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Gerusalemme, la madre di Muataz Hijazi: “Mio figlio torturato e ucciso”

Gerusalemme, 31 ottobre 2014 – I familiari di Muataz Hijazi accusano l’esercito israeliano di avere torturato e ucciso con un trapano l’uomo che avrebbe ferito il rabbino Yehuda Glick, noto esponente dell’ultradestra e membro del movimento I Fedeli del Monte del Tempio, che invoca la distruzione delle moschee di al Aqsa e della Roccia.

Secondo quanto raccontato dalla madre di Hijazi, la signora Shadia, all’alba l’esercito ha circondato la loro casa. La donna ha detto di essere stata aggredita e legata a lungo: “Una squadra dell’esercito ha fatto irruzione in casa nostra verso le 5.30 di mattina. Prima di irrompere in casa, l’esercito ha circondato tutto l’isolato, allontanando le famiglie che ci vivono accanto per evitare che qualcuno potesse vedere ed essere testimone”.

Shadia ha raccontato che i soldati hanno preso Muataz e lo hanno trascinato sulla terrazza della loro casa: “Volevo salvare mio figlio, volevo salire sulla terrazza ma ci tenevano legati e immobili. Ci hanno picchiato. Sentivo le urla di mio figlio. Lo hanno picchiato e torturato per ore, anche con un trapano. Quando siamo saliti sulla terrazza c’era sangue dappertutto e pezzi di cervello. Hanno portato con loro il corpo di Muataz. Non abbiamo neanche la sua salma”.

Il padre dell’uomo è stato fermato e rilasciato dopo qualche ora, mentre il fratello si trova ancora in cella. Muataz Hijazi, 32 anni, era stato arrestato nel 2002 ed era stato condannato a dieci anni di carcere per reati contro la sicurezza dello Stato di Israele. Per il suo funerale, che sarà celebrato stanotte, le autorità israeliane hanno imposto un numero massimo di 45 partecipanti. Inoltre, ai familiari di Muataz è arrivato un avviso dalle autorità israeliane: questa notte la loro casa sarà demolita.

da Nena News

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