Romania: sgombero violento del presidio permanente contro la Chevron
Allo stesso tempo diversi attivisti erano già presenti nei campi a difendere le loro postazioni. Più di 700 agenti hanno iniziato le operazioni di sgombero con atteggiamenti molto nervosi e violenti. La tensione è salita quando gli attivisti hanno espresso la loro ferma volontà di non andarsene, allora tutti i presenti sul posto sono stati identificati, divisi in gruppi dagli agenti, transennando i vari concentramenti. In seguito le persone sono state portate via di peso in malo modo, alcuni agenti hanno spintonato gli attivisti. Quattro persone sono state ricoverate all’ospedale, tra cui l’ex-sindaco del villaggio, il quale ha due costole rotte; altre 7 persone sono state arrestate per aver bloccato la strada insieme ad altre cento.
La Chevron Corporation ha ottenuto l’autorizzazione del governo romeno per iniziare le trivellazioni esplorative nei campi intorno a Pungesti alla ricerca del gas di scisto. L’azienda americana avrebbe dovuto utilizzare la famosa, quanto dannosa e pericolosa tecnica del fracking, la quale consiste nell’iniezione ad alta pressione di acqua e sostanze chimiche nelle profondità del terreno. Questa fatturazione idraulica può avvelenare le falde acquifere e provocare dissesto idrogeologico fino a causare piccoli terremoti. Per un villaggio come Pungesti, dove l’agricoltura è l’unico mezzo di sussistenza, queste trivellazioni implicano la morte del villaggio e l’emigrazione degli abitanti. Ai primi di ottobre, grazie alle continue mobilitazioni e i presidi di solidarietà in tutta la Romania, i cittadini di Pungesti sono riusciti a fermare i lavori della Chevron. Stamani, grazie all’esibizione dei muscoli da parte della questura romena, l’azienda americana è tornata all’opera.
Oltre alla comunità di Rosia Montana, ora il premier Victor Ponta ha da fare i conti con un altro focolaio di protesta. Gli abitanti del villaggio di Pungesti sono determinati a continuare la propria lotta per impedire la svendita e la distruzione del proprio territorio.
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