InfoAut
Immagine di copertina per il post

Al Lupi, al Lupi!

Ma sono principalmente due le cose che ci hanno maggiormente colpito:

1) il mondo dell’informazione in preda all’eccitazione (di pari passo i cosiddetti inquirenti che suggerivano a più non posso)

2) il nuovo ruolo del ministro Lupi, avvocato e giudice con la fissa per i no tav.

Ma ieri cosa è successo? Un incendio ad una centralina nella stazione di Bologna, un atto presumibilmente di sabotaggio, che ha causato alcune ore di ritardo alla circolazione ferroviaria con nessun pericolo per le persone. Questo è in sintesi il fatto al quale non aggiungiamo altro perchè ne sono piene le cronache di ieri.

Da qui è partita la schizofrenica voglia dell’informazione, proprio come nei casi in cui un parente uccide un altro parente, di fornire colpevoli, matrici e ispirazioni. E’ questo il caso in cui tutte le pagine dei siti dei giornali online pubblicavano foto di alcune tag (la firma dei ragazzi che fanno graffiti) vendendole come scritte notav.

Da qui è partito il finimondo utilizzando termini come “attentato” e “attentato terroristico” che bisognerebbe avere la decenza di non utilizzare a sproposito in questo paese, dove le stragi, gli attentati ai treni e nelle stazioni sono ancora senza colpevoli, ma tant’è…

E poi ecco la caccia ai notav con un fattore ancora più inquietante: dalla sentenza per Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, dove il reato di terrorismo è caduto miseramente (così come il castello di accuse della procura), è tutto un susseguirsi di prese di posizione nel mondo del potere, contro quel giudizio. I pm parlano attraverso articoli confezionati, così come la digos e a ruota si espongono personaggi pesantemente coinvolti con gli accusatorie guarda caso con le ditte che lavorano per il Tav. Tutti a dire che quello era il reato giusto, i notav non possono non essere terroristi e non rinchiudere per 10 anni in galera quattro ragazzi è un brutto segno.

Ieri poi, giustamente, sono stati concessi loro i domiciliari, quindi chissà che nervoso.

E’ da qui che parte la crociata del ministro Lupi, che fin dal giorno della sentenza si chiede come abbia fatto la corte a non giudicare terroristi i notav e poi tanti incalzi tutti simili fino alla visita all’interno del cantiere subito dopo e le urla di giubilo di ieri. Fa pensare che un politico che ha passato gli ultimi dieci anni con Berlusconi ora si affidi alla magistratura incalzandola, e se ne faccia partecipe. Anzi solo un anno fa diceva che” la magistratura non deve intervenire a gamba tesa nel dibattito politico“. Ma si sa, sul Tav gli interessi sono così tanti che persino un politico insignificante come Lupi ha capito che deve tenere botta per stare sul carrozzone, qui c’è visibilità e gestione dei poteri.

Ma l’utile idiota di turno svela però un pensiero che nella lobby del tav è molto comune, per questo tanto accanimento sulla sentenza. Visto che politicamente, socialmente e persino tecnicamente non riescono a sconfiggere i notav, l’unica arma rimasta è la magistratura (quella con l’emetto che a Torino è molto zelante): mettere fuori legge i notav potrebbe essere un modo per realizzare l’opera probabilmente.

Detto questo però ci teniamo a precisare alcune cose un pò per tutti:

– Il “sabotaggio” non è un atto terroristico e non è terrorismo. Chi sta nelle redazioni dei giornali dovrebbe conoscerne la differenza e non abusare di termini molto pesanti. E come scrivevano ieri su twitter: la libertà è una cosa seria e come tale dovrebbe essere trattata. Poi capiamo il testosterone in circolo però andiamoci piano, lo ripetiamo in questo Paese, tanto più a Bologna, tanto più vicino alla stazione, dovreste vergognarvi.

– Le “tag” sono firme della cultura dei writers, ovvero i ragazzi che fanno i graffiti nelle stazioni e nelle strade. Documentatevi può esservi utile e potreste scoprire dei capolavori fatti con le bombolette.

– Andare a ruota di Lupi non porta bene. Non solo perchè sembra la figlia di Fantozzi, ma perchè è veramente il frutto di questa politica che sta portando da tempo il Paese al disastro, ma si preoccupa solo di mantenere livelli di potere ed economici per sè e per i propri amici.

– Il tempismo. E’ importante per tutti c’è chi ne esagera e chi non lo tiene mai in considerazione, ma questo lo spieghiamo la prossima volta.

Da notav.info 

      
Schermata 2014-12-23 alle 10.19.35  Schermata 2014-12-23 alle 10.45.31  Schermata 2014-12-23 alle 11.15.23  

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Bolognalupino tavterrorismo

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Report del campeggio studentesco No Tav

Pubblichiamo di seguito il report scritto dagli studenti e dalle studentesse che lo scorso fine settimana hanno dato vita al campeggio al Presidio di Traduerivi e a quello dei Mulini.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Val di Susa: si è svolto nel fine settimana il campeggio di lotta No Tav organizzato dagli studenti

Posto di fronte al cantiere che dovrebbe ospitare montagne di smarino proveniente dagli scavi del tunnel di base, a Traduerivi è nato il nuovo Presidio No Tav.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio di lotta No Tav

Dal 18 al 21 luglio ci troveremo in Val di Susa per un campeggio di lotta giovanile per ribadire la nostra opposizione trentennale a un progetto inutile e dannoso che oggi si va configurando sempre più nella sua brutalità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: sabotati i cantieri del parco eolico industriale del Mugello

La procura apre un’inchiesta. “Siamo montagna”: la lotta non si ferma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ostuni Climate Camp 2025: 17-20 luglio

La Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” e le associazioni riunite nel Coordinamento “Nucleare mai più” organizzano CAMP NO FOX NO NUKE OSTUNI 17- 20 LUGLIO 2025 Campeggio Cala dei Ginepri- Costa Merlata Masseria Refrigerio Appuntamento che riteniamo importante per fare sintesi delle lotte svolte in questi anni e rilanciarle con maggiore forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bloccata la rotta del rame in Perù: minatori informali contro il governo

Una protesta condotta venerdì 4 luglio dai minatori informali nella regione peruviana di Cusco sta paralizzando uno dei principali corridoi del rame del Paese, fondamentale per le attività delle multinazionali minerarie MMG, Glencore e Hudbay.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sotto sgombero i boschi liberati di Vicenza: partito il presidio permanente

Era il mese di maggio 2024 quando, moltissim* attivisti e attiviste, difesero strenuamente oltre 33 mila metri quadrati di aree boschive destinate a diventare due enormi piazzali di cemento a causa del progetto Tav che vede coinvolto il comune di Vicenza.

Immagine di copertina per il post
Culture

In uscita il manuale di magia No Tav!

È uscito il Manuale di magia No TAV!, firmato da Mariano Tomatis e Spokkio per Eris Edizioni (2025): al tempo stesso una guida illustrata, un piccolo libro di incanti e un fumetto resistente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Prosegue l’attacco al movimento No Tav: altre 10 condanne per chi resiste alla devastazione ambientale

Ieri, 14 luglio, il Tribunale di Torino ha emesso pesanti condanne che vanno dagli 11 mesi ai due anni, oltre alla richiesta di risarcimento per le parti civili e per la violazione della zona rossa, per dieci attivisti del movimento No TAV per la giornata di lotta del 24 luglio 2020.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.