Nuovi raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza, a Gerusalemme proseguono gli scontri
Sette di loro (tra cui una donna anziana e tre ragazze) sono stati colpiti durante il bombardamento di un sito a Beit Lahia, nella Striscia di Gaza settentrionale; altri tre sono invece rimasti feriti da schegge in località diverse e sono ora ricoverati all’ospedale Shifa ad ovest della città. Danni anche alle abitazioni. Colpita inoltre Rafah, al confine meridionale, ma non risultano feriti.
Un razzo palestinese partito da Gaza ha invece colpito un’abitazione nella città israeliana di Sderot ma senza causare feriti.
Nel frattempo in tutti i distretti di Gerusalemme proseguono incessanti gli scontri, così come a Jenin e Tulkarem; si parla già di centinaia di feriti. L’esercito è schierato alle porte di Betlemme. Alcune fonti riportano che da lunedì migliaia di israeliani stanno partecipando sui social network alla campagna “The People of Israel Demand Vengeance!”, che lancia appelli espliciti all’odio razziale e alla vendetta contro gli arabi per l’uccisione in Cisgiordania dei coloni, e gli episodi di aggressioni e assalti da parte di gruppi di coloni sono già numerosi.
Questa la situazione a poco più di 48 ore dall’inizio dell’offensiva di Israele seguita al ritrovamento dei corpi dei tre coloni: un’offensiva più “a bassa intensità” rispetto ad altre operazioni israeliane ma che da due giorni continua a colpire la popolazione palestinese, mentre le promesse di usare il pugno di ferro rilasciate da Netanyahu, seppur indirizzate strumentalmente ad Hamas, lasciano presagire la volontà di Israele di andare in realtà a colpire i recenti accordi dell’Anp.
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