Bolivia, ‘esplosive’ proteste dei minatori
Crescono in Bolivia le proteste contro il carovita e la carenza di generi alimentari: di fronte alla rabbia della popolazione, il presidente Evo Morales ha abbandonato un evento pubblico al quale avrebbe dovuto presiedere. Era previsto infatti un discorso del leader boliviano nella città di Oruro, in occasione di una parata che celebra un’insurrezione avvenuta in epoca coloniale. Nel corso della manifestazione, tuttavia, si sono verificate violente proteste da parte dei minatori locali, che hanno cominciato a fare esplodere delle cariche di dinamite. Una pratica usuale durante le contestazioni sindacali del Paese, dove la dinamite è facilmente reperibile per i lavoratori delle miniere. Immediata la partenza del presidente e dei suoi collaboratori, che hanno fatto ritorno a La Paz.
Il portavoce di Morales, Ivan Canelas, ha così commentato la vicenda: “Il governo ha deciso di non rispondere a vergognose provocazioni di questo tipo”. Il malcontento intanto si diffonde in altre città boliviane: a Santa Cruz i manifestanti chiedono di smantellare l’Emapa (un’agenzia che avrebbe dovuto promuovere la produzione di generi alimentari ma si è rivelata del tutto inefficiente), a La Paz e a Cochabamba si organizzano marce contro il rialzo dei prezzi e la scarsità di zucchero in commercio.
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