Siamo partitə da Palazzo Nuovo occupato con un corteo di 2000 persone che si è ripreso le strade della città alzando il grido “Palestina libera”.
Nella Striscia di Gaza non esistono “zone sicure”. Ormai è evidente a tutti, seppur dovesse essere chiaro sin dall’inizio.
Lunedì 27 maggio, migliaia di persone sono scese spontaneamente in piazza a Parigi e in altre città per esprimere la loro rabbia contro il genocidio in corso a Gaza, all’indomani di atroci bombardamenti sulle tende dei rifugiati a Rafah
Almeno 45 morti e 250 feriti: questo il bilancio parziale dell’ultima strage compiuta dall’esercito israeliano a Rafah, nella Striscia di Gaza.
Puntata speciale in diretta da Palazzo Nuovo a Torino, facoltà occupata da alcuni giorni all’interno dell’ondata di mobilitazioni partita dai campus statunitensi e giunta nelle ultime settimane in Europa
La grande rivolta giovanile nelle università degli Stati Uniti non smette di crescere e mostra una meraviglia di organizzazione e l’incredibile diversità di coloro che vogliono fermare il genocidio a Gaza, arrivando a contagiare anche l’Europa.
L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..
Sabato pomeriggio, con il coordinamento Torino per Gaza ci siamo dati appuntamento a ridosso della metro Lingotto per raggiungere il Salone del Libro.
Anche nei Paesi Bassi il genocidio commesso dallo Stato israeliano sta infiammando i giovani.
Le mobilitazioni in sostegno alla Palestina che attraversano le università in tutto il globo stanno indicando alcune questioni fondamentali.