
Brasile: solidarietà internazionalista, João Pedro Stédile spiega la posizione del MST sul Venezuela
João Pedro Stédile, nell’intervista che ha concesso a Rádio Brasil de Fato, spiega la posizione politica del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra (MST) di fronte alla situazione in Venezuela.
Affronta tanto le minacce esterne, in particolare l’intervento statunitense, come le strategie dei movimenti popolari per la solidarietà internazionalista.
Nell’intervista, Stédile suggerisce misure per il governo brasiliano e i movimenti popolari: che il Brasile adotti una posizione a difesa della sovranità latinoamericana, che i movimenti sociali organizzino brigate internazionaliste e che si rafforzi l’unità della classe lavoratrice e del campo latinoamericana di fronte all’imperialismo.
Pedro Stédile, dirigente nazionale del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra (MST), ha affermato che i movimenti popolari dell’America Latina si stanno organizzando per inviare brigate di attivisti in Venezuela in solidarietà con il governo e il popolo del paese di fronte alle minacce di intervento militare degli Stati Uniti. L’annuncio è stato fatto in un’intervista con Conexão BdF, a Rádio Brasil de Fato.
“Noi, i movimenti dell’America Latina, ci riuniremo e già stiamo realizzando consultazioni per organizzare, il prima possibile, delle brigate internazionaliste di attivisti di ciascuno dei nostri paesi per andare in Venezuela e metterci a disposizione del governo e del popolo venezuelani”, ha dichiarato Stédile. La decisione è stata presa durante il Congresso Mondiale a Difesa della Madre Terra a Caracas, che la scorsa settimana ha riunito delegazioni di 65 paesi.
Secondo lui, l’iniziativa cerca di replicare la “epopea storica” della sinistra globale durante la Guerra Civile Spagnola, tra il 1936 e il 1939, quando attivisti di diversi paesi andarono in Spagna a difendere la Repubblica. “Se entreremo in combattimento: chiaro che no! Non abbiamo l’addestramento militare per questo, e non dovremmo averlo. Il popolo venezuelano sa difendersi, ma noi, insieme agli attivisti, possiamo fare mille e una cosa, dal seminare fagioli e preparare il cibo per i soldati fino ad appoggiare il popolo se c’è un’invasione militare statunitense”, ha affermato.
Stédile ha criticato il governo del presidente Donald Trump che, secondo la sua opinione, ha ripreso la sua offensiva golpista contro Nicolás Maduro. “È un miscuglio di folle e fascista. Crede di potere, con la forza bruta, abbattere il governo di Maduro e consegnarlo a María Corina Machado, la principale dirigente dell’opposizione venezuelana”, ha scherzato. Argomenta che il governo venezuelano “non ha mai avuto tanto sostegno popolare” e “non teme un’invasione statunitense”.
Il dirigente del MST ha anche chiesto una posizione più ferma del governo brasiliano di fronte all’aumento delle tensioni. “Credo che il governo di Lula non si renda conto della gravità della situazione. È ora di adottare una posizione più forte. Se non vuole esporsi da solo, potrebbe formulare una dichiarazione congiunta con il Messico e la Colombia, che si sono già pronunciati contro l’aggressione statunitense”, ha suggerito.
21 ottobre 2025
Resumen Latinoamericano
Traduzione a cura di Comitato Carlos Fonseca
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