Sotto una copiosa nevicata una trentina di no tav hanno bloccato anche questa mattina le strade di accesso al varco 1 della centrale elettrica di Chiomonte. I gruppi sono nuovamente disposti su due fronti ma a differenza delle volte scorse ci si ferma ai primi tornarti che scendono da Chiomonte e al bivio della Ramats. L’obiettivo è il blocco della strada ma anche fare in modo che in caso di uscita, le truppe nero blu debbano scomodarsi un po’ di più delle volte precedenti.
In totale dalla strada che scende da Exilles si impedisce in maniera  pacifica ma determinata, il passaggio ad una decina di  mezzi tra  furgoni, cassonati e macchine aziendali di CMC, Effedue ed Iren. Alcuni  vedendoci sulla strada effettuano subito la retromarcia. Sanno ormani  bene che quando i no tav sono in mezzo alla strada, l’unica via di  accesso al cantiere è l’A32. Un bel disservizio comunque, poichè non è  detto che allo svincolo autostradale dedicato al cantiere, gli sbirri  abbiano in elenco i nomitativi di tutti quanti si presentino per  l’ingresso. A volte i tempi si allungano e noi non ce ne dispiaciamo di  certo.
 Ci teniamo in contatto con il gruppo di Chiomonte che verso le 9.10 ci  avvisa dello scioglimento del loro blocco in quanto mezzi  ormai dalla  loro parte non ne passano più e sono arrivati i carabineri che gli hanno  trattenuti per la canonica richiesta di documenti lasciandoli “liberi”  in pochi minuti. Tempo di organizzarci anche noi sul da farsi e  compaiono dall’ultima curva prima del bivio di Ramats un blindato dei   cc in antisommossa, (circa 8/10 uomini), un defender della polizia di  stato con un paio di funzionari a bordo, la punto della digos e dulcis  infundo, il capitato di Susa con il suo tirapiedi di fiducia. Entrambi  scendono dall’auto con eleganti e lucide
 scarpette nere mentre nevica ancora abbondamente e di certo non ci sono  temperature primaverili. Solito rito, identificazione dei presenti,  scambio di opinioni, sulle nostre ragioni e sul loro continuare a  proteggere le mafie e i corrotti che stanno devastando la Clarea.  Qualcuno chiede urlando alla truppa se hanno visto Giacu ma  evidentemente il freddo paralizza le mandibole ai robocop schierati che  adesso bloccano la strada anche ai privati cittadini che transitano da  li.
 Dopo circa una mezz’ora restituitici i documenti se ne vanno. L’ultimo  no tav risale in macchina solo dopo averli visti scomparire  definitivamente dal curvone da dove sono arrivati, giusto per non  lasciar loro questa soddisfazione!
Alla prossima!
 E.






















