InfoAut
Immagine di copertina per il post

CHI PAGA LA GUERRA? – RADIO TALK DELL’INFO AL CAMPUS EINAUDI

||||

Martedì 5 aprile, ore 12:30. L’informazione del mattino di Radio Black Out esce dallo studio e si inerpica con lo studio mobile sulla collina del campus Einaudi per 3 ore di approfondimenti, voci e analisi sulla guerra in corso.

L’intento primo è quello di portare in pubblico una narrazione diversa da quella vergognosa dei media mainstream.

L’intento secondo (non per importanza) è quello di provare ad innescare un’inversione di marcia nel torpore pandemico portato alle estreme conseguenze dalle politiche accademiche ostili a qualsiasi iniziativa di riappropriazione dello spazio universitario.

L’introduzione al pubblico e il saluto al sole:

{mp3remote}https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/intro_info.mp3{/mp3remote}

Il contributo di Maria su industria bellica, spese militari, responsabilità dell’Università di Torino:

{mp3remote}https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/maria_info.mp3{/mp3remote}

Approfondimento lampo dell’avvocato Losco sullo stato di emergenza bellico da una prospettiva giuridica: quali conseguenze, cosa significa, cosa legittima?

{mp3remote}https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/avvocato_info.mp3{/mp3remote} 

La Prof.ssa Daniela Steila sull’atteggiamento nei confronti della cultura russa e la necessità di mantenere canali aperti con un mondo composito, attraversato da movimenti di opposizione da anni sotto attacco. Nonché sull’opposizione alla guerra in Russia, la persecuzione di chi esprime un rifiuto nei confronti delle scelte di governo, la censura, gli arresti:

{mp3remote}https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/steila_info.mp3{/mp3remote}

Una riflessione del Prof. Gianfranco Ragona sul ruolo dello stato in guerra e sull’etica di chi vi si oppone:

{mp3remote}https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/ragona_info.mp3{/mp3remote}

Dario (dottorando e collaboratore di Radio Onda Rossa) ci parla del ruolo della Cina nel conflitto imperialista:

{mp3remote}https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/dario_cina_info.mp3{/mp3remote}

Il punto di vista di Ecologia Politica Torino sull’approvvigionamento energetico e quindi sulle conseguenze ecologico-ambientali della guerra:

{mp3remote}https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/ecologia_politica_info.mp3{/mp3remote}

Altro materiale da non perdersi:

Materiale audioludico coscienzioso

{mp3remote}https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/spottino_armi_info.mp3{/mp3remote}

Appello redatto da un gruppo di ricercat* dell’Università della Sapienza (Roma)

https://www.change.org/p/appello-contro-l-escalation-militare-0debc67d-15ce-4537-b7cc-a8893afe7e3e

Grazie a tuttx quantx!

Da Radio Blackout

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

guerraradio blackoutrussiaucraina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

MAGA vs neocons: la coalizione trumpiana si spacca sulla guerra all’Iran

Qualcosa di interessante sta accadendo all’interno della coalizione che ha portato alla vittoria Donald Trump: la tentazione di entrare in guerra direttamente contro l’Iran al fianco di Israele sta creando scompiglio.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ma quale “imperialismo iraniano”?

Per un attimo ci siamo illusi/e che di fronte a fatti di questa portata la priorità fosse quella di capire come opporsi, dal nostro lato di mondo, al caos sistemico che Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti, sta portando sulla regione.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

L’attacco di destre, sionisti e lgbt liberali al pride di Parigi

Il 28 giugno a Parigi si svolge la Marche des Fiertés Paris & Île-De-France, il più importante pride francese quest’anno anticipato da violente polemiche

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ombra di Sigonella sui bombardamenti israeliani all’Iran

Passa immancabilmente dalla base siciliana di Sigonella parte del sostegno delle forze armate USA alla guerra di Israele contro l’Iran.  di Antonio Mazzeo, da Pagine Esteri Secondo il sito specializzato ItaMilRadar che monitorizza il traffico aereo militare nel Mediterraneo, nei giorni 13, 15 e 16 giugno sono state documentate lunghe missioni nello spazio aereo prossimo ad Israele, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Decimomannu (Ca): la polizia scaglia elicottero e lacrimogeni contro la protesta antimilitarista e innesca un incendio

Dura repressione poliziesca contro la protesta antimilitarista che, sabato 14 giugno, ha portato compagne e compagni del movimento A Foras e di altre realtà solidali del territorio attorno all’aeroporto militare di Decimomannu, in provincia di Cagliari, per manifestare contro la guerra e le basi militari presenti in zona.La repressione è infatti iniziata ancora prima dell’inizio […]