InfoAut
Immagine di copertina per il post

Addio Mavi Marmara, Erdogan fa pace con Netanyahu

L’inviato del premier Netanyahu, Joseph Ciechanover, e il prossimo capo del Mossad, Yossi Cohen, hanno incontrato a Zurigo un alto rappresentante governativo turco, arrivando all’intesa della quale di parla da tempo. Erdogan rinuncia anche alle scuse ufficiali israeliane.

Cinque anni dopo l’assalto militare israeliano al traghetto turco Mavi Marmara in navigazione con aiuti umanitari verso Gaza, costato la vita a 10 passeggeri, Turchia e Israele  hanno raggiunto un’intesa che mette fine al gelo tra i due paesi.

Lo ha detto una fonte ufficiale israeliana spiegando che l’inviato del premier Netanyahu, Joseph Ciechanover, e il prossimo capo del servizio segreto Mossad, Yossi Cohen, hanno incontrato due giorni fa a Zurigo un alto rappresentante governativo turco, arrivando all’intesa della quale di parla da lungo tempo.
Il leader turco Erdogan che per anni, anche prima del caso Mavi Marmara, ha rivolto accuse durissime a Israele e imbastito un’alleanza strategica con il movimento islamico Hamas a Gaza, ora fa retromarcia, nel nome di comuni interessi economici oltre che strategici, a cominciare dalla caduta del presidente siriano Bashar Assad. Ha anche rinunciato alle scuse ufficiali di Netanyahu per i morti del traghetto preso d’assalto dai commando israeliani.
L’accordo, non ancora firmato ma, assicura la fonte,  vicinissimo alla conclusione, si fonda su cinque punti: Israele verserà alla Turchia 20 milioni di dollari come risarcimento alle famiglie dei cittadini turchi uccisi o feriti durante l’assalto al Mavi Marmara; ripresa di normali relazioni e il ritorno dei rispettivi ambasciatori nei due paesi; il parlamento turco approverà una legge che metterà fine a ogni reclamo legale presente e futuro, contro ufficiali e soldati israeliani legati ai fatti della Mavi Marmara; la Turchia espellerà Saleh al Aruri, un comandante dell’ala militare di Hamas di base a Istanbul e limiterà le attività di Hamas in Turchia; infine Ankara e Tel Aviv esploreranno la cooperazione nel campo dello sfruttamento del gas.
Ankara dovrebbe acquistare gas dai giacimenti sottomarini israeliani e costruire un gasdotto che dalla Turchia, passando per Israele, esporterà la risorsa energetica verso Europa.
Erdogan, prima di dedicarsi a tempo pieno al sostegno dei gruppi jihadisti e qaedisti che combattono contro Damasco e a reprimere il popolo curdo, aveva fatto della critica (dura) alla politica israeliana un suo cavallo di battaglia.

Ha anche dato aiuto politico ed economico ad Hamas ed illuso i civili palestinesi di Gaza, sotto embargo israeliano da 10 anni, che la Turchia avrebbe messo fine al blocco della Striscia. Dopo anni di proteste, promesse e proclami Erdogan torna alla politica di alleanza strategica tra Turchia e Israele.

da Nena News

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

erdoganisraelemavi marmaranetanyahupalestinaturchia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele attacca la Flotilla. In mattinata ancora diverse navi in marcia verso Gaza

Ieri sera sono iniziate le operazioni di abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano. Ad ora solo venti navi sono state intercettate, le altre sono ancora in navigazione verso le coste di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Madagascar si ribella per l’accesso all’acqua e all’elettricità: 22 morti, il governo si dimette

«Chiediamo al Presidente di dimettersi entro 72 ore». È questa la richiesta senza compromessi formulata il 30 settembre da un manifestante della «Gen Z»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: prosegue la rotta verso Gaza. In Italia movimenti e sindacati pronti a “bloccare di nuovo tutto”

La Global Sumud Flotilla, nonostante la guerra psicologica portata avanti da Israele nel corso di tutta la tratta, prosegue con determinazione verso Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I sindacati baschi convocano lo sciopero generale per Gaza

Per ora non ha aderito ELA, il maggiore sindacato basco, che però potrebbe farlo nei prossimi giorni insieme ad altre sigle di settore o indipendenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nebbia di guerra

I propositi manifestati da Netanyahu durante il suo discorso all’Onu fanno pensare ad un allargamento del conflitto piuttosto che ad una sua fine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Morta a Cuba Assata Shakur, rivoluzionaria afroamericana

Scompare un’altra figura eminente delle lotte degli afro-americani nel secolo scorso

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: proteste e manifestazioni contro il governo. Due morti nelle ultime ore

Proseguono da ormai diversi giorni le proteste in Ecuador per le ultime misure neoliberiste del governo Noboa che con autoritarismo continua il suo programma politico sotto le direttive del Fondo Monetario Internazionale. 

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Appunti di lotta da Milano

Riflessioni di fine estate. Ci sembra necessario un momento analitico per riuscire a navigare le correnti agitate che stanno attraversando il paese e in particolare la nostra città, dalla fine di agosto a questa parte. Oggi più che mai occorre opporsi alla generale intimidazione preventiva delle lotte che tenta di far cadere i gruppi autorganizzati […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La guerra è pace

Uno dei famosi slogan incisi sul Ministero della Verità del romanzo di George Orwell “1984” recita così.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Anan Yaeesh deportato nel carcere di Melfi, mentre si allungano i tempi di un processo infame

Anan Yaeesh, partigiano palestinese sotto processo a L’Aquila su mandato del governo genocida di Israele, è stato trasferito il 23 settembre, dal carcere di Terni a quello di Melfi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non è solo una partita: boicottaggio di Italia-Israele ad Udine

Il 14 ottobre si terrà ad Udine la partita Italia vs Israele valevole per le qualificazioni al prossimo mondiale di calcio maschile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump ritira il visto anche al colombiano Petro: troppo filopalestinese e anti-Usa

Alla tribuna dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Gustavo Petro ha scelto ancora una volta di alzare la voce contro quello che definisce l’ordine globale dell’ingiustizia.