
Nuovi attacchi alla Global Sumud Flottiglia
Nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 settembre la Global Sumud Flottilla è stata interessata da attacchi tramite bombe stordenti, gas urticanti e materiali chimici non meglio identificati, che hanno causato danni ad almeno 4 navi – mentre ne hanno colpite almeno 11- e disagio agli equipaggi. Già dalla sera di martedì erano stati segnalati svariati droni intenti a sorvolare le navi.
Come riporta Pagine Esteri, la Zefiro ha subito la rottura dello strallo di prua, elemento essenziale per la stabilità dell’albero maestro, mentre la Morgana, che imbarca alcuni cittadini italiani, non può più utilizzare la randa, la vela principale. Colpita anche la Taigete, che però sembra non aver riportato danni gravi.
Si tratta del terzo attacco alle navi della Global Sumud Flottilla. Già due attacchi avevano interessato nelle notti del 9 e del 10 settembre le due barche Family e Alma, una approdata al porto di Sidi Bound Said, l’altra sempre in acque tunisine.
Le più di 40 navi della Flottilla si trovano in questo momento nelle acque internazionali al largo di Creta, a 700 miglia nautiche da Gaza, equivalenti a circa 5 giorni di navigazione.
La cronaca di Lorenzo d’Agostino, giornalista indipendente e corrispondente del Manifesto sulla flottilla:
Il commento di Simone della Global Sumud Flottila ai nostri microfoni:
Da Torino viene indetto lo stato di agitazione permanente. Presidio per questa sera, ore 18:00, in Piazza Castello (Prefettura) , dalle pagine social di Torino per Gaza si legge “abbiamo detto che se toccano la Flottilla blocchiamo tutto, e lo faremo”.
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