La guerra non va in vacanza, altro soldato italiano ucciso in Afghanistan
Con la morte del caporale Tuccillo sale a 39 il numero delle vittime italiane dall’inizio della missione, nel 2004. L’ultima vittima era stata il tenente colonnello dei carabinieri Cristiano Congiu, ucciso un mese fa. Il 2010 è stato fino ad oggi l’anno più sanguinoso, con 13 ‘vittime nostrane’.
Fatti di guerra che hanno fatto nuovamente emergere le contraddizioni e le problematiche della maggioranza berlusconiana di governo, con la Lega Nord che è tornata a spingere per la ritirata dai fronti di guerra (…). Come da un pò di tempo a questa parte il Partito delle libertà ha cercato di evitare imbarazzi di tenuta sull’impegno afghano, spammandotramite i suoi rappresentanti ‘la moina del dispiacere di Stato’.
Niente di nuovo sul fronte dell’Afghanistan quindi, un altro morto italiano che si aggiunge ma che deve essere, ancora, incluso dentro una lettura complessiva di un conflitto drammatico per la popolazione afghana, che oggi ci viene testimoniato dal costo militare per il nostro paese ma quantomai dalla spirale di degenerazione che l’invasione e l’occupazione straniera del paese hanno portato: miseria, morte, violenza, guerra. Undici persone, tutte civili, sono rimaste uccise nell’esplosione di un ordigno artigianale sul ciglio della strada, al passaggio del veicolo sul quale stavano viaggiando. L’esplosione è avvenuta nella provincia meridionale di Zabul nel sud dell’Afghanistan.
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