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Paola Caridi: “Hamas, dagli attentati suicidi al controllo su Gaza. Dinamiche tra ala politica e militare, rapporti con l’ANP e le prospettive per Striscia e Palestina”

E’ un movimento politico’ Sì. Ha usato il terrorismo? Sì. ha usato anche la politica, la partecipazione? Sì. Non è l’ISIS, che era stato calato su una realtà; Hamas è nata da un fenomeno socio-religioso come la Fratellanza musulmana che non c’era solamente in Palestina ma che è presente in tutta la regione e in quella società si sviluppa, vive ed ha una evoluzione ed involuzione, ha passato diverse fasi, quella degli attentati suicidi, la svolta elettoralistica, la chiusura di Gaza, il rafforzamento dell’ala armata fino l’attacco del 7 ottobre.”

La giornalista Paola Caridi, studiosa di Hamas e profonda conoscitrice della questione palestinese, il 16 gennaio ha tenuto una affollata conferenza a Bergamo presso la Fondazione Serughetti La Porta per la presentazione del suo libro: “Hamas. dalla resistenza al regime”, edizioni Feltrinelli. 

Caridi dopo aver analizzato il rapporto tra l’ala militare e quella politica dell’organizzazione e tra Hamas e l’ANP,   ha poi spiegato che non si può raccontare la guerra a Gaza, il conflitto israelo-palestinese come fondato su un elemento religioso bensì come uno scontro assolutamente di natura politica: “Non si è mai sottolineato troppo l’elemento nazionale. Ridurre la questione ad un elemento religioso che sia determinante per risolverla è un errore. Entrambe le parti, israeliani e palestinesi, pensano che la terra dal Mediterraneo al Giordano sia loro, parliamo di terra non di religione.”

Vi proponiamo degli estratti della relazione di Paola Caridi selezionati dalla nostra collaboratrice , la giornalista Sara Agostinelli di Bergamo Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

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