Spagna. Ancora mobilitazioni degli spazzini. La polizia carica
Torna quindi nel territorio spagnolo, la vertenza riguardante i netturbini e il servizio pubblico di pulizia, dopo la mobilitazione di qualche mese fa a Madrid che ha portato ad una piccola vittoria per i lavoratori e le lavoratrici del settore. La manifestazione che sabato ha percorso le strade del comune di Alcorcon veniva aperta da una striscione che recitava: “Per la difesa del pubblico. Nè privatizzazione di Esmasa, nè licenziamenti nel Comune”. Tra i numerosi cori, molti nei confronti del sindaco David Perez, del Partito Popolare, il maggiore responsabile di tutta una serie di misure che vanno sempre più a ledere il servizio pubblico.
La manifestazione, che è trascorsa in un principio tranquilla, si è diretta verso la piazza del municipio, dove la polizia in assetto antisommossa ha deciso di bloccare il passaggio alle migliaia di persone che avevano come obiettivo di arrivare al Comune. In risposta all’atteggiamento aggressivo della polizia, si è dato il via ad un fitto lancio di immondizia, e si sono verificate diverse cariche di spropositata violenza nei confronti dei manifestanti. In un crescendo di rabbia, si è successivamente dato il via ad una vera e propria battaglia campale nelle vie limitrofe, con scontri con la polizia che in maniera sempre più aggressiva reprimeva le migliava di persone che sono scese ieri in strada.
Cumuli e contenitori di immondizia incendiati, barricate e altro per impedire alla polizia di continuare ad attuare il comportamento criminale.Davanti alla resistenza popolare, dopo tre ore di scontri, i plotoni di polizia in assetto antisommossa si sono visti costretti a chiamare rinforzi direttamente dalla capitale. Oltre a numerosi feriti, tra i manifestanti, a fine giornata si conteranno almeno 15 persone detenute – 3 donne, due minorenni e 10 giovani- e almeno 14 feriti che si sono successivamente recati in ospedale per farsi refertare.
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