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Istanbul, 20 ore di scontri nel quartiere Gazi. In coma ragazza colpita da lacrimogeno

Alle 05.30 del mattino è così scattata l’operazione che prevedeva perquisizioni in numerose abitazioni e luoghi di ritrovo dei militanti del Fronte Popolare, 14 dei quali sono stati infine arrestati dalla polizia turca. Dopo circa un’ora dalla fine dell’operazione, in diversi isolati sono cominciati gli scontri con le forze dell’ordine, che si sono presto allargati all’intero quartiere proseguendo per l’intera giornata.

In serata, dopo diverse ore di scontri incessanti con fuochi d’artificio, bombe molotov e barricate, i rappresentanti delle istituzioni democratiche rivoluzionarie di Gazi si sono riuniti davanti alla vecchia stazione di polizia per fare una dichiarazione ai media denunciando la brutale operazione repressiva della mattina.

Dopo circa 20 ore dall’inizio degli scontri una ragazza di 13 anni, Deniz Genç, è stata colpita alla testa da un candelotto lacrimogeno sparato dalla polizia ed è stata immediatamente condotta in ospedale dove ha subito un delicato intervento chirurgico ed è stata successivamente portata nel reparto di terapia intensiva in stato di coma. La polizia ha quindi provocato e attaccato a colpi di bastone la folla che si era radunata all’esterno e all’interno del pronto soccorso per sincerarsi della salute della giovane; il bilancio delle cariche è di diversi arresti e un manifestante con il braccio rotto.

Anche il padre di Berkin Elvan si è poi recato in ospedale per dimostrare vicinanza e solidarietà con i genitori di Deniz, ma ha comunicato ai media di essere stato allontanato all’ingresso dalla polizia che aveva bloccato l’edificio circondandolo di mezzi blindati. Gli avvocati presenti in ospedale hanno poi fatto sapere che la giovane è lucida e si trova in buona salute dopo l’intervento chirurgico, nonostante le condizioni rimangano gravi.

 

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