32 miliardi (di cui 13 per nuove armi).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appesi sulla facciata di Palazzo Madama: protesta di XR alla festa delle forze armate

Due persone si sono appese all’impalcatura di Palazzo Madama durante la Festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, srotolando uno striscione con scritto “Onorano guerre, distruggono terre”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Gli Stati Uniti verso le elezioni: guerre e guerra civile

Manca poco più di una settimana alle elezioni negli Stati Uniti e nonostante i pronostici regna l’incertezza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Governo Meloni: tra propaganda e decreti

La decisione del governo italiano di collaborare con l’Albania per la gestione dei migranti si inserisce in un processo di esternalizzazione delle frontiere, oltre che di chiusura delle frontiere, che da decenni va avanti concorrendo a una vera e propria guerra contro i migranti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice dei Brics a Kazan: si prospetta la fuoriuscita dal dollaro?

In questi giorni si è tenuto l’incontro internazionale dei Brics+ che ha coinvolto 36 Paesi a Kazan, alla guida la Russia di Putin.