GERMANIA: BLOCCO CONTRO IL FASCISMO A LIPSIA
Sabato 18 settembre, migliaia di persone hanno marciato a Lipsia, nell’est della Germania, contro l’estrema destra. Come in Francia, l’apparato statale al di là del Reno si schiera con estrema destra e coloro che la combattono. Una studentessa di 26 anni, Lina, è rinchiusa con altre essendo accusate di “violenza” contro attivisti neonazisti. Durante questa mobilitazione, si è formato un grande blocco nero, che ha portato avanti varie azioni di autodifesa. Nelle sue file, la canzone “tout le monde déteste la police”, è stata cantata in francese. Sono state date alle fiamme barricate ed è stato dispiegato un enorme dispositivo di repressione, con mezzi corazzati e cannoni ad acqua.
I gruppi antifascisti sono nel mirino delle autorità. Un’associazione di sinistra, VVN-BDA, è privata del suo status di associazione senza scopo di lucro e gli antifascisti di Stoccarda sono stati arrestati. A Lipsia e in altre città sono state registrate numerose perquisizioni. Più che mai, l’onda bruna minaccia, con il sostegno dei dei padroni che stanno costruendo un futuro ancora più autoritario e razzista. Fermarli è vitale.
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