Israele approva costruzione di migliaia di unità abitative coloniali
Gerusalemme occupata – WAFA, PIC e Quds Press. Le autorità d’occupazione israeliane hanno approvato la costruzione di migliaia di nuove unità abitative coloniali, a scapito della terra palestinese sequestrata che si estende dal quartiere di Beit Safafa al villaggio di al-Walaja, nel sud di Gerusalemme.
Il sito web 48 Arabs afferma che Israele ha approvato la costruzione di 8.300 nuove unità coloniali per scopi residenziali, industriali e commerciali su terreni palestinesi appartenenti a diversi villaggi e quartieri nei distretti di Gerusalemme e Betlemme, tra cui Beit Safafa, Malha, al-Baqa’ a e fino ad al-Walaja.
Tale mossa, aggiunge il sito web, amplierebbe efficacemente i confini della nuova zona industriale della colonia di Talpiot.
La realizzazione del progetto, che prevede la costruzione di torri alte fino a 30 piani, dovrebbe iniziare entro il 2021 e i lavori proseguire fino al 2040.
Nel frattempo, l’Ufficio nazionale per la difesa delle terre e la resistenza contro le colonie (NBPRS) ha dichiarato, nel suo ultimo rapporto settimanale, che diversi indicatori mostrano che Israele ha revocato il piano di annessione dal tavolo solo per ingannare l’opinione pubblica e la comunità internazionale, allo stesso tempo in cui l’infrastruttura per il progetto di annessione è implementata attraverso le unità coloniali e le strade tra per soli ebrei, che mirano a trasformare la Cisgiordania in una nuova Galilea entro il 2045.
“Il comune d’occupazione di Gerusalemme ha iniziato i suoi passi volti a pavimentare una nuova strada all’inizio del prossimo anno, collegando il nuovo avamposto coloniale, Mordot, con la colonia di Gilo, nel sud della Gerusalemme occupata, a scapito delle terre palestinesi confiscate appartenente agli abitanti di Walaja, Beit Safafa e dell’area a sud di Gerusalemme”, ha aggiunto.
Da Infopal
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