InfoAut
Immagine di copertina per il post

Palestina: “Aysenur, attivista ISM, è stata uccisa a sangue freddo”

Le Nazioni Unite hanno chiesto “un’inchiesta approfondita” sull’uccisione per mano israeliana di Aysenur Ezgi Eygi, 26enne attivista statunitense dell’International Solidarity Movement, avvenuta venerdì 6 settembre 2024 durante una protesta contro l’occupazione israeliana della Cisgiordania Occupata a Beita, vicino Nablus, in Cisgiordania. 

“Vorremmo vedere un’inchiesta approfondita sulle circostanze” della sua morte, ha detto il portavoce del segretario generale dell’Onu, Stéphane Dujarric, aggiungendo che i civili “devono essere protetti in ogni momento”.

Anche la famiglia dell’attivista ha diffuso una nota: “la sua presenza nelle nostre ite e’ stata presa inutilmente, illegalmente e violentemente all’esercito israeliano’, ha aggiunto. ‘Chiediamo al presidente (Joe) Biden, alla vicepresidente (Kamala) Harris e al segretario di Stato (Antony) Blinken di ordinare un’indagine indipendente sull’uccisione illegale di una cittadina statunitense e di assicurare la piena responsabilita’ dei colpevoli’, conclude la nota.

Nella stessa manifestazione l’esercito occupante israeliano ha ferito, con lacrimogeni e proiettili veri, diversi manifestanti palestinesi. Uno, in particolare, è stato colpito alla gamba da un altro proiettile.

Aysenur  Ezi Eygi era nata nel 1998 ad Antalya, Turchia. La sua famiglia si è trasferita negli Stati Uniti quando lei era una bambina. Cresciuta a Seattle, si era laureata all’Università di Washington con una specializzazione in Psicologia e una in Lingue e culture del Medio Oriente.

Aysenur era legata al movimento  Faz’a, organizzazione che lotta per i diritti dei contadini palestinesi perseguitati dall’esercito israeliano e attaccati dai coloni. Era diventata anche attivista dell’International Solidarity Movement, entrando in Cisgiordania all’inizio di settembre, per effettuare attività di monitoraggio dal basso a fianco della popolazione palestinesei di Beita, Nablus.

Aysenur Ezgi Eygi non è la prima attivista di ISM uccisa dall’esercito occupante israeliano: Rachel Corrie, 23 anni, è stata uccisa a Rafah, nella striscia di Gaza, nel 2003 da un bulldozer israeliano e Tom Hurndall è stato ucciso a Gaza nel 2004, all’età di 22 anni.

Sull’omicidio a sangue freddo della giovane, lo stesso ISM ha diffuso un comunicato: lo abbiamo tradotto e letto in italiano.

Il comunicato ISM:

“L’esercito israeliano uccide una volontaria Usa di ISM, Movimento internazionale di solidarietà, durante la manifestazione a Beita, Nablus. Durante la manifestazione settimanale tenutasi venerdì 6 settembre a Beita, in Palestina, l’esercito israeliano ha sparato e ucciso intenzionalmente l’attivista per i diritti umani del Movimento Internazionale di Solidarietà (ISM) di nome Ayşenur Ezgi Eygi.

La manifestazione, che ha coinvolto principalmente uomini e bambini in preghiera, è stata accolta con le forze dell’esercito israeliano di stanza su una collina. Inizialmente, l’esercito ha sparato una grande quantità di gas lacrimogeni e poi ha iniziato a usare proiettili veri.

Ayşenur, che consideriamo una martire della lotta, è stata la 18esima manifestante ad essere uccisa a Beita dal 2020. Era una cittadina Usa di origine turca.

Le forze israeliane hanno sparato due colpi, colpendo alla testa l’attivista. Aysenur è morta poco dopo essere stato trasportato in un ospedale locale a Nablus.

La collega volontaria dell’ISM, Mariam, era sulla scena e ha assistito alla ferita mortale della sua compagna- Ha detto: “Stavamo manifestando pacificamente a fianco dei palestinesi contro la colonizzazione della loro terra e l’insediamento illegale di Evyatar.

La situazione si è aggravata quando l’esercito israeliano ha iniziato a lanciare gas lacrimogeni e proiettili veri, costringendoci alla ritirata. Eravamo sulla strada, a circa 200 metri dai soldati, con un cecchino ben visibile sul tetto. La nostra compagna era un po’ più indietro, vicino a un ulivo, insieme ad altri attivisti.

Nonostante ciò, l’esercito le ha sparato intenzionalmente alla testa.

Alcuni media hanno ripetuto false affermazioni secondo cui gli attivisti dell’ISM avrebbero lanciato sassi durante la manifestazione pacifica. Aysenur era a più di 200 metri da dove si trovavano i soldati israeliani e non ci sono stati scontri nei minuti precedenti dello sparo. In ogni caso, da quella distanza, né lei, né nessun altro avrebbe potuto essere percepito come una minaccia.

È stata uccisa a sangue freddo.

Questo è solo un altro esempio dei decenni di impunità concessa al governo e all’esercito israeliano, rafforzati dal sostegno dei governi statunitense ed europeo, che sono complici nel consentire il genocidio a Gaza. I palestinesi hanno sofferto troppo a lungo sotto il peso della colonizzazione. Continueremo a essere solidali e a onorare i martiri finché la Palestina non sarà libera.

La nostra compagna si aggiunge ai 17 manifestanti palestinesi già uccisi a Beita”.

da Radio Onda d’Urto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Aysenuresercito israelianoismisraeleomicidiopalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Capitalismo finanziario e economia di guerra

Nella giornata che ha visto grandi dichiarazioni del presidente Trump aprire alla guerra commerciale dei dazi abbiamo approfondito come la ristrutturazione della finanza e gli scenari bellici mondiali siano strettamente connessi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lettere dal nuovo incubo americano

USA. Persone migranti, non importa se regolari o meno, vengono rastrellate per strada, sequestrate da uomini dal volto coperto e senza divise o distintivi, e sbattute in pulmini neri per poi scomparire nei centri di detenzionea dell’ICE (U.S. Immigration and Customs Enforcement).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prima udienza per Anan, Ali e Mansour: ammessi gli interrogatori israeliani, negate le consulenze della difesa

La corte de L’Aquila ha  accettato l’ammissibilità nel processo di metà degli interrogatori fatti nelle carceri israeliane, in spregio a qualsiasi diritto internazionale. da Osservatorio Repressione Negata, invece, l’ammissione di quasi tutte le consulenze di parte proposte dalla difesa degli attivisti palestinesi. Tra le persone che i legali di Anan, Ali e Mansour hanno chiesto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roghi e lotta per la vita in Macedonia: avete acceso le fiamme, ora preparatevi al fuoco

Il 16 marzo, 59 giovani sono morti tra le fiamme a Kocani, in Macedonia, in un club notturno. Avevano tra i 14 e i 25 anni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ravenna: sequestrato materiale militare. Era diretto in Israele senza licenza

Ottocento pezzi acquistati dall’azienda Imi Systems, che rifornisce l’esercito. Il porto romagnolo teatro di proteste e di blocchi dei portuali di armi e navi israeliane

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Ancora negazionismo, ad un giorno dall’anniversario del colpo di stato il Governo ha demolito un monumento allo scrittore Osvaldo Bayer

Invece di occuparsi dello stato delle strade di fronte all’abbandono delle opere pubbliche, la Viabilità Nazionale è stata utilizzata come strumento di provocazione nell’ambito di un nuovo anniversario dell’ultimo colpo di stato. Questo martedì, soltanto un giorno dopo un nuovo anniversario del sanguinoso colpo di stato perpetrato il 24 marzo 1976, il governo di Javier […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ultimo capitolo del genocidio

Israele ha iniziato la fase finale del suo Genocidio. I palestinesi saranno costretti a scegliere tra la morte o la deportazione. Non ci sono altre opzioni. Un articolo del giornalista premio Pulitzer Chris Hedges, ex corrispondente del New York Times da Gaza. di Chris Hedges da InfoPal (Chrishedges.substack.com.) Questo è l’ultimo capitolo del Genocidio. È […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: l’arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan

In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie – all’interno di una vasta operazione contro centinaia di persone –  hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La crisi umanitaria a Gaza: una situazione terribile di fame e aiuti bloccati

La Striscia di Gaza, che ospita quasi due milioni di persone, sta affrontando una crisi umanitaria di portata senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Un superclassico della repressione di Milei con proiettili, feriti e caccia a pensionati e tifosi

Cronaca di un pomeriggio di violenza istituzionale come non si vedeva da molto tempo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tregua finita, Israele attacca Gaza. Centinaia di palestinesi uccisi

Non conosce soste la massiccia offensiva aerea lanciata da Israele nella notte  a sorpresa contro Gaza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Anan all’ultima udienza

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazione di Anan durante l’ultima udienza all’Aquila che lo ha rinviato a giudizio insieme al altri due palestinesi.  da Radio Onda Rossa Anan Yaeesh – dichiarazione spontanea ex art 421 cpp Desidero iniziare con i miei saluti alla Corte e a tutti i presenti. Esiste sempre la legge, ma anche lo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas ha annunciato il rinvio dello scambio di prigionieri: Perché e perché ora?

Hamas si trova attualmente in una posizione in cui deve fare del suo meglio per negoziare l’ingresso di aiuti sufficienti a Gaza, assicurando al contempo la fine della guerra e la formazione di un’amministrazione post-bellica in modo che il territorio possa essere rilanciato e ricostruito. di Robert Inlakesh, tradotto da The Palestine Chronicle Lunedì, il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un unico modo per sconfiggere il Fascismo Israeliano: Ilan Pappé sulla giustizia globale

Riprendiamo l’articolo tradotto di invictapalestina. English version Dobbiamo ancora credere che, a lungo termine, per quanto orribile sia questo scenario che si sta sviluppando, esso sia il preludio a un futuro molto migliore. Di Ilan Pappe – 7 febbraio 2025 Se le persone vogliono sapere cosa ha prodotto in Israele l’ultimo folle e allucinante discorso […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Spionaggio e abusi tecnologici: Il caso Paragon e il pericolo della sorveglianza invisibile

Nel cuore di un’Italia già scossa dalle incertezze politiche e sociali, un nuovo scandalo sta scuotendo le fondamenta della nostra privacy e libertà individuale. Si tratta del caso Paragon, un’inquietante vicenda che ha rivelato l’utilizzo di sofisticati strumenti di spionaggio informatico per sorvegliare attivisti, giornalisti e comunissimi cittadini. Una storia che, seppur legata all’uso di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il progetto imperialista USA-Israele su Gaza e gli sviluppi sul cessate il fuoco

L’amministrazione Trump ha gettato la maschera esplicitando il progetto coloniale e imperialista che lo accomuna al piano sionista di Israele, attraverso dichiarazioni shock senza precedenti il Presidente degli Stati Uniti parla di deportazione e pulizia etnica del popolo palestinese in mondovisione.