InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’EZLN informa che scompaiono municipi autonomi e Giunte di Buon Governo

Città del Messico / L’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ha informato che è stata decisa la scomparsa dei Municipi Autonomi Ribelli Zapatisti (MAREZ) e delle Giunte di Buon Governo, come risultato di un processo di “profonda analisi critica e autocritica” e di consultazioni con tutti i popoli zapatisti.

“Delle ragioni e del processo per cui è stata presa questa decisione ne parleremo poco a poco nei prossimi scritti. Vi anticipo solo che questa valutazione, nella sua fase finale, è iniziata circa 3 anni fa. Vi spiegheremo anche come è e come si sta sviluppando la nuova struttura dell’autonomia zapatista”, ha dichiarato il Subcomandante Moisés in un comunicato.

L’EZLN ha anche annunciato la commemorazione dei 30 anni dell’inizio della guerra contro l’oblio, nei mesi di dicembre e gennaio, in un luogo che prossimamente sarà definito. 

Di seguito il comunicato completo:

Quarta Parte e Primo Avviso di Avvicinamento

Alcune Morti Necessarie

Novembre 2023

Alle persone che hanno sottoscritto la Dichiarazione per la Vita:

Comunichiamo quanto segue:

PRIMO – Alcuni mesi fa, dopo una lunga e profonda analisi critica e autocritica, e dopo aver consultato tutte le comunità zapatiste, si è deciso di far scomparire i Municipi Autonomi Ribelli Zapatisti (MAREZ) e le Giunte di Buon Governo.

SECONDO – Tutti i timbri, intestazioni, incarichi, rappresentanze e accordi recanti il nome di qualsiasi MAREZ o di qualsiasi Giunta di Buon Governo non sono più validi da questo momento in poi. Nessuna persona può presentarsi come membro, autorità o rappresentante di qualsiasi MAREZ o Giunta di Buon Governo. Gli accordi stipulati prima di questa data con Organizzazioni Non Governative, organizzazioni sociali, collettivi, gruppi ed organismi di solidarietà in Messico e nel mondo si mantengono fino alla loro scadenza, ma non si potranno stipulare nuovi accordi con questi organismi di autonomia per la semplice ragione che non esistono più.

TERZO – I Caracol restano, ma rimarranno chiusi verso l’esterno fino a nuova comunicazione.

QUARTO – Discuteremo poco a poco le ragioni e il processo attraverso il quale è stata presa questa decisione negli scritti seguenti. Posso solo dirvi che questa valutazione, nella sua fase finale, è iniziata circa 3 anni fa. Vi spiegheremo anche com’è e come si sta sviluppando la nuova struttura dell’autonomia zapatista.

Tutto questo e molte altre cose saranno rese note al momento opportuno.

QUINTO – Vi informiamo che organizzeremo una celebrazione per il 30° anniversario dell’inizio della guerra contro l’oblio. Questo nei mesi di dicembre 2023 e gennaio 2024. Tutte le persone che hanno firmato la “Dichiarazione per la Vita” sono invitate.

Tuttavia, mentre vi invitiamo, è nostro dovere scoraggiarvi Contrariamente a quanto riporta e disinforma la stampa ufficiale autoproclamatasi cool-progre-buena-ondita, le principali città dello stato messicano sud-orientale del Chiapas sono nel caos più completo. Le presidenze comunali sono occupate da quelli che noi definiamo “sicari legali” o “Criminalità Disorganizzata”. Ci sono blocchi stradali, aggressioni, sequestri, estorsioni, reclutamento forzato, sparatorie. Questo è l’effetto del patrocinio del governo statale e della disputa in corso per le poltrone. Non sono proposte politiche quelle che si affrontano, ma società criminali.

Quindi ovviamente vi diciamo che, a differenza degli altri anni, non è sicuro.

San Cristóbal de las Casas, Comitán, Las Margaritas e Palenque, per citare alcuni capoluoghi, sono nelle mani di uno dei cartelli della criminalità disorganizzata in conflitto con un altro. Lo confermano i cosiddetti settori alberghiero, turistico, della ristorazione e dei servizi. Chi lavora in questi posti lo sa e non lo denuncia perché minacciato e, inoltre, sa che ogni richiesta è inutile, perché a commettere i reati sono le autorità statali e comunali che non ne hanno abbastanza della rapina che stanno commettendo.

Nelle comunità rurali il problema è ancora più serio. Lo gridano coloro che vivono in tutte le regioni del Chiapas, in particolare in tutta la fascia di confine con il Guatemala.

Ciò che si legge, si sente e si vede nella maggior parte dei media locali e nazionali è solo una pessima e spudorata eco delle reti sociali del governo statale. La verità è che il problema sono le autorità ufficiali. Sì, come nel resto del Paese.

Le forze militari e di polizia federali, statali e locali non sono in Chiapas per proteggere la popolazione civile. Il loro unico obiettivo è fermare la migrazione. Questo è l’ordine ricevuto dal governo nordamericano. Com’è loro abitudine, hanno trasformato l’immigrazione in un business. Il traffico e la tratta di esseri umani sono affari delle autorità che, attraverso l’estorsione, il rapimento e la compravendita di migranti, si arricchiscono spudoratamente.

Quindi non vi consigliamo di venire. A meno che, ovviamente, non siate molto ben organizzati per farlo.

Quindi, anche se non vi aspettiamo, ti invitiamo. Le date provvisorie delle commemorazioni sono tra il 23 dicembre 2023 e il 7 gennaio 2024, con la celebrazione centrale il 30-31 dicembre e l’1-2 gennaio. Vi diremo in seguito il luogo. Quindi vogliamo che veniate, anche se non lo consigliamo.

Anche se non verrete, non preoccupatevi. Invieremo comunque foto e video.

Beh, se esisterà ancora un mondo per quelle date.

Vedremo.

Dalle Montagne del Sudest Messicano.

Subcomandante Insurgente Moisés

Messico, novembre 2023

——

Traduzione del comunicato “Maribel” – Bergamo https://chiapasbg.com/

5 novembre 2023

tratto da Desinformémonos

da Comitato Carlos Fonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

EZLNmessicozapatisti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Repubblica Democratica del Congo: l’esportazione di coltan alla base del conflitto in Kivu

Nei giorni scorsi il movimento armato M23 ha conquistato la provincia del Kivu e la sua capitale Goma dalle forze governative congolesi, che si sono ritirate disordinatamente davanti all’avanzata di un gruppo ribelle che, sebbene combatta da 30 anni, si è presentato questa volta con armamenti moderni e massicciamente equipaggiato di tecnologia di ultima generazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sputnik Moment?

La notizia del lancio del prodotto cinese ha sorpreso quasi tutti. Nessuno poteva immaginare che la Cina fosse già a questo livello nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale cosiddetta generativa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo Trump: i primi 10 giorni

Fin dalla presa di possesso dello studio ovale lo scorso 19 gennaio, il neo-(ri)- presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump è partito con una frenetica attività di produzione di decreti attuativi, atti a mostrare la concretezza decisionista strombazzata nella sua campagna elettorale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La sopravvivenza strategica di Hamas fa impazzire Israele

Sfruttando la sua forza istituzionale, l’adattabilità sul campo e le tattiche psicologiche, Hamas ha magistralmente trasformato la distruzione di Gaza in una dimostrazione di Resilienza, ottenendo avanzamenti sia simbolici che tattici e impedendo a Israele di rivendicare una qualsiasi vittoria politica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protezionismo Usa, riarmo in Europa

In uno scenario in cui le parole d’ordine in Europa per fronteggiare la narrazione dei dazi americani in arrivo sono riarmo e energia, analizziamo alcuni aspetti dello scenario globale. La presidenza di Trump è stata inaugurata dal cessate il fuoco a Gaza, su dei termini di un accordo sostanzialmente uguale a quello rifiutato da Netanyahu […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

TURCHIA: IL LEADER DEL PKK OCALAN INCONTRA PER LA SECONDA VOLTA UNA DELEGAZIONE DI DEM

Riprendiamo da Radio Onda D’urto: Dopo anni di completo isolamento, nel giro di poche settimane una delegazione del partito della sinistra curda e turca Dem, terza forza del Parlamento turco, ha potuto incontrare oggi, mercoledì 22 gennaio e per la seconda volta Abdullah Ocalan, leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan – Pkk, imprigionato dal […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Jenin sotto attacco israeliano: 6 morti e 35 feriti

Il Ministero ha spiegato in una breve dichiarazione che sei persone sono state uccise e altre 33 sono state ferite e sono state trasportate negli ospedali Ibn Sina, Al-Amal e Al-Shifa. È probabile che il bilancio delle vittime aumenti con l’aggressione israeliana. Jenin. Sei palestinesi sono stati uccisi e altri 35 sono rimasti feriti durante […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Somalia, Sudan, Algeria… ed il ritorno di Trump

Da Radio Africa: prima puntata del 2025, lunedì 20 gennaio 2025, per l’approfondimento quindicinale dedicato all’Africa sulle frequenze di Radio Onda d’Urto, dentro la Cassetta degli Attrezzi. In questi 30 minuti ci occuperemo di diversi Paesi africani, da nord a sud. Partiremo dalla Somalia e da Mogadiscio (in foto) in particolare, al centro del reportage sul campo della rivista Africa, con la storia […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Usa: Leonard Peltier uscirà dal carcere

In uno dei suoi ultimi atti da Presidente Biden ha commutato la condanna all’ergastolo di Leonard Peltier, l’attivista dell’American Indian Movement in prigione da quasi 50 anni. Peltier sconterà il resto della pena agli arresti domiciliari. da Osservatorio Repressione «Ho commutato la pena dell’ergastolo alla quale era stato condannato Leonard Peltier, concedendogli gli arresti domiciliari»: nell’ultimo giorno, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Voci da Gaza II – Asuat Min Gaza II

Seconda –di due– puntata speciale nello spazio informativo di Radio Blackout dedicata all’intervista di Fadil Alkhadly, membro dell’Uawc, Unione dei comitati dei lavoratori agricoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Assassinano padre Marcelo crivellandolo di colpi dopo aver officiato la messa: da sempre ha denunciato l’estrema violenza in Chiapas

Pubblichiamo la traduzione di questo del 20.10.2024 articolo a cura della Redazione di Desinformémonos perchè pensiamo sia prezioso per far conoscere la storie e le lotte portate avanti da padre Marcelo Perez Pérez attraverso le sue stesse parole.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

AMLO, Ayotzinapa e la dimensione sconosciuta

A dieci anni dal massacro e “desaparición” degli studenti di Ayotzinapa proponiamo la traduzione di questo articolo del giornalista John Gibler, autore del libro “Una storia orale dell’infamia”

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Militarizzazione, guerra contro il popolo e imprese criminali in Messico

Nessuno con un minimo di sensibilità umana può rimanere indifferente alla violenza esorbitante che viviamo in Messico, sono circa 30.000 le persone uccise solamente nel 2023, mentre nel maggio di questo 2024 ne sono state assassinate 2.657.

Immagine di copertina per il post
Contributi

Le guerre del Capitale

Passano i mesi e, nonostante le mobilitazioni di massa in tutto il mondo, con milioni di persone che chiedono a gran voce un immediato cessate il fuoco, su Gaza continuano a piovere bombe.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: il sessennio “si chiude con repressione, sangue e sequestro dei popoli da parte dello stato”

“Il sessennio di Andrés Manuel López Obrador si chiude con repressione, sangue e sequestro da parte dello stato dei popoli che difendono il proprio territorio ed esercitano i propri diritti all’autodeterminazione, alla protesta, alla libertà d’espressione e ad un ambiente sano”

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messico: due contadini morti e centinaia di feriti per la repressione sui difensori dell’acqua nel Veracruz.

Città del Messico / Almeno due contadini sono stati assassinati e centinaia di persone colpite dai poliziotti del Veracruz durante un’operazione per sgombrare il picchetto indefinito che il Movimento in Difesa dell’Acqua..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i Me`phaa di Tilapa creano sistema di giustizia a difesa del loro territorio

Il popolo Me`phaa di Tilapa, Guerrero, ha presentato il proprio sistema di giustizia denominato Sicurezza di Protezione Territoriale Indigena (Serti), per “difendere il territorio da una prospettiva indigena, olistica e integrale”, di fronte alle minacce di progetti minerari, saccheggio territoriale e controllo dei gruppi del crimine organizzato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: non ci sarà paesaggio dopo la trasformazione

In un recente comunicato, l’Assemblea Comunitaria di Puente Maderas, Municipio de San Blas Atempa, Oaxaca, intitolato significativamente “Non ci sarà paesaggio dopo la trasformazione”, ribadisce il suo rifiuto fondato e il suo impegno di resistenza alla megaopera del Corridoio Interoceanico dell’Istmo di Tehuantepec.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sudamerica: crisi diplomatica dopo l’assalto della polizia ecuadoregna all’ambasciata del Messico a Quito.

Il presidente messicano Obrador ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con l’Ecuador, dopo che la polizia ha fatto irruzione nell’ambasciata messicana a Quito per arrestare l’ex vicepresidente Jorge Glas, legato all’ex presidente Correa, da tempo rifugiatosi in Europa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: la guerra contro i popoli indigeni

Mentre si presenta nel Congresso dell’Unione una pirrica e limitata riforma costituzionale in materia di diritti indigeni, molto lontano dalla integralità giuridica che fu proposta nel dialogo di San Andrés, la guerra contro i popoli originari del Messico della quarta trasformazione continua in tutto il territorio nazionale.