InfoAut
Immagine di copertina per il post

Spagna. Sciopero storico contro la riforma della scuola

Scuole e facoltà deserte, centinaia di migliaia di studenti, insegnanti e genitori in piazza in tutto lo Stato nel giorno dello sciopero generale convocato contro la ‘riforma franchista dell’istruzione’ decisa dal governo di destra. Manifestazioni, occupazioni e alcuni arresti.

La restituzione immediata di tutti i fondi tagliati dal governo all’istruzione pubblica, il ritiro del progetto di legge sul ‘miglioramento della qualità della formazione’ (Lomce) e le dimissioni del ministro José Ignacio Wert. Poche ma chiare le richieste alla base dello sciopero generale che oggi ha coinvolto tutti coloro che hanno a che fare con il sistema educativo e che ha portato nelle strade e nelle piazze dello Stato Spagnolo un numero enorme di studenti, insegnanti, genitori. Uno sciopero generale storico che ha visto cortei in 35 città ed ha mobilitato milioni di persone e una partecipazione, secondo i promotori, vicina al 70%. La convocazione dello sciopero di 24 ore riguardava 5,5 milioni di studenti e 500.000 professori non universitari, 1.400.000 studenti universitari e 100.000 professori e ricercatori delle scuole superiori, oltre al personale amministrativo e di servizio.

Convocata dalla Piattaforma Statale per la Scuola Pubblica – coordinamento alla quale aderiscono i sindacati dei docenti CcOo, Ugt, Stes, Cgt e il Movimento di Rinnovamento Pedagogico, i genitori della Federazione Ceapa e il Sindacato degli Studenti – la protesta è stata preceduta ieri dalla consegna di una lettera al ministero di Wert, nella quale si esige l’immediato ritiro di quella che il movimento di contestazione ha ribattezzato la “riforma franchista della scuola”, perché riporterebbe il sistema educativo spagnolo ai tempi bui dei programmi e della selezione di classe in vigore durante la dittatura fascista. Cortei notturni si sono tenuti già ieri in numerose città.

A Madrid la giornata di lotta è cominciata quando ancora era buio con la cosiddetta ‘notte verde’, durante la quale centinaia di persone si sono rinchiuse in una decina di facoltà delle università Complutense e Carlos III occupandole, così come in alcune scuole superiori. Alle 18.45 è partita una grande manifestazione che da plaza de Neptuno sfilerà fino a calle Alcalá dove si trova la sede del Ministero dell’Istruzione. Proprio oggi la giunta regionale della Comunità Autonoma di Madrid ha annunciato l’espulsione dal sistema d’istruzione di un numero massiccio di docenti precari; la stima dei sindacati è che possano presto trovarsi senza lavoro circa 8000 insegnanti solo nella capitale e nelle città limitrofe.

Lo sciopero generale di oggi ha avuto un grande successo a Barcellona e in tutta la Catalogna, dove la mobilitazione ha preso di mira non solo il governo centrale del Popolare Mariano Rajoy, ma anche quello locale gestito dai regionalisti di Convergència i Unió. Nella ribollente comunità autonoma gli scioperanti hanno contestato non solo la stretta reazionaria sui programmi, il taglio draconiano di risorse economiche e di personale e la strisciante privatizzazione, ma anche le misure imposte dal governo centrale che riducono il ruolo della lingua catalana nel sistema educativo locale. Secondo i promotori alla protesta l’adesione è stata del 55% nella scuola primaria e secondaria, dell’85% negli istituti superiori e praticamente del 100% nei campus universitari.

A Valencia la polizia ha arrestato tre studenti accusati di aver insultato alcuni agenti e di avergli lanciato contro alcuni oggetti. Sempre nel capoluogo del Pais Valencià questa mattina due poliziotti sarebbero rimasti contusi nel corso di scontri con un gruppo di studenti che stava cercando di bloccare i binari del tram nel centro della città e di erigere barricate.

A Barcellona una massiccia manifestazione (nella foto), divisa in due blocchi, ha sfilato nel centro della città. Il primo blocco formato dai sindacati promotori dell’iniziativa a livello statale, nel secondo altrettanto partecipato tutte le realtà sindacali, studentesche e politiche più radicali che durante il lungo corteo hanno anche contestato l’atteggiamento attendista di Ugt e CC.OO, chiedendo forme di lotta più incisive e mobilitazioni più capillari e continue.

A Jaèn, in Andalusia, uno studente è stato arrestato al termine della manifestazione convocata dall’Assemblea Indipendente degli Studenti, con l’accusa di aver aggredito alcuni poliziotti.

Le proteste contro il governo comunque non si esauriscono con la giornata campale di oggi. Già sono in programma mobilitazioni per la prossima settimana con cortei notturni in tutte le maggiori città.
Nei giorni scorsi ha fatto scalpore la singolare protesta del fratello del ministro dell’Istruzione, Juan Pablo Wert, che ha rivendicato il ruolo sociale dell’istruzione e dell’università di massa. Docente di Storia dell’Arte presso l’Università di Ciudad Real, in Castiglia-La Mancha, il fratello del promotore della contestatissime Lomce ha partecipato a una protesta insieme ad altri suoi colleghi nella piazza principale della città, impartendo a un centinaio di studenti una lezione di ‘educazione civica’.

da Contropiano

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

insegnantiistruzionespagnastudenti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Jenin sotto attacco israeliano: 6 morti e 35 feriti

Il Ministero ha spiegato in una breve dichiarazione che sei persone sono state uccise e altre 33 sono state ferite e sono state trasportate negli ospedali Ibn Sina, Al-Amal e Al-Shifa. È probabile che il bilancio delle vittime aumenti con l’aggressione israeliana. Jenin. Sei palestinesi sono stati uccisi e altri 35 sono rimasti feriti durante […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Somalia, Sudan, Algeria… ed il ritorno di Trump

Da Radio Africa: prima puntata del 2025, lunedì 20 gennaio 2025, per l’approfondimento quindicinale dedicato all’Africa sulle frequenze di Radio Onda d’Urto, dentro la Cassetta degli Attrezzi. In questi 30 minuti ci occuperemo di diversi Paesi africani, da nord a sud. Partiremo dalla Somalia e da Mogadiscio (in foto) in particolare, al centro del reportage sul campo della rivista Africa, con la storia […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Usa: Leonard Peltier uscirà dal carcere

In uno dei suoi ultimi atti da Presidente Biden ha commutato la condanna all’ergastolo di Leonard Peltier, l’attivista dell’American Indian Movement in prigione da quasi 50 anni. Peltier sconterà il resto della pena agli arresti domiciliari. da Osservatorio Repressione «Ho commutato la pena dell’ergastolo alla quale era stato condannato Leonard Peltier, concedendogli gli arresti domiciliari»: nell’ultimo giorno, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Voci da Gaza II – Asuat Min Gaza II

Seconda –di due– puntata speciale nello spazio informativo di Radio Blackout dedicata all’intervista di Fadil Alkhadly, membro dell’Uawc, Unione dei comitati dei lavoratori agricoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Raggiunto l’accordo di cessate il fuoco a Gaza

L’ accordo tra la Resistenza palestinese e il governo israeliano è stato raggiunto e firmato da entrambe le parti, a darne l’annuncio è stato Trump che da oggi inizierà il suo mandato esecutivo come presidente statunitense.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù. Tamburi di guerra

Su Perù 21 (giornale peruviano, ndt), il 14 gennaio, un editorialista poco noto ha inserito un’“opinione” piuttosto bellicosa. In essa, Héctor Romaña – una penna di pedigree, forse – promuoveva l’intervento militare in Venezuela. di Gustavo Espinoza M., da Resumen Latinoamericano Potrebbe essere letto come il punto di vista di un analista disperato che non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cessate il fuoco nella Striscia di Gaza: facciamo il punto con Eliana Riva

“Cessate il fuoco”: è la notizia che da ieri sera poco dopo le 18 occupa le prime pagine di tutti i giornali, dopo la dichiarazione su Truth da parte di Donald Trump che si è intestato l’accordo tra Israele e Hamas.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cessate il fuoco(?) su Gaza

Imminente l’accordo di cessate il fuoco su Gaza e di scambio di prigionieri – con la mediazione di Usa, Qatar, Egitto – che dovrebbe prevedere nei primi 42 giorni il rilascio di una parte degli ostaggi e la liberazione di prigionieri politici palestinesi, mentre Israele terrà il controllo del corridoio Filadelfia tra Gaza ed Egitto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

13/12: PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI SIETE PER SEMPRE COINVOLTI

Pubblichiamo il comunicato dell’assemblea delle scuole sul corteo di venerdì 13 Dicembre: Oggi, per la terza volta in un mese, ci siamo ripresə le strade di Torino, unendo la lotta delle scuole superiori all’Intifada studentesca delle università.Siamo scesə in piazza in occasione di uno sciopero incentrato sul boicottaggio accademico.Passando per Città Metropolitana abbiamo denunciato la […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

NUDM: è morta un’altra studente, non ne possiamo più

Sabato 23 novembre saremo a Roma anche perché desideriamo e pretendiamo una scuola diversa. da NUDM Torino E’ morta un’altra studente, non ne possiamo più. Aurora aveva 13 anni quando, il 25 ottobre, è stata uccisa dal fidanzato di 15 anni, che non accettava la fine della loro relazione.Lo stesso giorno, Sara è stata uccisa […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Scuola: piattaforme di apprendimento e maestri dotati di intelligenza artificiale

Il corso sperimentale si rivolge a venti studenti di età compresa tra 15 e 17 anni che possono frequentare l’università ogni giorno impegnandosi nello studio utilizzando le piattaforme di apprendimento adattivo basate sull’intelligenza artificiale che personalizzano il loro percorso formativo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La guerra su Gaza ha privato 800 mila studenti del “diritto all’istruzione”, afferma l’Ufficio dei media di Gaza

Gaza. Almeno 800 mila studenti sono stati privati dell’istruzione a causa del protrarsi dell’offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza, durata mesi, ha dichiarato sabato l’Ufficio dei media di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La polizia odia i/le giovani

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un inasprimento della violenza poliziesca e delle intimidazioni nei loro confronti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Conferenza stampa sui fatti di ieri a Torino in occasione della contestazione ai ministri del G7 Ambiente e Energia

La militarizzazione della città deve essere denunciata a fronte della violenza delle cariche della polizia e Torino come laboratorio della violenza è qualcosa di ben noto.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cronaca e riflessioni sulla mobilitazione per la Palestina a Pisa

In questi mesi Pisa, come molte altre città d’Italia, ha visto e continua a vedere un’intensa e articolata mobilitazione per la libertà della Palestina e per lo stop al genocidio. Dallo scorso autunno, sin dall’intensificarsi dell’offensiva israeliana sulla Palestina e la ripresa dei bombardamenti su Gaza dopo il 7 ottobre, giovani e studentǝ della città […]