Attacco Pkk a esercito turco, 13 soldati morti
Gli scontri sono avvenuti nella zona di Silvan, città situata ad un’ottantina di chilometri a est di Diyarbakir, la ‘capitale politica’ del Kurdistan. Per rintracciare un attacco curdo di questo livello si deve risalire all’ottobre 2008, quando nell’assalto ad una caserma sul confine con l’Iraq furono colpiti 17 soldati.
Il Pkk aveva già dichiarato un cessate il fuoco unilaterale nell’agosto scorso ma poi, in marzo, aveva minacciato di revocarlo denunciando il fallimento di un dialogo che il governo di Ankara non ha mai voluto intraprendere, negando ogni possibilità di trattativa politica, e al contempo proseguendo l’attività di repressione contro la minoranza curda nel paese turco.
Tutto ciò è avvenuto nel giorno del sempre più chiaro naufragio dei negoziati per far rientrare il boicottaggio del parlamento che la principale forza politica filocurda, il Bdp, sta conducendo per protestare contro la mancata scarcerazione di 6 suoi eletti tenuti in custodia cautelare per ‘fiancheggiamento del terrorismo curdo’. Azione che non ha comunque impedito ad Erdogan di ottenere la fiducia per il suo nuovo governo.
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