InfoAut
Immagine di copertina per il post

Un’unità segreta dell’esercito statunitense ha fatto strage di civili in Siria con l’utilizzo dei droni

||||

Secondo un’inchiesta del New York Times durante la guerra all’ISIS in Siria sarebbe esistita un’unità segreta non presente nei registri militari ufficiali che avrebbe provocato indiscriminatamente la morte di molti civili con l’utilizzo di droni da combattimento.

Si chiamerebbe Talon Anvil la cellula militare segreta che tra il 2014 e il 2017 ha regolarmente violato le procedure di salvaguardia, hanno detto fonti al New York Times, per funzionare alla “velocità della guerra”. Il gruppo avrebbe operato da uffici anonimi in Siria ed in Iraq con una tale disinvoltura nel selezionare gli obbiettivi che persino i funzionari della CIA e dell’aeronautica si sarebbero allarmati. 

Secondo quanto riportato la cellula avrebbe colpito obbiettivi civili che nulla avevano a che fare con il conflitto avendo svolto un ruolo “fuori misura” nelle 112.000 bombe e missili puntati contro lo Stato islamico mentre il cosiddetto califfato era in funzione.

Nel 2016 la cellula ha ucciso tre uomini che lavoravano in un uliveto fuori dalla città di Manbij. Gli uomini portavano borse di tela, ma non avevano armi e non erano affatto vicini a combattimenti – indipendentemente da ciò, gli agenti hanno sparato un missile.

Il 9 marzo 2017, i civili sono fuggiti su barche di fortuna sul fiume Eufrate quando sono scoppiati i combattimenti a Raqqa.

La fonte ha detto al Times di aver visto un video ad alta definizione mentre i membri di Talon Anvil – che indossavano regolarmente sandali Birkenstock e zoccoli Crocs per lavorare – lanciavano missili contro diverse delle barche, uccidendo circa 30 civili i cui corpi galleggiavano via nell’acqua verde.

Più tardi quell’anno, la cellula ha inviato un drone predatore per librarsi sopra la città agricola siriana di Al Karama.

Erano le 4 del mattino e la città sembrava addormentata. Anche con i sensori a infrarossi, non è stato rilevato alcun movimento. L’operatore di Talon Anvil si è concentrato su un edificio e ha detto agli analisti dell’intelligence di aver avuto un suggerimento dalle forze del gruppo che si trattava di un centro di addestramento nemico.

I sensori hanno indicato che un cellulare o una radio nemica potrebbero essere nel quartiere, ma non sono stati in grado di individuare un singolo edificio o anche un singolo blocco. Indipendentemente da ciò, l’operatore ha sganciato una bomba da 500 libbre sul tetto dell’edificio.

Quindi, i sensori a infrarossi hanno raccolto il movimento – molto. L’ex ufficiale ha descritto una scena orribile al Times, con donne e bambini che barcollano fuori da un edificio parzialmente crollato, alcuni con arti mancanti e altri che trascinano i morti.

La cellula contava una ventina di operativi e secondo quanto riportato dal Times non rispondeva direttamente ai principali responsabili delle iniziative di guerra, ma al comando della Delta Force. Sarebbe da chiedersi comunque come è possibile che i superiori non fossero a conoscenza dell’operato di una cellula che secondo le stime del giornale avrebbe avuto un ruolo determinante nella crescita delle vittime civili nel conflitto siriano. Gli operativi di Talon Anvil classificavano quasi tutte le operazioni come difensive anche se si verificavano a 10 o 100 miglia dalla linea del fronte per evitare il processo di controllo imposto sulle azioni offensive. Spesso nascondevano il numero delle vittime civili e oscuravano o deviavano le telecamere dei droni quando i bombardamenti andavano a segno per evitare di lasciare tracce.

In circa sette anni e mezzo di operazioni in Siria e Iraq, le coalizioni guidate dagli Stati Uniti hanno riportato 1.417 morti civili per attacco aereo, secondo Air Wars. Sulla base dei resoconti dei testimoni, verificata dal gruppo, tra 8.159 e 13.192 civili sono morti nei due paesi in seguito a 1.505 attacchi aerei.

Secondo quanto affermato al Times da un ex membro del gruppo “Supervisionare colpo dopo colpo gli attacchi sembrava erodere la prospettiva degli operatori e sfilacciare la loro umanità”.

Appare evidente come il paradigma di “gamefication” della guerra stia portando ad un altro step la violenza contro i civili disarmati. L’utilizzo indiscriminato di droni e nuove tecnologie militari ripropongono in chiave ancora più brutale l’industrializzazione della guerra, dove l’efficacia viene misurata in numero di target, statistiche e la disumanizzazione si fa sempre più completa. La strategia dell’uso massiccio di droni per evitare perdite militari è stato il risultato del cambio di strategia dell’amministrazione Obama, poi diventato pratica comune a tutti gli effetti, ed oggi utilizzato ampiamente dalla Turchia contro il popolo curdo. Con l’obbiettivo di evitare che la morte di militari USA provocasse insofferenza nell’opinione pubblica interna, senza mollare il ruolo di gendarme del mondo, si è concesso a gruppi di tecnici, al sicuro dalle loro postazioni a distanza, di decidere della vita e della morte delle persone.

 

 

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

guerrasiriaUsa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Costruita per Dominare

Pubblichiamo la traduzione del seguente articolo: Palantir sta progettando l’infrastruttura della repressione — e ci sta dicendo il perché. Una nuova campagna di reclutamento è apparsa nei campus delle università d’élite statunitensi nell’aprile scorso. In scuole come Cornell e UPenn, manifesti alle fermate degli autobus, su uno sfondo nero austero, lanciavano un cupo avvertimento: “È […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Una resa dei conti coloniale: come la guerra di Israele contro l’Iran riapre vecchie ferite

Riprendiamo di seguito questo articolo di Soumaya Ghannoushi, apparso su Effimera. Condividiamo in gran parte quanto scritto nel testo e nell’introduzione di Effimera, ci teniamo a sottolineare per quanto riguarda il nostro punto di vista che sicuramente quello del multipolarismo rappresenta un orizzonte del desiderio tra le masse del sud del mondo (ed anche qui […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ma quale “imperialismo iraniano”?

Per un attimo ci siamo illusi/e che di fronte a fatti di questa portata la priorità fosse quella di capire come opporsi, dal nostro lato di mondo, al caos sistemico che Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti, sta portando sulla regione.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

L’attacco di destre, sionisti e lgbt liberali al pride di Parigi

Il 28 giugno a Parigi si svolge la Marche des Fiertés Paris & Île-De-France, il più importante pride francese quest’anno anticipato da violente polemiche