Il Movimiento de Mujeres y Diversidades Indígenas por el Buen Vivir ha occupato pacificamente la Banca Centrale della Repubblica Argentina.
Ieri è andato in scena in Grecia uno sciopero generale di ventiquattro ore contro carovita ed inflazione. Decine di migliaia di manifestanti ad Atene e Salonicco, trasporti bloccati e scontri nei pressi del Parlamento.
Le elezioni di Mid-Term si annunciano come una probabile sconfitta per il presidente in carica Biden. A pesare sarebbe l’incipiente recessione, l’inflazione che non accenna a diminuire e la percezione di insicurezza economica e sociale.
Le domande si accumulano quando alleati molto vicini del governo di Boric presentano critiche così forti, niente meno che su un aspetto così delicato come la repressione e i prigionieri politici.
Il rapporto presentato all’Onu sulle sanzioni Usa in occasione del voto mostra che “solo fra agosto 2021 e febbraio 2022, questa politica unilaterale degli Usa, in vigore ormai da 60 anni, ha causato a Cuba perdite dell’ordine di quasi 4 miliardi di dollari.
Il regime turco di Recep Tayyp Erdogan finanzierà la produzione di droni-elicotteri e droni-kamikaze per il mercato nazionale e l’esportazione, decisione che non potrà non essere accolta con favore anche in Italia.
L’inflazione continua ad essere un tema strutturale, non più solo della congiuntura dell’Argentina. È un tema strategico, di lotta delle classi.
Dopo lo spoglio del 85 % dei seggi (ore 12 del 2 novembre) il blocco dei partiti che sostengono Benyamin Netanyahu si avvia a conquistare 67 seggi sui 120 della Knesset, quindi la maggioranza.
Questo 14 luglio, l’ejido San Isidro, Jalisco, ha raggiunto un traguardo storico nella sua lotta per la terra, recuperando finalmente la proprietà di 280 ettari (più della metà della terra dell’ejido), che rivendicava da più di 80 anni.
Dallo sciopero delle raffinerie alle manifestazioni per una giustizia sociale e climatica, una conversazione con un compagno della Plateforme d’Enquetes Militantes.