InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’America Latina al crocevia. Tensioni geopolitiche e la sfida dell’Unità Regionale

Il mese di aprile del 2024 ha tratto con sé una rivelazione di grande impatto: un rapporto fatto trapelare dall’ambasciata degli Stati Uniti in Bolivia, meticolosamente elaborato dal Centro di Studi Geopolitici Multidisciplinari (CEGM), getta luce sul nuovo e ambizioso piano di ricolonizzazione dell’America Latina.

di Alfonso Insuasty Rodríguez

Dati di Contesto

Il passato rapporto del Forum Economico Mondiale, intitolato “La visione a lungo termine: come cambierà l’ordine economico mondiale entro il 2050?”, ha classificato 33 paesi per la loro parità del potere acquisitivo, e ha rivelato che nel 2050 i paesi emergenti avrebbero un maggior peso nell’economia mondiale. Sei dei dieci stati con maggiore PIL saranno potenze emergenti: Cina, al primo posto, India, Indonesia, Brasile, Russia e Messico rispettivamente. Nel 2050, inoltre, il PIL di questi paesi a rapida crescita economica presupporrà il 50% del totale del mondo. (FEM, 2017)

Per l’anno 2028, ci si aspetta che la Cina superi gli Stati Uniti come la principale economia globale, cinque anni prima di quanto anticipato dal Centro di Ricerca Economica e di Affari (CEBR). Si prevede, inoltre, che l’India occuperà il terzo posto della classifica mondiale per l’anno 2030, allontanando il Giappone dalla sua attuale posizione. (BBC, 2020)

I BRICS, composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, già superano, in termini di loro contributo al PIL globale, il Gruppo dei Sette (G7) formato da Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e dall’Unione Europea nel suo insieme (Insuasty, Borja, Duque e altri, 2022). Secondo l’Acorn Macro Consulting, un’impresa di ricerca macroeconomica con sede nel Regno Unito, i BRICS evidenziano una crescita sostenuta in confronto al G7 e prevede che questa breccia continui ad ampliarsi. (BAE Negocios, 2023)

Queste ragioni presentate mostrano, da un lato, l’emergere di un nuovo ordine globale multipolare, realtà che ha generato tensioni in occidente di fronte alla lenta perdita di potere e di influenza globale degli USA che bisogna dire, continua ad essere forte. Da un altro lato, ci lascia vedere il livello di tensioni per i paesi chiamati in via di sviluppo ed emergenti.

Queste tensioni di fronte all’emergere di un nuovo ordine globale multipolare, ha fatto esplodere una serie di conflitti regionali che hanno caratteristiche particolari, alcune guerre Proxi che si distinguono per: l’annullamento di ogni principio della guerra, del Diritto Internazionale Umanitario (DIU), un aperto ripudio delle istanze di governo internazionale come l’ONU, Corte Internazionale di Giustizia, ecc. L’uso di eserciti privati, mercenarismo, grandi imprese private per la guerra, un’aperta esplosione di strategie di propaganda psicologica di massa attraverso grandi mezzi di informazione sotto il controllo privato sfociate nell’uso di un’aperta disinformazione e un massiccio disorientamento, controllo delle reti sociali, uso sperimentale di tecnologia di punta per la guerra, la distruzione e la morte, questo include l’uso di intelligenza artificiale. Il caso della guerra in Ucraina e il Genocidio del popolo Palestinese è una fedele dimostrazione di quanto detto. (Barrios, 2024)

In questo scenario gli Stati Uniti e l’Europa stanno perdendo influenza internazionale e il controllo di territori strategici per l’estrazione a basso costo, di materie prime e, soprattutto, di minerali strategici per la cosiddetta era verde o di transizione energetica. Così, minerali come il rame, il cobalto, il litio, il grafene, terre rare (neodmio, disprosio, praseodimio), il silicio, alluminio e, chiaramente, nulla potrebbe andare avanti senza l’uso e la disponibilità di un’immensa quantità di acqua, per cui si richiede il rapido controllo di territori strategici.

Il posto dell’America Latina

In mezzo a questa crescente tensione globale, il sud globale riprende uno speciale valore.

Già la FAO (FAO, 2009) nel suo rapporto sul futuro dell’agricoltura nel mondo, avvertiva che sarà necessario l’accesso alle ultime terre disponibili nel mondo di fronte alle crescenti necessità di una popolazione che nel 2050 sorpasserà i 9.000 milioni di abitanti. Così, la FAO calcola quanta terra sia necessaria per la produzione di alimenti, l’estrazione di minerali, l’acqua, boschi da taglio, tra gli altri, lì avverte che l’Africa e l’America Latina hanno terre fertili disponibili e stima che nel mondo ci siano circa 2.600 milioni di ettari utilizzabili per l’agricoltura che non stanno venendo utilizzati per le coltivazioni. Di questi, 900 milioni sono situati in sette paesi: Brasile, Repubblica Democratica del Congo, Angola, Sudan, Argentina, Bolivia e Colombia. Che significa questo?

In mezzo alle tensioni globali, gli Stati Uniti che mediante la Dottrina Monroe hanno considerato per più di 200 anni l’America Latina il loro “cortile interno”, non permetteranno che giungano, in questo emergente contesto multipolare, a perdere il controllo egemonico sul Centro e il Sudamerica. (Sánchez, 2024) Così lo ha reso ben chiaro Laura Richardson comandante del Comando Sud in una conferenza davanti all’Atlantic Council (2023), “serbatoio di pensiero” (think tank) della NATO:

“Perché è importante questa regione? Con tutte le sue ricche risorse ed elementi di terre poco comuni, hai il triangolo del litio, che oggigiorno è necessario per la tecnologia. Il 60% del litio del mondo sta nel triangolo del litio: Argentina, Bolivia, Cile” (…) abbiamo il 31 per cento dell’acqua dolce del mondo in questa regione. Con questo inventario, agli USA rimane poco da fare”. (Richardson, 2023)

Acqua, petrolio, litio, gas, rame, ecc., una ricchezza naturale il cui controllo hanno elevato a categoria di “sicurezza nazionale”.

Il Venezuela e la Guyana con il petrolio e il gas, l’Amazzonia regione strategica, l’acqua, i mari, tra gli altri. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (PNUD), l’America Latina alberga approssimativamente il 60% del litio identificato nel mondo. Si considera che Argentina, Bolivia e Cile stiano nel “triangolo del litio”, una zona delle Ande che è al confine con i tre vicini ed è ricca di riserve di litio. (FEM, 2023)

In questo contesto il fatto è che dobbiamo comprendere quanto prospettato nel recente rapporto dell’Istituto Internazionale di Ricerche per la Pace di Stoccolma. (SIPRI, 2024) Lì si afferma che da 9 anni consecutivi la spesa militare sta aumentando nel mondo, con il 2023 con il maggior aumento con il 6,8%, e con la NATO quella che ha più promosso questo aumento.

I paesi che sono al vertice sono: Stati Uniti con $916 mille milioni (mm), Cina con stimati $296 mm, Russia con stimati $109 mm, India con $109 mm, Arabia Saudita con stimanti $75.8 mm. (SIPRI, 2024)

E i cinque paesi con maggior spesa militare in America Latina nel 2023 sono stati: Brasile con $22.9 mille milioni (mm), Messico con $11.8 mm, Colombia con stimati $9.7 mm, Cile con stimati $5.6 mm, Argentina con stimati $4.3 mm. (SIPRI, 2024) Per cui è sommamente preoccupante che dietro a questa crescita ci sia la mano e il controllo degli USA.

L’unità latinoamericana e dei popoli

L’importanza dell’unità dell’America Latina risiede nella capacità della regione di fronteggiare l’influenza degli Stati Uniti e di altre potenze extra regionali.

L’unità latinoamericana deve muoversi sui principi di autonomia, dignità e sovranità, permettendo di rafforzare la posizione della regione nei negoziati internazionali, promuovendo la cooperazione su temi di interesse comune e aumentando la capacità di resistenza di fronte alle pressioni esterne.

La divisione dell’America Latina in vari paesi avrebbe un impatto negativo nello sviluppo economico e politico della regione. La frammentazione renderebbe difficile il coordinamento di politiche regionali, indebolirebbe la capacità di negoziazione di fronte a potenze esterne e potrebbe generare conflitti interni che ostacolerebbero il progresso e la stabilità.

Se non avanziamo come blocco di potere, il nuovo ordine multipolare ci lascerà comunque in un posto subordinato, di meri fornitori di materie prime, approfondendo le condizioni di povertà, esclusione e marginalità in cui già stiamo e a cui siamo stati sottoposti. Avanzare verso l’unità per blocchi con sovranità e dignità può aprirci la porta ad alcune condizioni di vita più giusta, equa, basate sul rispetto dei popoli e la madre natura, l’Africa sta avanzando in questo senso.

Dividere e regnare

Gli USA lasciano vedere la loro impazienza e stress, dato che perdono posizioni, controllo e vedono poco a poco indebolire la propria egemonia.

Gli Stati Uniti stanno promuovendo azioni per fronteggiare potenze emergenti come Cina, India e Russia, che rappresentano una minaccia al loro dominio globale. La frammentazione e subordinazione dell’America Latina agli interessi statunitensi fanno parte di un piano per mantenere la loro influenza sulla regione e assicurarsi l’accesso a risorse chiave per la loro economia e sicurezza nazionale.

I BRICS giocano un ruolo importante nella lotta per l’influenza in America Latina, da qui la necessità del paese del nord, di cercare di fare pressioni per rotture su uno e l’altro dei BRICS e al tempo stesso subordinando i paesi della regione alla NATO e al Comando Sud, come parte di un piano per mantenere l’egemonia statunitense nella regione.

Cercano di continuare ad isolare i paesi che non gli sono vicini, come Bolivia, Cuba, Nicaragua, Venezuela e forse si può considerare così la Colombia. E così, prendere il controllo delle risorse naturali strategiche per i propri fini, come il litio in Bolivia.

Nell’aprile del 2024, è stata rivelata una informazione significativa proveniente dall’ambasciata degli Stati Uniti in Bolivia, che è stata ripresa, tra gli altri, dal Centro di Studi Geopolitici Multidisciplinari (CEGM) il mal chiamato “Piano Simón Bolívar” degli USA. Questo materiale suggerisce l’esistenza di un nuovo piano da parte degli Stati Uniti per portare a termine una ricolonizzazione dell’America Latina. Quali sono i dettagli di questo piano? Perché si considera così urgente questa possibile ricolonizzazione?

L’analista, avvocato, giornalista e ex ministro della Bolivia, Hugo Moldiz (2024) conferma questa informazione e afferma che Washington sta utilizzando paesi come Argentina, Perú ed Ecuador per dividere l’America Latina e portare a termine i loro obiettivi, mantenere l’egemonia statunitense in un mondo multipolare, cercano anche di dividere il movimento sociale e popolare nei paesi dove potenze emergenti come Cina, India e Russia stanno guadagnando influenza e rappresentano una minaccia alla loro posizione dominante.

E i popoli?

Il futuro dell’America Latina è intrinsecamente legato alla sua capacità di affrontare le attuali sfide geopolitiche ed economiche con unità, determinazione e solidarietà.

Per i popoli dell’America Latina, l’unità della lotta è essenziale per proteggere i propri territori, risorse e diritti di fronte agli interessi imperiali e corporativi. È necessario rafforzare la resistenza e l’organizzazione popolare, promuovere la sovranità e la dignità dei popoli, e costruire una visione di sviluppo bassata sul rispetto della natura e dei diritti umani.

L’unità della lotta tra i popoli, organizzazioni contadine, meticce, urbane è più che necessaria, mantenere livelli di formazione e informazione, reti d’azione, costruzione di piani di vita, introiettare nei propri piani di vita la concezione di sicurezza e cura popolare dei propri territori, dell’acqua, la cultura, i saperi ancestrali, l’articolazione di queste esperienze conquistate per rafforzare ogni processo territoriale.

In Colombia, per esempio, le guardie indigene, Cimarrone, Contadine ne sono un esempio, avanzare da queste esperienze verso processi di sicurezza e cura popolare dell’ambiente nelle zone rurali ma anche urbane, questa tra le altre un’enorme sfida regionale, parallelamente stare attenti a come si muovono i governi, siano anche progressisti, e a come si muovono gli interessi di taglio imperiale, sia di Stati Uniti o di un’altra potenza emergente. Stare attenti alle nuove realtà globali che fanno pressione sui territori e degradano, senza fare distinzioni, la vita stessa per tratteggiare azioni di protezione, cura e difesa.

Infine, ora più che mai, in ogni azione o omissione “ci stiamo giocando la vita”.

* Alfonso Insuasty Rodríguez: Docente Ricercatore Universitario. Master in Studi di Scienza Tecnologica, Società e Innovazione (ITM). Appartenente alla rete Interuniversitaria per la Paz REDIPAZ.

Riferimenti:

BAE Negocios. (9 marzo 2023). Los BRICS ya superan al G7 en influencia económica. Tratto da BAE Negocios: https://www.baenegocios.com/mundo/Los-BRICS-ya-superan-al-G7-en-influencia-economica-20230409-0012.html

Barrios , D. (marzo 2024). Militarización Global. (1) «Viejas guerras, nuevas dinámicas». Tratto da youtube canale kavilando: https://youtu.be/jSCzxSVOjxc

BBC. (30 dicembre 2020). Por qué la economía china «sobrepasará» a la de Estados Unidos en 2028 (cinco años antes de lo previsto). Tratto da BBC: https://www.bbc.com/mundo/noticias-55480479

FAO. (13 ottobre 2009). La agricultura mundial en la perspectiva del año 2050. Tratto da FAO: http://www.fao.org/fileadmin/templates/wsfs/docs/Issues_papers/Issues_papers_SP/La_agricultura_mundial.pdf

FEM. (14 febbraio 2017). Los países emergentes liderarán la economía mundial en 2050. Tratto da Wefotum: https://es.weforum.org/agenda/2017/02/que-paises-lideraran-la-economia-mundial-en-2050/

FEM. (14 gennaio 2023). Litio: por qué América Latina es clave para la transición energética mundial. Tratto da Weforum: https://es.weforum.org/agenda/2023/01/litio-por-que-america-latina-es-clave-para-la-transicion-energetica-mundial/

Insuasty Rodríguez, A., Borja Bedoya, E., Vallejo Duque, Y., Ruiz Bracamonte, D., Burbano Narváez, L., Salinas Miranda, S., Perdomo Rodríguez, B., & Céspedes Rodríguez, D. (2022). Un sistema que se hunde es sus profundas contradicciones. Revista Kavilando, 14(2), 168-196. Recuperato da https://kavilando.org/revista/index.php/kavilando/article/view/457

Moldiz, H. (25 aprile 2024). EE.UU. creó el plan Simón Bolívar para recolonizar América Latina. Tratto da TeleSur: https://www.msn.com/es-ve/noticias/other/eeuu-cre%C3%B3-el-plan-sim%C3%B3n-bol%C3%ADvar-para-recolonizar-am%C3%A9rica-latina/vi-AA1nROG4

Richardson, L. (marzo 2023). Laura Richardson Jefe del Comando Sur explica el interés de EEUU en América Latina. Tratto da Kavilando: https://youtu.be/DBHznUxu2_E?si=qlIzLUtHNLOhMOWA

Sánchez, G. (aprile 2024). 200 años de la doctrina Monroe. ¿qué es? ¿cómo superarla? Tratto da Kavilando: https://youtu.be/bwCeXwNZE58

SIPRI. (2024). SIPRI Fact Sheet 2024: Trends in World Military Expenditure. Stockholm International Peace Research Institute. https://www.sipri.org/sites/default/files/2024-04/fs_2404_fs_milex_2023.pdf

30 aprile 2024

Desiformémonos

Traduzione a cura del Comitato Carlos Fonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

america latinacolombiacubaneocolonialismoUsa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

MAGA vs neocons: la coalizione trumpiana si spacca sulla guerra all’Iran

Qualcosa di interessante sta accadendo all’interno della coalizione che ha portato alla vittoria Donald Trump: la tentazione di entrare in guerra direttamente contro l’Iran al fianco di Israele sta creando scompiglio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Costruita per Dominare

Pubblichiamo la traduzione del seguente articolo: Palantir sta progettando l’infrastruttura della repressione — e ci sta dicendo il perché. Una nuova campagna di reclutamento è apparsa nei campus delle università d’élite statunitensi nell’aprile scorso. In scuole come Cornell e UPenn, manifesti alle fermate degli autobus, su uno sfondo nero austero, lanciavano un cupo avvertimento: “È […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Una resa dei conti coloniale: come la guerra di Israele contro l’Iran riapre vecchie ferite

Riprendiamo di seguito questo articolo di Soumaya Ghannoushi, apparso su Effimera. Condividiamo in gran parte quanto scritto nel testo e nell’introduzione di Effimera, ci teniamo a sottolineare per quanto riguarda il nostro punto di vista che sicuramente quello del multipolarismo rappresenta un orizzonte del desiderio tra le masse del sud del mondo (ed anche qui […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ombra di Sigonella sui bombardamenti israeliani all’Iran

Passa immancabilmente dalla base siciliana di Sigonella parte del sostegno delle forze armate USA alla guerra di Israele contro l’Iran.  di Antonio Mazzeo, da Pagine Esteri Secondo il sito specializzato ItaMilRadar che monitorizza il traffico aereo militare nel Mediterraneo, nei giorni 13, 15 e 16 giugno sono state documentate lunghe missioni nello spazio aereo prossimo ad Israele, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fuck ICE! Note sulla rivolta.

Da giorni Los Angeles è sotto assedio, una vera e propria invasione poliziesca contro i lavoratori migranti ha scatenato un’odata di proteste e resistenza popolare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu verso la soluzione finale

Il piano annunciato dal governo di Netanyahu, che pare attenda soltanto il passaggio di Donald Trump nel Golfo, per essere messo in atto ha i contorni ben precisi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Come gli europei vanno incontro all’era complessa

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Pierluigi Fagan sulla congiuntura europea. Fagan parteciperà al dibattito di sabato 12 aprile alle 16 dal titolo “Scenari della guerra globale“. L’articolo è apparso […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La violenza colpisce la scienza: gli esperti sono minacciati per aver rivelato gli impatti sulla biodiversità

Messaggi intimidatori, attacchi fisici, avvertimenti. Secondo l’International Council on Science, gli scienziati ambientali latinoamericani sono sempre più minacciati. di Ana Cristina Alvarado, da ECOR Network “Stiamo assistendo a casi di persone che pubblicano informazioni scomode e, alla fine, si attaccano gli scienziati al fine di mettere a tacere il loro lavoro”, afferma Laura Furones, autrice […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Rottura e interdipendenza: la partita tecnologica tra Usa e Cina

La competizione strategica tra Cina e Stati Uniti è più complessa e meno lineare di come viene solitamente rappresentata dai media generalisti.