InfoAut
Immagine di copertina per il post

Denver: lo Stato accusa di rapimento sei attivisti del movimento

||||

Ieri 17 settembre lo Stato reazionario ha preso di mira i leader del movimento per i neri a Denver, Colorado. Tra gli arrestati, quattro importanti attivisti del Partito per il Socialismo e la Liberazione (PSL). Le accuse includono la tipica serie di reati legati alle rivolte e l’accusa estrema di rapimento di primo grado per aver presumibilmente “intrappolato” la polizia nel proprio distretto durante una protesta di luglio con centinaia di partecipanti.

Lillian House, Joel Northam, Eliza Lucero, Russell Ruch, Terrance Roberts e Trey Quinn sono stati tutti arrestati e accusati di reati. Mentre le accuse sono estreme e ovviamente false, è chiaro che gli arrestati sono stati oggetto di ritorsioni per aver condotto proteste che hanno scosso Denver in diverse occasioni. House, Northam, Lucero e Ruch sono tutti membri del PSL, molti dei quali si organizzano da anni, e Roberts è un co-fondatore del Front Line Party for Revolutionary Action.

Le stesse proteste in Colorado sono state organizzate come parte del movimento nazionale in nome di George Floyd e per combattere per il 23enne Elijah McClain, un uomo di colore ucciso dalla polizia di Aurora nell’agosto 2019.

Elijah era un massaggiatore e un violinista autodidatta di talento che tornava a casa a piedi dal negozio all’angolo indossando una maschera da sci completa per scaldarsi e ballare mentre ascoltava la musica. La polizia di Aurora lo ha avvicinato dopo aver ricevuto le chiamate di una “persona sospetta” e ha proceduto a trattenerlo con violenza e a iniettargli ketamina per sottometterlo. Ha avuto un arresto cardiaco mentre andava in ospedale ed è morto tre giorni dopo.

Blm3

Il caso straziante di Elijah ha suscitato forti e costanti proteste a Denver, alcune delle quali organizzate dagli attivisti presi di mira.

 Il 3 luglio, circa 600 manifestanti hanno circondato per ore un distretto di polizia di Aurora. Lo Stato usa questa situazione per sostenere che i 18 agenti all’interno siano stati “rapiti” a causa della farsesca idea che le proteste li tenessero “intrappolati” all’interno, e che gli agenti fossero tenuti in ostaggio fino a quando “le richieste sono state soddisfatte”, comprese le richieste di giustizia per Elia e per le vittime della brutalità della polizia. Questo caso dimostra che lo Stato cerca di criminalizzare anche le posizioni politiche più moderate.

Lo Stato si fa beffe delle proprie leggi nel disperato tentativo di attaccare il movimento di massa in generale, e il PSL in particolare.

La protesta del 3 luglio, secondo cui le autorità sostengono che gli ufficiali sono stati “intrappolati”, portando alle false accuse di sequestro di persona.

Blm2

Tutte le persone di coscienza, specialmente quelle impegnate a difendere le vite dei neri dagli omicidi razzisti e dalla brutalità della polizia in tutti gli Stati Uniti, devono mostrare solidarietà e sollevarsi per condannare tali accuse.

Lo Stato è sempre più disperato, temendo le mobilitazioni di massa e le rivolte che da maggio hanno scosso il Paese fino alla sua fondazione. Questo è uno dei tentativi più trasparenti e volgari di mettere a tacere il movimento impiccando quelli che lo Stato considera socialisti radicali. Con l’approssimarsi delle elezioni, lo Stato diventerà sempre più disperato nel voler piazzare accuse ancora più estreme contro coloro che si candidano per un mondo migliore.

Questi arresti sono un attacco al movimento e a tutto il popolo.

Questa repressione arriva sulla scia della fuga di notizie che il procuratore generale William P. Barr ha sostenuto che i manifestanti devono essere accusati di sedizione federale, e il Dipartimento di giustizia ha dichiarato che qualsiasi forte resistenza all’autorità governativa può ricevere questa accusa.

PSL dice che uno degli attivisti è stato arrestato nel parcheggio di un Home Depot, un altro è stato circondato da veicoli della polizia mentre guidava, e altri sono stati arrestati nelle loro case.

L’operazione coordinata ha lo scopo di incutere paura nella gente e paralizzare il movimento, ma per ogni individuo che rapiscono dalle strade, altri si alzeranno per prendere il loro posto.

Alcuni degli attivisti arrestati a Denver sono usciti su cauzione, mentre altri sono ancora nelle grinfie del sistema.

Il bersaglio nei confronti degli attivisti, con un’attenzione nel sottolineare il loro coinvolgimento con le organizzazioni socialiste e comuniste, assomiglia alle azioni della polizia ad Austin, dove i Targeted Three sono stati rapiti al di fuori delle proteste e accusati di essere “antifa” e “scassinatori” per nulla più che per aver partecipato a una protesta e aver svolto un lavoro documentario di base.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

BLACK LIVES MATTERDENVERUsa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vittoria dei portuali di Marsiglia e Genova. Rimaste a terra le mitragliatrici, la nave cargo diretta ad Haifa viaggia vuota

La nave è dovuta ripartire vuota di armamenti israeliani, e vuota farà tappa sabato a Genova soltanto per un “rifornimento tecnico”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: i portuali pronti a rifiutare di caricare il cargo di armi per Israele

I portuali in Francia si rifiutano di caricare il cargo di armi per Israele: pronti al blocco anche a Genova.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Militari israeliani in “libera uscita” in Italia

Stress da genocidio? Se vuoi rilassarti vieni nel Bel Paese! Non è uno slogan pubblicitario di un mondo distopico, ma potremmo rappresentarcela così l’offerta, comprensiva di relax,  tour turistici alle bellezze naturalistiche e culturali delle Marche, di cui ha usufruito a fine 2024 un gruppo di giovani militari israeliani in “libera uscita”, ma pur sempre scortati e protetti dalla DIGOS per garantirne la massima riservatezza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

El Salvador: Sei anni di Bukele con poteri ampliati, stato d’emergenza e detenzione degli oppositori

La deriva autoritaria del presidente di El Salvador.

Bukele celebra il suo sesto anno di mandato e il primo dalla sua controversa rielezione, sostenendosi su un regime d’emergenza che accumula denunce per violazioni dei diritti umani e la persecuzione delle voci critiche.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Catania: salpata la nave umanitaria della Freedom Flotilla “per rompere l’assedio di Gaza”

In circa una settimana di navigazione, l’imbarcazione umanitaria Madleen della Freedom Flotilla dovrebbe raggiungere le acque basse della Striscia di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Non lasceremo loro nulla”. La distruzione del settore agricolo e dei sistemi alimentari di Gaza /2

Questo rapporto “Non lasceremo loro nulla” (*) affronta la distruzione del settore agricolo e delle strutture legate alla produzione alimentare durante l’assalto militare israeliano in corso sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023. di Palestinian Centre for Human Rights, da ECOR Network Qui la prima parte. II. La distruzione israeliana del settore agricolo e dei sistemi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brescia: contestato il Ministro Tajani “Contro il genocidio in Palestina e le complicità anche italiane. Palestina Libera!”

A Brescia forte contestazione di almeno 150 tra studenti e attivisti contro la presenza alla facoltà di Giurisprudenza del ministro degli esteri e vicepremier Tajani, invitato dall’Ateneo per inaugurare un corso di laurea.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Indignazione per le dichiarazioni di Netanyahu: ‘Nessuna carestia a Gaza, i palestinesi sono sovrappeso’”

Il primo ministro sostiene che le immagini di migliaia di prigionieri palestinesi seminudi dimostrerebbero che hanno cibo a sufficienza, mentre esperti internazionali lanciano l’allarme su una carestia imminente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: militarizzazione degli aiuti e silenzio internazionale. Il punto della situazione con Eliana Riva

Ogni giorno porta nuove atrocità in Palestina: oggi, almeno 17 persone sono state uccise dall’esercito israeliano in tutta Gaza, tra cui otto vittime durante un raid contro la casa del giornalista Osama al-Arbid, nel nord della Striscia. Il giornalista sarebbe sopravvissuto, ma molti dei suoi familiari sono stati uccisi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Manifestazione nazionale contro il riarmo, la guerra e il genocidio in Palestina: 21 giugno a Roma

La data per la manifestazione nazionale a Roma contro il riarmo e la guerra è stata individuata nel 21 giugno, poco prima che si tenga il summit NATO all’Aja dal 25 al 25 giugno sulla Difesa e la spesa militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu verso la soluzione finale

Il piano annunciato dal governo di Netanyahu, che pare attenda soltanto il passaggio di Donald Trump nel Golfo, per essere messo in atto ha i contorni ben precisi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Come gli europei vanno incontro all’era complessa

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Pierluigi Fagan sulla congiuntura europea. Fagan parteciperà al dibattito di sabato 12 aprile alle 16 dal titolo “Scenari della guerra globale“. L’articolo è apparso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Rottura e interdipendenza: la partita tecnologica tra Usa e Cina

La competizione strategica tra Cina e Stati Uniti è più complessa e meno lineare di come viene solitamente rappresentata dai media generalisti.

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

Leonard Peltier è finalmente libero!

Pubblichiamo la traduzione di questo articolo. “Oggi sono finalmente libero! Mi hanno imprigionato, ma non hanno mai spezzato il mio spirito!” Ciò che sembrava impossibile è diventato realtà il 18 febbraio, quando il prigioniero politico nativo Leonard Peltier è uscito dal penitenziario federale di Coleman da uomo libero. Ha lasciato Coleman non più in uniforme […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Geopolitica e lotta di classe nella crisi di sistema

0. Si apre un tempo di incertezza, che non fa ancora epoca. Per conquistarne l’altezza, occorre rovesciare il punto di vista. E cogliere, nell’incertezza del tempo, il tempo delle opportunità. da Kamo Modena 1. «La fabbrica della guerra». Abbiamo voluto chiamare così un ciclo di incontri dedicati a guardare in faccia, da diverse angolature e […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Non guerra in Europa, ma guerra all’Europa

La telefonata tra Trump e Putin ha traumatizzato la pessima classe dirigente europea, gettandola nel panico. Mentre la guerra in Ucraina va verso il congelamento gli imbelli che governano il continente finalmente si stanno rendendo conto che questa non era solamente una guerra in Europa, ma una guerra all’Europa, portata avanti con mezzi non convenzionali […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas ha annunciato il rinvio dello scambio di prigionieri: Perché e perché ora?

Hamas si trova attualmente in una posizione in cui deve fare del suo meglio per negoziare l’ingresso di aiuti sufficienti a Gaza, assicurando al contempo la fine della guerra e la formazione di un’amministrazione post-bellica in modo che il territorio possa essere rilanciato e ricostruito. di Robert Inlakesh, tradotto da The Palestine Chronicle Lunedì, il […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il progetto imperialista USA-Israele su Gaza e gli sviluppi sul cessate il fuoco

L’amministrazione Trump ha gettato la maschera esplicitando il progetto coloniale e imperialista che lo accomuna al piano sionista di Israele, attraverso dichiarazioni shock senza precedenti il Presidente degli Stati Uniti parla di deportazione e pulizia etnica del popolo palestinese in mondovisione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo Trump: i primi 10 giorni

Fin dalla presa di possesso dello studio ovale lo scorso 19 gennaio, il neo-(ri)- presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump è partito con una frenetica attività di produzione di decreti attuativi, atti a mostrare la concretezza decisionista strombazzata nella sua campagna elettorale.