Senegal: rinviate le elezioni presidenziali. Le opposizioni chiamano alla piazza: “E’ un auto-golpe”
Africa. Tensione altissima in Senegal, dove il parlamento di Dakar ha rinviato le elezioni presidenziali, previste per il 25 febbraio, al prossimo 15 dicembre.
Il disegno di legge è stato adottato dopo che diversi deputati dell’opposizione, nel tentativo di bloccare la votazione, sono stati cacciati dai militari presenti in aula. Proteste in strada contro il presidente uscente (ma non ricandidabile) Macky Sall, accusato dalle opposizioni di autogolpe, mentre si segnalano diversi problemi alla connessione Internet.
Le autorità hanno inoltre sospeso il segnale dell’emittente privata Walf Tv per “incitamento alla violenza” in seguito alla trasmissione delle immagini delle proteste, in corso fin da quando – nella serata di sabato 3 febbraio – Sall ha annunciato in tv la richiesta di rinvio del voto: centinaia di persone si sono raccolte nelle strade della capitale Dakar, scontrandosi a lungo con la polizia che ha poi disperso la folla con il lancio di gas lacrimogeni.
Alla tv di Stato Sall ha parlato di “situazione grave e confusa che impedisce al Paese di andare alle urne. Il Senegal vive un conflitto fra Parlamento e Consiglio costituzionale per un caso di corruzione che coinvolgerebbe dei giudici…questo nuocerebbe alla credibilità dello scrutinio, che già porta lo stigma delle violenze del marzo 2021 e giugno 2023: non possiamo permettersi una nuova crisi”.
L’intervista a Cornelia Toelgyes, vicedirettrice di www.africa-express.info, quotidiano online italiano sull’Africa. Ascolta o scarica
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