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Amsterdam: rivolta studentesca per la Palestina

Anche nei Paesi Bassi il genocidio commesso dallo Stato israeliano sta infiammando i giovani. Presso l’Università di Amsterdam è stato organizzato per diversi giorni un accampamento per chiedere la fine delle collaborazioni con Israele.

Mentre i media francesi affermano che le università francesi erano “a ferro e fuoco” per alcune sagge occupazioni che sono state rapidamente sgomberate negli ultimi giorni, il movimento studentesco di Amsterdam ha usato tutta la forza per resistere agli assalti della polizia: sontuose barricate, strade scoperte, fuochi d’artificio e ombrelli. Il quartiere universitario assomigliava a un accampamento trincerato, che ricordava le migliori agitazioni rivoluzionarie del passato.

In cambio, la repressione è stata feroce. 140 persone erano già state arrestate durante un primo tentativo di sgombero. L’8 maggio, la polizia è intervenuta in massa per smantellare l’accampamento, utilizzando macchinari edili per abbattere le barricate. Un manifestante si è gettato nel canale dopo aver ostacolato un bulldozer. Gli scontri sono proseguiti fino a notte fonda.

Centinaia di manifestanti si sono riuniti anche nel campus dell’Università di Utrecht, un’altra città dei Paesi Bassi. Venerdì il consiglio comunale di Amsterdam ha tenuto un dibattito d’emergenza sulle proteste in corso.

In tutto il mondo, i governanti polverosi si aggrappano a un vecchio mondo coloniale e genocida, mentre i loro media mentono incessantemente, ma i giovani lottano per l’uguaglianza, la giustizia e l’amicizia tra i popoli.

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