InfoAut
Immagine di copertina per il post

Marsiglia – In migliaia in piazza contro la “riqualificazione” de La Plaine!

||||||||||||||

Durante l’ultimo mese si sono intensificate assemblee e manifestazioni che si oppongono al progetto di riqualificazione de La Plaine, quartiere multietnico di Marsiglia che negli ultimi anni ha interessato particolarmente le mire dell’amministrazione cittadina.

La Plaine è un quartiere popolare nel centro di Marsiglia. La sua piazza principale, place Jean Jaurès – da tutti chiamata appunto La Plaine – è sede del mercato più economico della città, nonché di un giardino con giochi per bambini, campo da bocce, alberi e panchine. Uno spazio attraversato da persone di tutte le età e le origini, vissuto dagli abitanti della zona in più forme, tra cui quella dell’Assemblea di quartiere, che lo fa vivere organizzando dibattiti e concerti, iniziative di solidarietà a lotte del territorio e pranzi condivisi, lo storico “carnevale indipendente”. Una delle poche aree verdi del centro città rimaste non recintate. Nelle vie limitrofe locali associativi, bar popolari, la sede del gruppo ultras antirazzizta dell’OM.

Il quartiere è da qualche anno entrato nelle mire del più ampio progetto di riqualificazione del centro città, che si pone l’obiettivo di attirare a Marsiglia un maggior flusso di turisti e di aumentare il passaggio di navi da crociera. Per fare ciò, il sindaco ha dichiarato che bisogna ripulire i quartieri centrali della città (quando non raderli al suolo, come è stato fatto dietro il porto) e riportarvi l’ordine e il decoro, per farli “salire di livello”. Della questione abbiamo parlato anche nel nostro dossier sul tema della turistificazione.

L’assemblèe de la Plaine si forma nel 2012, inizialmente per contrastare l’installazione di 8 telecamere di videosorveglianza, distrutte poi in pieno giorno dai residenti. Nel 2015 si iniziò a parlare di un progetto di riqualificazione che riguarderà proprio quel quartiere, inserito nel contesto della più grande operazione “Grande centre ville” ad opera della Soleam (Société Locale d’Aménagement de l’Aire Métropolitaine). Il tutto ovviamente accompagnato dalle dichiarazioni di comune e enti locali che andavano a sostenere la presunta pericolosità del quartiere in questione e del necessario rinnovamento. Nello specifico il progetto intende trasformare la piazza in una “Rambla” tagliata a metà da una strada, ridurre il mercato di 2/3 per fare spazio a chioschi adibiti alla vendita di souvenirs, restringere gli spazi gioco/stazionamento per poter aumentare i dehors dei locali. Per fare questo, è previsto un cantiere (quindi la chiusura dell’intera piazza) di 3 anni, una spesa di 20 milioni di euro e il taglio di 80 alberi.

L’Assemblea de la Plaine si è mobilitata contro l’inizio del processo di gentrificazione del quartiere, smascherando le finte concertazioni che il comune metteva in campo per far passare il progetto e i reali interessi di chi porta avanti la “riqualificazione”, opponendosi al montaggio di telecamere, all’abbandono della piazza dal punto di vista della manutenzione, allo smantellamento dei tavoli e le panchine autocostruite dagli abitanti per ospitare assemblee e iniziative. Cortei, presidi, azioni giuridiche, blocchi stradali hanno fatto slittare i lavori fino a qualche giorno fa.

L’11 Ottobre i lavori sono ufficialmente iniziati. Durante la mattinata si è tenuto l’ultimo mercato de La Plaine e nel pomeriggio un dispiegamento di forze dell’ordine imponente si è presentato in piazza Jean Jaurès per scortare i lavoratori che avrebbero dovuto installare blocchi di cemento a recinzione della stessa. La risposta degli abitanti è stata determinata e i lavori sono stati resi impossibili. Lacrimogeni e spray urticanti sono stati utilizzati contro i manifestanti che per tutta la settimana hanno presidiato la piazza. Il 16 Ottobre è iniziato l’abbattimento dei primi alberi ma le forti pressioni degli abitanti e il rifiuto di alcuni lavoratori solidali ha determinato un blocco dei lavori durato per alcuni giorni.

La manifestazione del 20 partita dal vecchio porto che ha raggiunto La Plaine ha dato un forte segnale alla città e alle istituzioni. La partecipazione al corteo è stata ampia, dalle settimane di lotta si sono intensificati i rapporti tra i quartieri di Marsiglia in lotta per portare un attacco forte e generalizzato alle istituzioni locali. L’appello ad un’opposizione a questo progetto in tutte le forme creative possibili è stato vincente. Migliaia di persone di origini ed età diverse hanno attraversato le strade principali di Marsiglia per ribadire a gran voce che le trasformazioni non possono essere imposte dall’alto, ma che sono le comunità che ci vivono a decidere del futuro dei quartieri. Una volta raggiunta place Jean Jaurès è stato costruito un presidio fisso, che servirà per organizzare le iniziative e le assemblee delle prossime settimane. Già da oggi si inizierà a ripiantare gli alberi abbattuti.

FÒRA SOLEAM, GARDAREM LA PLANA!!!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

LA PLAINEmarsiglia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vittoria dei portuali di Marsiglia e Genova. Rimaste a terra le mitragliatrici, la nave cargo diretta ad Haifa viaggia vuota

La nave è dovuta ripartire vuota di armamenti israeliani, e vuota farà tappa sabato a Genova soltanto per un “rifornimento tecnico”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cronache marsigliesi /7: la guerra civile in Francia

La prima cosa che va rilevata è come, a differenza che nel 2005 e nel 2006, anche Marsiglia sia scesa pesantemente in campo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La polizia francese uccide ancora: un morto a Marsiglia

Nel fine settimana si è diffusa la voce che la polizia avesse ucciso qualcuno a Marsiglia. La procura della città ha confermato che un uomo di 27 anni è morto dopo essere stato colpito al petto sabato sera.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Reconquest a Marsiglia: la polizia reprime una manifestazione antifascista e difende l’estrema destra

Durante una manifestazione contro l’apertura di una sede di Reconquest a Marsiglia, almeno una persona è stata aggredita e tre persone arrestate dalla polizia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

A Marsiglia, lo stabilimento Lafarge di La Malle è stato occupato e sabotato da 200 attivist*

L’azienda, tra i leader in Europa nella fabbricazione di materiali di costruzione, è accusata anche di aver finanziato Daesh in Siria

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia, ancora violenze della polizia nei quartieri popolari.

Marsiglia, un venerdì sera qualunque, un inseguimento di un giovane da parte della polizia si conclude con la morte. Medhi, 18 anni, è l’ultimo nome di cui veniamo a conoscenza in questa vera e propria guerra che nei quartieri popolari francesi si protrae da decenni. Medhi è originario della cité La Maison Blanche, ed è […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Marsiglia, le reti vanno giù! Prosegue la lotta a La Plaine!

Proseguono le mobilitazioni a Marsiglia contro i progetti di “riqualificazione” de La Plaine. Dopo la manifestazione popolare dello scorso 20 ottobre che annunciava in maniera non eludibile la contrarietà al progetto di riqualificazione de La Plaine, le azioni e il presidio della piazza principale non si sono fermate. Durante queste settimane sono stati organizzati dibattiti, […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Marsiglia: presidio anti-FN caricato dalla polizia

Questa farsa è dovuta al tragico evento del 9 agosto, quando, vicino alla stazione ferroviaria, è stato accoltellato da uno squilibrato psichico lo studente Jérémie Labrousse, il quale è morto domenica in seguito alle gravi ferite riportate. Ravier ha deciso di iniziare la propria campagna elettorale in anticipo, servendosi dell’omicidio del giovane per accaparrarsi dei […]