La ‘marea bianca’ per le strade di Madrid
Migliaia di lavoratori del sistema sanitario hanno protestato nella giornata di ieri a Madrid per difendere il carattere pubblico della sanità e per dire no ai tagli previsti dal governo. Il coordinamento dei lavoratori e delle lavoratrici pubbliche ha convocato quindi una manifestazione che nella tarda mattinata di ieri ha attraversato le strade centrali di Madrid al grido “La sanità non si vende, si difende”. Cittadini, operatori e medici contro la svendita della salute, i tagli al bilancio e alla legge 15/97 approvata dal partito popolare e dal partito socialista che ha accelerato la privatizzazione della sanità pubblica, permettendo di fatto che aziende con animo di lucro si inseriscano nel sistema sanitario pubblico. La manifestazione di ieri, che ha assunto la nomea di “marea bianca”, è l’ennesima protesta del mondo sanitario che instancabilmente continua a scendere per strada contro le politiche e le misure di austerità del governo regionale, al quale migliaia di persone chiedono un passo indietro rispetto al piano sanitario vigente e ai tagli previsti. Intanto in Andalusia, circa 5mila tra medici, infermieri, farmaceutici e psicologi sono chiamati a partecipare allo sciopero indefinito, indetto a partire dalla giornata di oggi in tutta la regione. In questa prima giornata di sciopero si terrà inoltre una manifestazione a Sevilla. Continuano quindi le mobilitazioni del personale ospedaliero, dopo che da diverse settimane, alcuni dei 20 ospedali di Madrid e della sua regione sono stati occupati dai lavoratori e lavoratrici per denunciare la decisione del governo regionale di privatizzare sei di queste strutture come previsto nell’ambito dei tagli al bilancio per il 2013, che non solo pregiudicano i diversi servizi sanitari per i cittadini e le cittadine, ma che tendono anche a peggiorare le condizioni di lavoro del personale sanitario.
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