InfoAut
Immagine di copertina per il post

Si intensificano i bombardamenti sulla Striscia di Gaza, la resistenza palestinese non si ferma

Ma se l’obiettivo l’obiettivo dell’offensiva sionista è quello di piegare la resistenza palestinese, come ha dichiarato il premier israeliano Benjamin Netanyahu,  non sembra abbattersi, ma trovare una nuova forza.

Segno che l’assedio, i forti bombardamenti a cui da anni è sottoposta la Striscia di Gaza, con le morti e le distruzioni che portano con sé, rendono anche chiaro come l’unico mezzo per combattere le continue aggressioni israeliane sia la resistenza. Adesso più che mai i palestinesi danno prova di non accettare, nella più grande “prigione a cielo aperto”, una vita che vita non è, mostrando quanto, pur nei momenti di maggior dolore e sofferenza come quello che la Palestina vive in questi giorni, sia sempre più vero e attuale il vecchio slogan palestinese resistere per esistere.

Riportiamo a tal proposito il comunicato emesso dal Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, in cui lo storico partito della sinistra rivoluzionaria palestinese afferma il proprio impegno alla resistenza, in tutte le sue forme, come unica possibile soluzione al confronto con le forze occupanti per il raggiungimento delle aspirazioni nazionali palestinesi: libertà, autodeterminazione e diritto al ritorno.

 

PFLP: La resistenza è necessaria per affrontare i crimini dell’occupazione a Gaza

Fonte: pflp.ps/english/category/italian-translations/

Il Fronte Popolare per la liberazione della Palestina ha affermato, il 9 marzo 2012, che è chiaro che la resistenza deve proseguire ancora più convinta nel suo sentiero, particolarmente alla luce dei massacri e degli assassinii a Gaza. Il PFLP, nel nome del suo segretario generale, dei suoi leader e quadri ha reso omaggio a Zuhair Qaisi (Abu Ibrahim) e Mahmoud Hanani, e tutti i martiri assassinati nei giorni seguenti durante la brutale aggressione alla striscia di Gaza. Il Fronte ha espresso le sue più profonde condoglianze al popolo palestinese e alle famiglie dei martiri, promettendo di continuare la lotta finché la liberazione non verrà raggiunta, dicendo che tutte le morti non saranno state invano. Il PFLP ha dichiarato che è ormai chiaro che l’approccio della resistenza è corretto promettendo di essere fedele alla resistenza alla luce delle crescenti aggressioni dell’occupazione sionista contro il nostro popolo. Il PFLP ha fatto inoltre appello a tutti i popoli del mondo affinché esprimano la loro solidarietà con Gaza e il popolo palestinese e la loro indignazione sui continui crimini di guerra dell’occupazione in disprezzo del popoli del mondo che si sono mobilitati numerose volte e hanno richiesto che i criminali di guerra venissero dichiarati responsabili e processati. Ancora una volta, ha detto il Fronte, l’occupazione ha scelto strada dell’oppressione, massacro e assassinio e il tentativo di sottomettere il nostro popolo con la forza. Il Fronte ha detto che è stato confermato ripetutamente attraverso la storia della nostra lotta, rendendo che all’occupante non interessa la comunità internazionale, le sue decisioni o i cosiddetti “negoziati di pace” e capisce solo il linguaggio delle armi e della forza. Il conflitto, ha detto il Fronte, è aperto con l’occupante – e terminerà con la liberazione, l’indipendenza, l’autodeterminazione e il ritorno. Il Fronte ha detto che questa escalation è l’implementazione delle politiche dell’occupante che porta avanti da sempre, ovvero attaccare i simboli della resistenza e i leader del nostro popolo. Questo giunge in aggiunta all’intensificazione degli attacchi dell’occupazione a Gerusalemme e al-Khalil, in coincidenza con la visita del capo dell’entità occupante negli Stati Uniti. Il PFLP ha confermato che i crimini dell’occupazione genereranno ulteriori attacchi della resistenza e incrementeranno la nostra determinazione ad essere fedele alla resistenza come l’unica opzione per affrontare l’occupante usurpatore.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

gazaisraelepalestinastriscia di gaza

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: il trionfo di un popolo che non rinuncia alla sua sovranità

Nel referendum del 16 novembre il popolo ecuadoriano ha detto NO

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medici per i diritti umani denuncia uccisioni prigionieri di Gaza nelle carceri israeliane

Il nuovo rapporto diffuso da Medici per i diritti umani-Israele (Phri) apre uno squarcio ulteriore su un sistema detentivo che negli ultimi due anni ha raggiunto un livello di letalità senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

«La cosa più importante è salvare il maggior numero possibile di vite umane e infrastrutture in Ucraina»

Maidan illustra quindi i principali dilemmi dei movimenti e delle mobilitazioni globali: la classe operaia ha una capacità molto limitata di organizzarsi, di articolare gli interessi di classe e di fornire almeno una leadership nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia, a Gabes respirare è diventato un atto di resistenza

Abbiamo tradotto questo articolo di inkyfada.media che racconta la vicenda di Gabes, un paese in Tunisia dove da mesi continuano proteste significative a causa di un polo chimico che mette a rischio la salute della popolazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: Assemblea Popolare del coordinamento cittadino Torino per Gaza

Pubblichiamo il comunicato di invito all’assemblea popolare di Torino per Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “Show Israel the Red Card”. Il 21 novembre la manifestazione contro la partita di basket Virtus-Maccabi Tel Aviv

Venerdì 21 novembre a Bologna è prevista la partita di basket di Eurolega tra Virtus e Maccabi Tel Aviv, la cui curva è nota per le sue idee suprematiste e razziste.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cameri: manifestazione contro Leonardo e le fabbriche di morte del governo italiano

Il Coordinamento Novara per la Palestina e altre realtà locali hanno organizzato per sabato 15 novembre una manifestazione che partirà dal centro città di Cameri per poi giungere sino alla base militare di Cameri in provincia di Novara composta dall’aeroporto militare e da due stabilimenti Leonardo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele sta costruendo un “muro per l’accaparramento delle terre” nel sud del Libano meridionale mentre continuano gli attacchi aerei

Immagini di un muro in costruzione da parte dell’esercito israeliano nei pressi di postazioni occupate nel sud del Libano sono circolate online, mentre continua la pressione per disarmare Hezbollah

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turisti della guerra a Sarajevo: aperta un’inchiesta, almeno 5 gli italiani coinvolti

Si radunavano a Trieste e da lì partivano per sparare “per divertimento” ai civili insieme ai militari dell’esercito serbo-bosniaco che assediavano la città di Sarajevo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

HUB DI PACE: il piano coloniale delle università pisane a Gaza

I tre atenei di Pisa – l’Università, la Scuola Normale Superiore e la Scuola superiore Sant’Anna – riuniti con l’arcivescovo nell’aula Magna storica della Sapienza, come un cerbero a quattro teste.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Fogli di via da Ronchi: la rappresaglia per il corteo del 13 settembre scorso

In una fase in cui il movimento per la Palestina ha attenuato la sua mobilitazione e pressione, la macchina burocratico-repressiva continua a funzionare a pieno ritmo.

Immagine di copertina per il post
Culture

“No Comment”: i Kneecap tornano a colpire con Banksy

Dalla Belfast ribelle al cuore dell’establishment londinese, i Kneecap tornano a colpire.