Di seguito l’invito alla prima iniziativa pubblica di Confluenza organizzata insieme a Custodiamo la Valsessera e al Circolo Biellese Tavo Burat sul tema degli invasi che si terrà a Biella il 14 giugno alle ore 18.
Il parco del Meisino è il più ricco di biodiversità dell’intera Città Metropolitana, Zona a Protezione Speciale e area protetta del parco del Po piemontese: in quanto tale è evidentemente un bene comune la cui salvaguardia non è interesse esclusivo degli abitanti dei quartieri limitrofi.
Secondo quanto apprendiamo da giornali e delibere comunali l’avvio dei lavori per cementificare e cancellare l’oasi di biodiversità rappresentata dal parco del Meisino a Torino è imminente.
È stato disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per un importo di oltre 570 mila euro ritenuti profitto dei reati di corruzione contestati all’ad di IREN Paolo Emilio Signorini e al presidente della Liguria Giovanni Toti, entrambi in custodia cautelare ai domiciliari.
Riflessioni e valutazioni conclusive di una settimana di mobilitazione, scritte a più mani tra chi ha partecipato al percorso di costruzione della contestazione.
Due prati, due storie. In parte queste storie si specchiano, in parte divergono.
Oggi il sistema ci impone non solo di essere consumatori di prodotti, ma anche produttori di rifiuti: senza tregua e senza alcuna possibilità di sottrarci a questo ruolo quotidiano obbligato, per quanto frugali cerchiamo di essere.
Da prima dello scoppio della guerra in Ucraina siamo sottoposti a un continuo rincaro sui prezzi dell’energia, in particolare sul gas.
La transizione ecologica che viene proposta dall’alto è iniqua. Anche perché è iniqua – l’ecologia, per definizione, non lo è – non è una vera transizione ecologica.
In molte città italiane le motoseghe che abbattono alberate al riparo di barriere e di schieramenti di forze dell’ordine stanno producendo anche lacerazioni tra popolazioni e amministratori. A cosa porteranno queste fratture? E quali saranno gli effetti del rifiuto dei tecnici comunali di confrontarsi con gli agronomi che sostengono le istanze dei cittadini?