Facendo inchiesta nella Tunisi post-insurrezionale
Mentre un gruppo, armato di videocamere, ha condotto interviste con varie figure del movimento rivoluzionario, altri hanno partecipato a una manifestazione in solidarietà alla Palestina. Questa è stata anche l’occasione per incontrare collettivi del Maghreb e medio-orientali, confrontandosi con differenti punti di vista sui differenti sviluppi politici della situazione transnazionale.
Qui era visibile la distanza tra i giovani attivisti e i gruppi e partiti politici; più in generale, è evidente la separazione rispetto al sistema rappresentativo. Da una parte, la maggior parte dei partiti politici inovoca la normalizzazione e l’ordine di una società civile “post-rivoluzionaria”. Dall’altra, come alcuni studenti commentavano a latere della manifestazione, the riorganizzazione poliitca della Tunisia è per loro sta diventando una questione meramente tecnica, così i soggetti centrali della cacciata di Ben Ali sono pronti a fare lo stesso con il governo di transizione. L’eco dello slogan argentino del 2001 “que se vayan todos” risuona continuamente nelle piazze e nella volontà di continuare la mobilitazione.
Un altro gruppo del Liberation Without Borders Tour si è incontrato con Haithem Ben Farhat, un documentarista che sta costruendo un progetto basato su interviste ai giovani delle scuole sulla rivoluzione tunisina.
Nel primo pomeriggio siamo stati anche in un quartiere della città abitato dalla media e alta borghesia della capitale, per verificare la percezione di quanto sta avvenendo negli ultimi mesi. E’ qui evidente come la soddisfazione o l’accettazione per la cacciata del regime di Ben Ali, descritto come mafioso e operante attraverso la polizia segreta, sia combinata con la necessità di ristabilire la “normalità” della libertà di commercio.
Nel tardo pomeriggio è stato fatto un meeting con la rete NoBorder, per discutere e approfondire il nesso tra lotte sui saperi e la battaglia per la libera mobilità delle persone.
Domani sono previsti, nella mattinata, vari incontri con differenti gruppi, associazioni e organizzazioni. Nel pomeriggio ci sarà invece un meeting organizzativo con attiviste e attivisti dei gruppi con cui si sta costruendo un meeting transnazionale per l’autunno.
Stay tuned…
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