#efectoGamonal: la lotta di Burgos si estende, scontri a Madrid
L’appoggio alla mobilitazione e la solidarietà nei confronti delle decine di persone che sono state fermate e arrestate nell’ultima settimana si è concretizzata ieri a Madrid, dove migliaia di manifestanti sono scesi in piazza dietro uno striscione che recitava “Solidaridad con Gamonal” (la zona di Burgos protagonista della lotta di questi giorni).
Il corteo è partito in serata da Puerta del Sol e ha contestato con forza il PP, attualmente al governo con il presidente Mariano Rajoy e pesantemente immischiato con il progetto urbanistico di Burgos, dove l’appalto per i lavori è stato affidato ad alcune ditte molto vicine al partito. Quando la manifestazione è arrivata nei pressi di calle de Génova, dove si trova una sede del Partito Popolare, un gruppo di manifestanti ha cercato di raggiungerla, scatenando duri scontri con la polizia che presidiava il percorso del corteo. Ai cassonetti in fiamme e al lancio di petardi contro gli agenti la polizia ha risposto con pesanti cariche e fermando 14 persone.
Contemporaneamente manifestazioni di solidarietà con la lotta di Burgos si sono tenute in diverse altre città spagnole con quello che è già stato soprannominato #efectoGamonal.
Nel frattempo proprio a Burgos i manifestanti che da venerdì scorso scendono in strada hanno ottenuto una prima e positiva notizia sull’esito della propria battaglia: dopo aver dichiarato solo pochi giorni fa che il progetto non si sarebbe fermato davanti alle proteste, ieri il sindaco Javier Lacalle ha invece annunciato di voler sospendere i lavori del nuovo viale e del parcheggio privato che dovrebbero sorgere a Gamonal. Si tratta di una decisione solo temporanea ma che dimostra che la voce della Gamonal che resiste è riuscita a farsi sentire. Dal canto loro i manifestanti hanno accolto con gioia la buona notizia ma hanno anche annunciato di voler proseguire la propria battaglia.
Un video delle cariche di ieri sera a Madrid:
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