InfoAut
Immagine di copertina per il post

Impedito ad imbarcazione israeliana di attraccare e scaricare ad Oakland

Ma, finito l’impatto del trionfo iniziale, gli attivisti sono ritornati alla Banchina 57 del Porto di Oakland la sera seguente, Domenica 17 Agosto.

Alle 17.00 di Domenica, i manifestanti hanno lanciato un urgente appello a tutti gli attivisti per andare al Porto. Entro trenta minuti dall’appello, centinaia di persone sono ritornate alle banchine. I lavoratori dell’International Longshore e del sindacato Warehouse (ILWU) – Local 10 hanno rispettato la linea di picchetto e si sono rifiutati di scaricare il carico della nave.

Nessuno sarebbe passato

Tornando all’azione di Sabato, gli organizzatori hanno lavorato sodo per guadagnarsi l’appoggio del lavoratori dell’ILWU locale, i contratti di lavoro sono al momento scaduti. Mentre molti membri dell’ILWU erano entusiasti di prestare il loro aiuto per la Palestina –  come fecero in precedenza, nel 2010 – altri erano tuttavia preoccupati dal perdere una giornata di lavoro in assenza di un accordo contrattuale interno.

Ma arrivò Lunedi, e la Zim Line sostava al Porto di Oakland: nessuno avrebbe attraversato la linea di picchetto, anche se il numero di manifestanti si era assottigliato durante il fine settimana – e, così come Martedì mattina, la nave non è stata scaricata. Poiché i lavoratori del sindacato hanno il contratto scaduto, non sono obbligati ad un mediatore del Porto la decisione di andare o no a lavorare, dato che si tratta di una decisione interna.

Lunedì, ILWU ha rilasciato una dichiarazione sulla sua conformità con la linea di picchetto, sostenendo che erano le “condizioni [di lavoro, ndt] non sicure” che li avevano portati alla loro decisione:

Il ILWU non ha preso alcuna posizione sul problema associato con la manifestazione, ma nei casi in cui circostanze non sicure insorgono al punto di entrata del Porto, il sindacato deve tutelare la sicurezza dei suoi membri sul posto di lavoro…

La SSA [Servizi di Stivaggio Americani], dopo aver riconosciuto la situazione di sicurezza associata all’ingresso del Porto, ha congedato tutta la manodopera dell’ILWU alle 19:30.

Altre azioni in programma

Questa è la prima volta che un’imbarcazione israeliana viene ostacolata dall’attraccare in un porto per più di un giorno a causa di una protesta.

Gli attivisti guardano al futuro. A Settembre, una conferenza annuale sugli armamenti che si terrà ad Oakland, Urban Shield, annovererà tra i partecipanti numerose compagnie israeliane, e l’Arab Resource and Organizing Center (AROC) si sta già mobilitando.

Mentre la chiusura del porto è arrivata in risposta agli attuali bombardamenti israeliani di Gaza e al diretto appello dei gruppi sindacali palestinesi, le organizzazioni locali come l’AROC vogliono che questa azioni segni l’inizio di tante mobilitazioni dirette contro il decennale controllo israeliano dei palestinesi e la colonizzazione della loro terra sponsorizzata dagli Stati Uniti.

da Bds Italia

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

insraeleoaklandpalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Piemonte è nato il Coordinamento Regionale per la Palestina!

Ripubblichiamo di seguito la piattaforma lanciata da Torino per Gaza e da molte altre realtà che dà avvio al progetto di Coordinamento Regionale piemontese per la Palestina e che chiama a due appuntamenti per le prossime settimane: sono previste iniziative diffuse sul territorio piemontese il 13 settembre e una grande manifestazione regionale a Torino il 20 settembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Killers are not welcome: Tel Aviv – Olbia: soldati in vacanza, bambini sotto le macerie

Ripubblichiamo il comunicato uscito in seguito all’iniziativa tenutasi all’aeroporto di Olbia ieri durante la quale moltissime persone hanno preso parte a un’iniziativa in solidarietà alla Palestina con l’obiettivo di bloccare l’arrivo dei voli di provenienza Tel Aviv.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: dal porto di Genova al Lido di Venezia, decine di migliaia di persone in piazza contro il genocidio

Molte decine di migliaia (almeno 50mila) di persone, sabato 30 agosto, hanno partecipato a Genova alla fiaccolata per la Palestina, organizzata per salutare le imbarcazioni in partenza domenica 31 agosto dal porto ligure per prendere parte alla “Global Sumud Flotilla”. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

10 SETTEMBRE: BLOCCARE TUTTO E PRENDERE BENE LA MIRA. UN CONTRIBUTO DAI SOULEVEMENTS DE LA TERRE

I Soulèvements de la terre contribuiranno a «bloccare tutto» contro il piano Bayrou a partire dal 10 settembre. Numerosi comitati locali e i granai dei Soulèvements de la terre hanno iniziato a mettere a disposizione i loro mezzi materiali, reti e savoir-faire. Dedichiamo alla discussione portata avanti all’interno del movimento che si annuncia, qualche riflessione […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: manifestanti attaccano la carovana elettorale di Javier Milei

Il presidente partecipava a un comizio elettorale nella località di Buenos Aires situata nella terza sezione elettorale dopo lo scandalo che ha scosso il governo per presunti fatti di tangenti e corruzione nell’acquisto di medicinali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezia: sabato 30 agosto corteo per lo stop al genocidio a Gaza

Stop al genocidio, stop alle collaborazioni e alla vendita di armi a Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haiti: Trump invade la nazione haitiana con mercenari di Erik Prince

Erik Prince, fondatore della compagnia di mercenari privata Blackwater e forte alleato politico di Donald Trump, ha firmato un accordo di 10 anni con il governo di Haiti (sotto tutela degli USA) per combattere le bande criminali che lo stesso regime americano ha promosso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ancora di salvezza degli Stati Uniti maschera la caduta libera dell’economia israeliana

L’Ufficio Centrale di Statistica israeliano ha riferito che l’economia, già in costante stato di contrazione, si è contratta di un ulteriore 3,5% tra aprile e giugno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Global Sumud Flotilla, da Genova (31 agosto) e dalla Sicilia (4 settembre) le partenze italiane verso Gaza per rompere l’assedio

Maghreb Sumud Flotilla, Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza e Sumud Nusantara si sono uniti per un obiettivo comune

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libertà per Marwan Barghouti e tutti i prigionieri palestinesi

Questo il messaggio di Fadwa per suo marito Marwan Barghouti dopo averlo visto, dimagrito e quasi irriconoscibile, nel video diffuso dal ministro israeliano Ben-Gvir, che ha vigliaccamente minacciato Marwan nella sua cella.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non possiamo permettere che la Grecia diventi il Parco di divertimento dei soldati dell’IDF: i turisti israeliani che scelgono la Grecia devono confrontarsi con le proteste pro Palestina

Mentre continua l’attacco genocida di Israele a Gaza, i turisti israeliani in Grecia quest’estate si trovano ad affrontare una crescente reazione negativa.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

To Kill a War Machine. Un documentario su Palestine Action

Palestine Action è un collettivo che da anni porta avanti una campagna di sabotaggi ed iniziative in solidarietà con il popolo palestinese. Di recente il collettivo è stato dichiarato organizzazione terroristica da parte dello stato britannico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”: dopo l’assemblea nazionale in Val di Susa inizia un percorso di mobilitazione sui territori verso e oltre l’8 novembre a Roma

Riportiamo di seguito gli interventi introduttivi dell’assemblea nazionale tenutasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità in modo da sottolineare le caratteristiche del percorso di mobilitazione contro guerra, riarmo e genocidio in Palestina proposto in tale occasione.