InfoAut
Immagine di copertina per il post

La Turchia finanzia la produzione di elicotteri-droni con know-how italiano

Il regime turco di Recep Tayyp Erdogan finanzierà la produzione di droni-elicotteri e droni-kamikaze per il mercato nazionale e l’esportazione, decisione che non potrà non essere accolta con favore anche in Italia.

Di Antonio Mazzeo

Articolo pubblicato in Africa ExPress il 31 ottobre 2022

Alpin, elicottero-drone senza pilota realizzato da Titra, Turchia

La società di engineering aerospaziale Titra Technoloji, con quartier generale ad Ankara, riceverà sussidi economici governativi per realizzare il primo modello di elicottero a pilotaggio remoto in Turchia.

Denominato “Alpin”, il drone-elicottero sarà prodotto in dieci esemplari all’anno, “in aggiunta a 250 droni kamikaze”, come ha rivelato il sito specializzato statunitense Defensenews.

“Il governo di Ankara ha inserito il programma di Titra nella lista degli investimenti regionali prioritari”, spiega Defensenews. “Questo significa che il progetto sarà supportato da incentivi pubblici.

Il governo ha promesso di acquistare la piattaforma dual use dopo i test sperimentali e potrebbe esportare il drone-elicottero ai paesi alleati quando sarà collaudato in combattimento”.

Per lo sviluppo dei droni-elicotteri e dei droni-kamikaze presso lo stabilimento industriale di Ankara-Kaharamanzakan sono previsti investimenti per oltre 45 milioni di lire turche (due milioni e mezzo di euro) e l’assunzione di 100 lavoratori.

L’ “Alpin” sarà dunque un sistema a pilotaggio remotoche potrà essere impiegatoa fini civili ma soprattutto per missioni bellico-militari di intelligence e ricerca e soccorso. Il prototipo del drone-elicottero è lungo 7 metri, alto 2,35 e ha un diametro del rotore di 6,28 metri; ciò gli consente di essere trasportato in veicoli di medie dimensioni.

Il suo peso non supera i 540 kg compresi apparecchiature elettroniche e carburante. L’ “Alpin” ha una velocità di crociera di 160 km/h e può coprire un raggio d’azione fino a 840 km di distanza, a un’altitudine di 5.000 m. L’autonomia di volo varia dalle due alle nove ore, secondo la portata del carico a bordo.

“Il drone-elicottero di Titra può trasportare carichi utili multipli, e trasmettere informazioni in tempo reale agli operatori”, aggiunge Defensenews. “Esso presenta un canale di comunicazione satellitare a banda larga che supporta le operazioni in aree remote.

Le sue apparecchiature ad alta precisione includono un radar ad apertura sintetica iperspettrale (SAR) e telecamere elettro-ottiche e all’infrarosso (EO/IR)”.

Le funzioni prettamente militari dell’ “Alpin” vengono enfatizzate dai manager e dai tecnici della società produttrice. “Il velivolo è molto più di un elicottero” spiega Titra. “Alpin è pronto ad eseguire ogni compito, di giorno e di notte, sul mare o sulla terra, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche avverse.

Alpin è il velivolo senza pilota ad ala rotante più capace e affidabile al mondo, progettato per applicazioni in ambienti tattici difficili per fornire intelligence, sorveglianza, acquisizione del target e riconoscimento (ISTAR), così come elevate capacità di carico”.

Il sistema di pilotaggio consentirà atterraggi e decolli del tutto automatizzati e “alte capacità” di controllo delle operazioni di volo.

E’ ancora il sito specializzato Defensenews a rivelare le origini italiane del prototipo di drone-elicottero dual use. “L’Alpin è basato sull’elicottero italiano ultraleggero con equipaggio umano Heli-Sport CH-7”, scrive la testata. Il CH-7 è realizzato infatti dalla Heli-Sport S.r.l. di Torino, azienda fondata dai fratelli Igo, Josy e Charlie Barbaro e specializzata nel design e produzione di velivoli ad ala rotante di ridotte dimensioni.

Lo sviluppo del drone-elicottero ha preso il via nel 2019 a seguito di un accordo sottoscritto da Titra e dalla società UAVOS, specialista nella progettazione di velivoli a pilotaggio remoto, con sede in California e filiali in Canada, Spagna e Svizzera. L’accordo prevede nello specifico la “conversione” dell’ultraleggero CH-7 in elicottero a pilotaggio remoto, così come l’avvio di programmi congiunti di formazione e manutenzione. La trasformazione dei velivoli italiani in droni-elicotteri è stata avviata dalla statunitense UAVOS, mentre il primo test di volo è stato effettuato nel dicembre del 2020 nei cieli della Turchia.

“L’Alpin è stato progettato per andare incontro alle richieste specifiche ed uniche della Turchia e agli interessi speciali della sua industria nazionale per operare come sistema a pilotaggio remoto in una varietà di scenari complessi nei campi civili e della sicurezza”, riporta la nota emessa da UAVOS a conclusione delle attività sperimentali in territorio turco. “L’elicottero convertito è indispensabile per l’industria logistica dei velivoli senza pilota per trasportare carichi in zone difficili da raggiungere e sfornite di campi di atterraggio”.

Nei mesi scorsi la società californiana ha sottoscritto un accordo di cooperazione con l’industria militare Battle Lab India PVT Ltd di Vadodara (Gujarat, India) per realizzare droni da trasporto UVH 500 a decollo e atterraggio verticale.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

armidroniguerraturchia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roghi e lotta per la vita in Macedonia: avete acceso le fiamme, ora preparatevi al fuoco

Il 16 marzo, 59 giovani sono morti tra le fiamme a Kocani, in Macedonia, in un club notturno. Avevano tra i 14 e i 25 anni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ravenna: sequestrato materiale militare. Era diretto in Israele senza licenza

Ottocento pezzi acquistati dall’azienda Imi Systems, che rifornisce l’esercito. Il porto romagnolo teatro di proteste e di blocchi dei portuali di armi e navi israeliane

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Ancora negazionismo, ad un giorno dall’anniversario del colpo di stato il Governo ha demolito un monumento allo scrittore Osvaldo Bayer

Invece di occuparsi dello stato delle strade di fronte all’abbandono delle opere pubbliche, la Viabilità Nazionale è stata utilizzata come strumento di provocazione nell’ambito di un nuovo anniversario dell’ultimo colpo di stato. Questo martedì, soltanto un giorno dopo un nuovo anniversario del sanguinoso colpo di stato perpetrato il 24 marzo 1976, il governo di Javier […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ultimo capitolo del genocidio

Israele ha iniziato la fase finale del suo Genocidio. I palestinesi saranno costretti a scegliere tra la morte o la deportazione. Non ci sono altre opzioni. Un articolo del giornalista premio Pulitzer Chris Hedges, ex corrispondente del New York Times da Gaza. di Chris Hedges da InfoPal (Chrishedges.substack.com.) Questo è l’ultimo capitolo del Genocidio. È […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: l’arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan

In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie – all’interno di una vasta operazione contro centinaia di persone –  hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La crisi umanitaria a Gaza: una situazione terribile di fame e aiuti bloccati

La Striscia di Gaza, che ospita quasi due milioni di persone, sta affrontando una crisi umanitaria di portata senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Un superclassico della repressione di Milei con proiettili, feriti e caccia a pensionati e tifosi

Cronaca di un pomeriggio di violenza istituzionale come non si vedeva da molto tempo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’anomalia della guerra in Messico

Il 5 marzo il collettivo “Guerreros Buscadores de Jalisco” scopre qualcosa che innalza il livello della crudeltà del potere in Messico: un campo di sterminio del Cartel Jalisco Nueva Generación, uno dei cartelli più feroci del Paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tregua finita, Israele attacca Gaza. Centinaia di palestinesi uccisi

Non conosce soste la massiccia offensiva aerea lanciata da Israele nella notte  a sorpresa contro Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sul campo di concentramento e sterminio in Jalisco. Il Ranch Izaguirre a Teuchitlán

Il ritrovamento del campo di sterminio nel ranch Izaguirre a Teuchitlán, Jalisco, lo scorso 5 marzo 2025, è un esempio della crudeltà e dell’atrocità normalizzata, istituzionalizzata e coperta in Messico.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Gli “operai del nuovo millennio”: racconti dalla piazza

Durante il corteo del 28 Marzo abbiamo raccolto i contributi di alcuni giovani lavoratori di Dumarey, ex General motors, un’ azienda specializzata nella progettazione di sistemi di propulsione, che conta circa 700 dipendenti nello stabilimento torinese.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Rinnovo del CCNL e guerra: reportage dal corteo dei metalmeccanici di Torino

Ieri mattina i metalmeccanici sono scesi in piazza in tutta Italia in occasione dello sciopero nazionale di categoria, per richiedere il rinnovo del CCNL e la riapertura della trattativa ostacolata da Federmeccanica e Assistal. 

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Guerra e lavoro: interviste ai lavoratori dell’aereospace

Pubblichiamo due interviste raccolte all’esterno di due delle maggiori aziende del settore strategico dell’aereospace, dove i lavoratori metalmeccanici si sono raggruppati in presidio per il rinnovo del CCNL durante la giornata di sciopero del 15 Febbraio

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Tra venti di guerra e transizione verde, come si trasformano i nostri territori?

Inchiesta sul lavoro dentro il tessuto industriale piemontese.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Collettivo Einstein: contro guerra e riarmo, organizziamoci e lottiamo

Oggi (ieri ndr) abbiamo lanciato un presidio sotto scuola per dire la nostra in merito al riarmo e a un incontro che si sarebbe dovuto svolgere all’interno dell’auditorium di via Pacini. Riprendiamo da Collettivo Einstein Riarmo che si farà grazie ai soldi per le scuole, per la sanità pubblica e quelli delle tasse pagate dalle […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Venti di guerra sull’Italia? La guerra viene fatta a noi studenti e lavoratori!

Riprendiamo l’appello di studenti e studentesse del Collettivo Einstein di Torino che chiamiamo un’assemblea studentesca presso la loro scuola sul tema del riarmo europeo.