USA per la Palestina: dipendenti Google licenziati e studenti alla Columbia University sgomberati dalla polizia
Negli Stati Uniti proteste in corso a sostegno del popolo palestinese, per il quale diversi settori della società civile si sono mobilitati.
Decine di dipendenti di Google sono stati arrestati negli uffici dell’azienda a New York City e Sunnyvale, in California, dopo aver organizzato sit-in per protestare contro la fornitura di tecnologie al governo israeliano. Secondo il Washington Post, che riporta le dichiarazioni Jane Chung, portavoce dei manifestanti, gli arresti in tutto sarebbero nove. Ma non solo, il movimento “No Tech for Apartheid” riferisce che 28 dipendenti di Google sono stati licenziati in una rappresaglia dell’azienda dopo lo sciopero con manifestazioni ieri nelle sedi della California e di New York.
Prosegue la protesta anche alla Columbia University guidata dal collettivo Columbia Students for Justice in Palestine. Centinaia di studentesse e studenti, con kefieh e bandiere palestinesi, hanno allestito un accampamento nel campus. Stanotte l’intervento della polizia di New York ha portato all’arresto di 4 di loro, tra i quali un minore.
L’intervista alla Prof.ssa Raffaella Baritono, docente di storia e politica degli USA all’Università di Bologna. Ascolta o scarica
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