InfoAut
Immagine di copertina per il post

Melilla: un massacro “risolto bene”

||||

Riceviamo e pubblichiamo volentieri questa traduzione di un articolo pubblicato originariamente in castigliano su Ctxt il 25/06/2022

Le cifre sono provvisore perché ci sono molti feriti gravi, ma almeno una trentina di esseri umani sono morti nella notte fra il 24 ed il 25 di giugno mentre cercavano di scavalcare il muro che separa Nador (Marocco) da Melilla (enclave spagnola). In attesa delle indagini richieste dalle ONG spagnole e marocchine, in questo momento non sappiamo come sono morti. Ma le immagini di feriti e detenuti ammucchiati in un campo e circondati da poliziotti del Paese vicino che si avvicinano ai corpi inermi soltanto per infliggere qualche colpo ancora, provocano un brivido morale. Ci sono anche delle immagini, nel lato spagnolo, di pushback (respingimenti), violenti ed illegali, e di colpi inflitti dalla polizia marocchina ai pochi che erano riusciti ad attraversare la frontiera. Non c’è dubbio, insomma, riguardo all’inumanità, al disprezzo per la vita, alla complicità delle rispettive forze dell’ordine e nemmeno alla loro responsabilità criminale.

Le cifre e le immagini sono scandalose. Ma non sono da meno le dichiarazioni del presidente Pedro Sánchez, che ha elogiato la polizia marocchina per la sua “straordinaria prestazione” e ha giudicato l’operazione “risolta bene”. Nemmeno una parola sulle vittime o sulle loro famiglie: non un accenno a delle eventuali indagini; nemmeno un’ombra di lutto per la perdita di vite umane. La violenza delle immagini –che sono quelle di un mattatoio o di un lager nazi– viene cinicamente assorbita da questa descrizione amministrativa (“un’operazione risolta bene”) che disumanizza ancora di più quelle centinaia di essere umani che cercavano una vita migliore in Europa. Un muro, la repressione e la morte li hanno fatti diventare una piaga di locuste felicemente combattuta e sconfitta. Le dichiarazioni di Pedro Sánchez e le politiche che ci stanno dietro si allineano perfettamente con quelle dell’estrema destra razzista e xenofoba, il cui fantasma viene evocato dal Psoe in campagna elettorale quando si tratta di chiedere il nostro voto.

De cette manière violente et inhumaine les migrants ont été traités hier à la barrière de Barrio Chino à Nador. Abandonnés sans secours sur place pendant des heures, ce qui a augmenté le nombre de décès. pic.twitter.com/YdKQiPGtzK

— AMDH Nador (@NadorAmdh) June 25, 2022

Ma queste dichiarazioni, di un’insensibilità paurosa, sono, per così dire, di obbedienza dovuta. È questa la cosa peggiore. Sta parlando “l’uomo di Stato” che meno di tre mesi fa ha consegnato il popolo saharawi e ha eroso i rapporti con l’Algeria, abbandonando inoltre il quadro d’attuazione stabilito dalle Nazioni Unite per accontentare il Marocco. Ora sappiamo di cosa si trattava. La questione su che cosa avrebbe guadagnato la Spagna con quella assurdità storica ha avuto una risposta palese la scorsa notte: 30 esseri umani morti ai quali è stato impedito per sempre di entrare nel nostro Paese. Il Marocco difenderà i nostri confini senza risparmiare né in mezzi né in morti e Pedro Sánchez lo ringrazierà per questo, proprio com’è stato accordato. Il governo più progressista della storia ha abbandonato il popolo saharawi e in cambio il Marocco uccide migranti al suo posto. Ha sacrificato –cioè– vite e princìpi allo stesso tempo e in una sola volta.

Nel muro di Berlino sono morte 140 persone in 26 anni. Secondo l’organizzazione Caminando Fronteras, in un solo giorno ne sono morte almeno 37 su quel muro di Melilla fatto costruire da Aznar e che Zapatero ha arricchito con delle spine. Solo nel 2021, nella cosiddetta “frontiera sud”, sono morte quasi 2.000 persone in mare o sulla terraferma. Le politiche migratorie spagnole, accordate con l’Europa, fanno parte di quello che un teologo ha chiamato “un genocidio strutturale”. Gli umani devono “assaltare” dei muri perché ci sono dei muri. Non dimentichiamolo. Finché non verrà buttato giù quel muro e non verranno modificate le nostre politiche di accoglienza, noi spagnoli ed europei non saremo in salvo da noi stessi. Finché non accetteremo che i subsahariani sono anche ucraini e non renderemo normale la gestione delle frontiere, avremo bisogno di sicari che uccidano per noi; e non uccideremo mai abbastanza per far smettere a delle persone in pericolo di entrare, e nemmeno per fare in modo che i barbari, che sono già dentro, non arrivino al governo. In realtà le politiche migratorie dell’estrema destra sono già dentro al governo e, con esse, può arrivare molto presto anche l’estrema destra stessa.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

fortezza Europamelillamigrantispagna

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prof Chambers: “Israele vuole la pulizia etnica. I genocidi del colonialismo occidentale”

Il sionismo persegue la pulizia etnica con una politica colonialista e anche sui temi del genocidio, dell’unicità della Shoah, bisogna permettere che altre voci possano partecipare, senza far dominare il discorso dal punto di vista unico, egemonico e occidentale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: attacco ad Ankara, bombardamenti turchi, colloqui con Ocalan

Giovedì, dopo la notizia di un riuscito attacco della guerriglia (rivendicato venerdì mattina) curda del PKK contro la principale industria di ingegneria bellica turca ad Ankara, l’aviazione di Erdogan ha scatenato sanguinosi raid aerei sulla Siria del Nord e sul nord dell’Iraq, dove il PKK sta infliggendo dure perdite all’esercito turco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

KCK: agiremo secondo il processo sviluppato da Rêber Apo

“Il nostro movimento, con tutte le sue componenti, agirà secondo il processo che il Rêber Apo svilupperà”, ha dichiarato la co-presidenza della KCK, sottolineando che per questo devono essere stabilite le condizioni di salute, sicurezza e lavoro del leader.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Assassinano padre Marcelo crivellandolo di colpi dopo aver officiato la messa: da sempre ha denunciato l’estrema violenza in Chiapas

Pubblichiamo la traduzione di questo del 20.10.2024 articolo a cura della Redazione di Desinformémonos perchè pensiamo sia prezioso per far conoscere la storie e le lotte portate avanti da padre Marcelo Perez Pérez attraverso le sue stesse parole.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice dei Brics a Kazan: si prospetta la fuoriuscita dal dollaro?

In questi giorni si è tenuto l’incontro internazionale dei Brics+ che ha coinvolto 36 Paesi a Kazan, alla guida la Russia di Putin.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Centro addestrativo per i piloti di elicotteri da guerra in Liguria.

Sorgerà in Liguria un grande centro di formazione ed addestramento dei piloti di elicottero delle forze armate italiane e straniere; la realizzazione sarà affidata ad un’azienda leader del complesso militare-industriale di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Grecia: i portuali bloccano un container di munizioni per Israele

Decine di membri del sindacato greco dei lavoratori portuali PAME (Front Militant de Tous les Travailleurs) hanno bloccato il carico di un container di munizioni destinato a Israele per protestare contro la guerra a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vice-capo di Hezbollah afferma che esiste ora una “nuova equazione” nella lotta contro Israele

In un recente discorso televisivo, il vicesegretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato che il gruppo di resistenza libanese si è completamente ripreso dai recenti colpi e sta operando sotto una “nuova equazione” volta a intensificare i suoi attacchi contro lo Stato di occupazione israeliano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attivisti ebrei contro il genocidio bloccano la borsa di New York

Lunedì 14 ottobre, un gruppo di attivisti del collettivo “Jewish Voices for Peace” ha preso d’assalto la Borsa di New York per chiedere la fine dei crimini commessi da Israele e il blocco delle forniture di armi allo Stato coloniale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele spara sulle truppe Unifil: il cortocircuito colonialista

Dopo un anno di guerra genocida a Gaza i politici italiani hanno iniziato a pronunciare le parole “crimine di guerra”.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Governo Meloni: tra propaganda e decreti

La decisione del governo italiano di collaborare con l’Albania per la gestione dei migranti si inserisce in un processo di esternalizzazione delle frontiere, oltre che di chiusura delle frontiere, che da decenni va avanti concorrendo a una vera e propria guerra contro i migranti.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Per Anàs, morto in mare e per tutte le altre vittime dei confini

Lo scorso 9 agosto la comunità lametina si è stretta attorno alla piccola bara bianca contenente i resti di Anàs, bimbo di sei anni annegato in un naufragio e ritrovato nel nostro mare.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Trieste: in Via Gioia uno spazio di accoglienza negato a due passi dal Silos

A Trieste, città di frontiera che non si riconosce tale, vogliamo mostrare che trovare uno spazio dove accogliere le persone migranti è possibile.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

L’accusa si basa su testimoni compromessi – Il processo Iuventa si sgretola!

L’audizione ha contribuito a far emergere i secondi fini e la assoluta mancanza di credibilità dei testimoni su cui l’accusa ha costruito l’intero caso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amnistia in Catalogna, prosegue il dibattito

In Spagna è stata respinta l’attesa legge sull’amnistia per gli attivisti indipendentisti catalani e per le persone coinvolte nel referendum dell’ottobre 2017.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Firme false e assistenza inesistente per i reclusi: la Procura indaga sul Cpr di Milano

Il primo dicembre la Guardia di Finanza ha perquisito la struttura per acquisire documentazione. Il reato ipotizzato per l’ente gestore Martinina è frode in atto pubblico. Un’inchiesta di Altreconomia aveva svelato le “false promesse” della società alla prefettura di Milano

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Scontri in centro a Madrid, l’ennesima manifestazione di una destra ipocrita e disperata

“Chi può fare qualcosa, la faccia” diceva qualche giorno fa José María Aznar, ex premier e leader spirituale del Partito popolare (Pp). Il messaggio è stato rilanciato da altri rappresentanti politici e mediatici della destra ed estrema destra spagnola —se nel paese iberico è ancora possibile fare questa distinzione— e ha spronato centinaia di persone […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Una prigione per migranti in Albania

Ieri la presidente del consiglio dei ministri Meloni ha sottoscritto con il primo ministro albanese Rama un protocollo per la gestione in territorio albanese dei migranti ripescati in mare dalla Marina Militare e dalla Guardia di Finanza.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Spagna: un’agricoltura che consideri l’acqua come un bene comune

L’inquinamento e la scarsità dell’acqua derivanti dal cambiamento climatico ostacolano le prospettive delle generazioni attuali e future.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Migrazioni, guerre e ambiente

Il 28 settembre il consiglio dei ministri del governo Meloni ha approvato un nuovo decreto sull’immigrazione che con una mano prosegue l’opera di criminalizzazione delle persone migranti e con l’altra aumenta ulteriormente i fondi per le forze dell’ordine e la militarizzazione dei territori.