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Dopo massicce proteste il presidente panamense annuncia un referendum sul contratto minerario

Il mandatario ha anche annunciato che il Governo eleverà a legge la proibizione, a livello nazionale, dell’attività mineraria metallica.

Nel pomeriggio di questa domenica il presidente di Panama, Laurentino Cortizo, ha annunciato che chiederà al Tribunale Elettorale (TE) la realizzazione di una “consultazione popolare”, affinché i panamensi decidano con il proprio voto se abrogare o no il rinnovo di una concessione mineraria ad un’impresa canadese, tutto questo dopo una settimana di intense proteste popolari.

“Ho ascoltato con rispetto coloro che si oppongono al contratto-legge con l’impresa Minera Panamá, credo nella democrazia e come presidente comprendo la protesta delle voci che manifestano su questo”, ha sostenuto Cortizo Cohen in una breve allocuzione.

Ha dichiarato che per questa ragione e affinché, quello che ha chiamato la volontà maggioritaria, si esprima nel modo più democratico, solleciterà il Tribunale Elettorali la convocazione di una consultazione popolare per domenica 17 dicembre 2023 affinché i panamensi decidano, con il potere del voto, se abrogare o no la Legge 406 del contratto minerario.

Con questo si saprà la sorte del nuovo contratto tra lo stato e l’impresa Minera Panamá, filiale della canadese First Quantum Minerals (FQM), ratificato dal mandatario per 20 anni prorogabili il 20 ottobre passato mediante la Legge 406.

Ha sostenuto che, attraverso la partecipazione cittadina mediante il voto, potremo legittimare la volontà del popolo “il cui risultato sarà un obbligatorio adempimento… il popolo è il sovrano”, ha dichiarato.

Il mandatario ha anche annunciato che il Governo eleverà a legge la proibizione dell’attività mineraria metallica, a livello nazionale.

29 ottobre 2023

TeleSUR

Traduzione di Comitato Carlos Fonseca

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