InfoAut
Immagine di copertina per il post

Grecia, fuck austerity! Scontri a Salonicco

Almeno 30000 i manifestanti scesi in piazza con l’intenzione di varcare la zona rossa della Fiera Internazionale, tradizionale palco da cui il governo presenta la propria politica economica per l’anno successivo, che più che una fiera ricordava la Città Proibita, struttura imperiale no-go zone di Pechino. 7000 poliziotti provenienti da Atene, sono stati schierati per contrastare i diversi cortei che si sono diretti verso la Fiera con l’intenzione di contestare le misure di austerity che i 300 del parlamento greco hanno scaricato sulle spalle delle fasce più povere del paese.

Diversi sono stati i cortei che si sono diretti nel triangolo della TIF, cioè la zona rossa che delimitava lo spazio della fiera.
Gli indignados greci si sono dai appuntamento alle 15.00 presso la Torre Bianca, simbolo della città. Alle 16.30 i tassisti si sono riuniti nel quartiere di Tsimiski. Alle 18.00 la ADEDY e la GSEE, le organizzazioni sindacali del comparto pubblico e privato, si sono raccolti sull’altro lato della zona rossa, con la medesima intenzione di muoversi verso questa. Poco dopo, alle 18.30, è stato il turno del PAME, sindacato comunista dei lavoratori, e del KKE, il partito comunista greco.

Nelle stesse ore, il movimento studentesco e le organizzazioni extraparlamentari antiautoritarie, hanno dato appuntamento nel quartiere di Kamara. Tutti i cortei dovevano convergere verso la Fiera Internazione con l’intenzione di assediarla.

Salonicco, che al mattino si presentava come una città fantasma, con strade deserte e  negozi chiusi a causa delle imponenti misure di sicurezza, ha acquisito impulso a partire dalle 19.00 con migliaia di lavoratori, studenti, tassisti e ultras che hanno voluto far sentire la propria presenza al primo ministro greco Giorgos Papandreou, che a partire dalle 20.30 ha tenuto un discorso sulle manovre economiche del nuovo pacchetto di austerity.

Per circa quattro ore le strade e le piazze intorno alla TIF sono state scenario di violenti scontri tra polizia e manifestanti, conclusi con l’arresto di 93 persone. Prodotti chimici, lacrimogeni, molotov e bombe a gas hanno reso l’atmosfera pesante per i manifestanti sprovvisti di maschere anti gas, centinaia di persone sono state trasportate in ospedale per problemi respiratori.
Nel frattempo, in diretta su tutti i notiziari del paese, Papandreu ha parlato di una nuova Grecia, ricca, produttiva, robusta e soprattutto autosufficiente.

La piazza e il palco, due immagini contrapposte, una sola realtà: quella di un paese portato allo sfacelo da anni di politiche economiche folli che oggi, come sta accadendo in molti altri paesi europei, i potenti vorrebbero far pagare alla popolazione, che non sembra però aver intenzione di abbassare la testa.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

crisiGreciamanifestazionescontri

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: “fermiamo la macchina di guerra”. Presidio lunedì 20 ottobre alla Malpensa

Lunedi 20 ottobre è prevista la partenza da Malpensa del volo CV06311 con cinque carichi di ali di F-35 diretti allo stabilimento Lockheed Martin di Fort Worth, USA, per l’assemblaggio e la successiva spedizione verso Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dalla strategia di Trump ai pakal

Nelle analisi non è bene separare le diverse dimensioni della dominazione, né di nessun oggetto di studio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nel Paese Basco meridionale: risposta antifascista contro i nostalgici di Franco

Durante il raduno, i sostenitori della Falange hanno moltiplicato i saluti fascisti, sfilando con bandiere spagnole e simboli della dittatura militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: quasi 7 milioni di persone partecipano alla giornata di protesta No Kings Day

Di seguito traduciamo il comunicato del movimento No Kings dopo l’imponente mobilitazione di ieri che ha visto la partecipazione di milioni di persone in tutti gli Stati Uniti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Questa notte ho fatto un sogno.. Cronache della mobilitazione di Udine contro la partita Italia-Israele

Ripubblichiamo il comunicato congiunto scritto dalle polisportive popolari che hanno partecipato e animato la mobilitazione a Udine contro la partita Italia-Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: i/le giovani scendono due volte in campo contro Israele

Più di 15.000 a Udine solidali con la Palestina: considerazioni sul corteo del 14 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ricostruzione a Gaza: il business della “pace” dopo la distruzione

Mentre le macerie di Gaza raccontano l’ennesimo atto di pulizia etnica e annientamento coloniale, il governo italiano si prepara a “sedersi al tavolo della ricostruzione”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Alba: Blocchiamo tutto! Free Palestine!

Alba. Venerdì scorso un corteo in sostegno alla popolazione palestinese è partito da Zona h (parco cittadino) in direzione del teatro sociale: si inaugurava la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco; oltre al presidente della regione Alberto Cirio, era previsto l’intervento di Paolo Zangrillo ministro del governo Meloni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: in 15mila mostrano il cartellino rosso ad Israele

In migliaia da tutta Italia hanno raggiunto Udine per manifestare contro la partita della vergogna Italia – Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Belgio ondata di proteste contro l’austerità

140.000 persone nelle strade di Bruxelles, blocchi mattutini, traffico aereo quasi paralizzato, scontri violenti: questo è ciò che è successo martedì 14 ottobre dai nostri vicini belgi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Continuano le piazze per la Palestina e nella notte nuovo abbordaggio della Flottilla

Ieri, 7 ottobre, in particolare in due città italiane, Torino e Bologna, si sono tenuti appuntamenti per continuare la mobilitazione in solidarietà alla Palestina. Entrambe le piazze sono state vietate dalle rispettive questure in quanto considerate “inopportune”.

Immagine di copertina per il post
Culture

“The Ashes of Moria”: che cosa rimane del campo profughi più grande d’Europa?

A cinque dall’incendio che lo ha distrutto, il documentario porta nel cuore del campo, tra odori, rumori, paure e violenze. Allo stesso tempo offre le coordinate per capire i meccanismi attuali delle brutali politiche europee.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non possiamo permettere che la Grecia diventi il Parco di divertimento dei soldati dell’IDF: i turisti israeliani che scelgono la Grecia devono confrontarsi con le proteste pro Palestina

Mentre continua l’attacco genocida di Israele a Gaza, i turisti israeliani in Grecia quest’estate si trovano ad affrontare una crescente reazione negativa.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Montichiari: cancellato il volo con i missili in transito.

Vittoria per lavoratrici e lavoratori. Revocato lo sciopero.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.