InfoAut
Immagine di copertina per il post

Anonymous “occupa” siti in solidarietà coi NoMuos

Ministero della difesa, Dipartimento della Difesa Usa, e Comune di Niscemi: sono questi gli enti i cui siti sono stati oggi attaccati da Anonymous in solidarietà con la lotta del Movimento NoMuos.

Avevamo già nei giorni scorsi raccontato dell’ #OperationGreenRights (http://operationgreenrights.blogspot.it/) avviata dagli attivisti di Anonymous per dare supporto alla lotta contro le mega-antenne statunitensi; così, se nei giorni scorsi venivano resi pubblici documenti ufficiali in tema di Muos (documenti di cui Anonymous era entrato in possesso già lo scorso maggio), oggi l’attacco prevede l’occupazione virtuale dei siti di quegli enti ritenuti protagonisti del fronte pro-Muos. In particolare il sito del Comune di Niscemi viene colpito in solidarietà agli occupanti niscemesi che appunto da settimane occupano l’edificio comunale cittadino facendo fronte alle minacce di sgombero.

 

Ripubblichiamo quindi il comunicato di #OperationGreenRights:

“E’ nostra intenzione sostenere la protesta contro le antenne del MUOS in Sicilia, nei pressi di Niscemi.

In questo regime che le Istituzioni amano definire democratico, ma che sempre più ha i connotati di una spietata timocrazia dove la rapace accumulazione del denaro fine a se stessa, è il merito che determina le possibilità di espressione e di esistenza di ogni individuo: solo coloro i quali siano legati direttamente o meno a gruppi di potere e di interesse ( chiesa, poteri degli stati, grandi industrie,…), possono effettivamente decidere della sorte dell’ambiente e delle sue ricchezze.

Così, i pochi, in nome del profitto o di interessi in ultima analisi ad esso riconducibili decidono dell’ambiente e della salute pubblica.

Quindi,per esercitare effettivamente il proprio diritto di scelta sul futuro della natura nonchè per evitare di essere sottoposti a onde eletromagnetiche evidentemente nocive e superiori ai limiti di legge, alcuni manifestanti si sono arrampicati sulle antenne del MUOS in segno di protesta. A costoro ed a tutto il movimento NO-MUOS Anonymous esprime la sua solidarietà. In un clima dove la militarizzazione delle Terre diviene sempre più fitta, e dove (in un vero stupro dell’immaginario collettivo) essa si insinua silente nell tessuto sociale fino a venire accettata come normale prassi (e molto spesso come necessità), resistere è legittimo. A qualunque costo.

A conferma della pericolosità dell’ impianto citiamo i risultati della relazione che esperti in materia di emissioni elettromargnetiche effettuarono su incarico del comune di Niscemi nel 2011.

Nel 2011 il prof. Massimo Zucchetti (professore Ordinario di Impianti Nucleari al Politecnico di Torino) e il dott. Coraddu hanno stilato una relazione per conto del comune di Niscemi. La relazione conclude che: le misurazioni svolte dall’ARPA mostrano che i limiti di sicurezza previsti dalla legislazione italiana saranno sicuramente superati; sebbene le caratteristiche del sistema siano poco note, si possono comunque avanzare alcune ipotesi circa i rischi associati al MUOS. Segue quindi l’analisi dei potenziali rischi cui può andare incontro la popolazione abitante le zone adiacenti l’impianto.

Per Zucchetti e Coraddu, per un principio di salvaguardia della salute della popolazione e dell’ambiente, non dovrebbe essere permessa alcuna installazione di ulteriori sorgenti di campi elettromagnetici e occorre approfondire lo studio delle emissioni già esistenti e pianificarne una rapida riduzione.

Anonymous trova oltraggioso che i pochi potenti, in nome dei propri interessi, in ultima analisi, economici, mettano a repentaglio la salute della maggioranza della popolazione e la natura,  patrimonio di ogni essere vivente.

Antenne mortifere sorgono in nome degli interessi ecclesiastici presso Cesano, vicino a Roma; quelle del quartier generale della Marina militare, si trovano invece, a tutela dell’interesse nazionale, in localià La Storta, poco distanti. Nella zona, l’enorme incremento dei tumori è innegabile, ma come al solito si tenta di distogliere l’opinione pubblica dalla causa reale. Persino la Sardegna, già colonizzata dalle servitù militari e vittima delle conseguenze (tumori, leucemie), è stata individuata per essere inserita nel progetto di triangolazione Muos attraverso l’installazione di radar e sofisticate tecnologie militari dannosissime per la salute e l’ambiente. Anche a Niscemi le antenne sorgono in nome di uno Stato e dei suoi interessi.

Poco conta che questo Stato non sia quello italiano, infatti: nessun dio, tato, esercito potranno mai rendere giusto l’oltraggio alla salute pubblica ed alla natura, tantomeno se perpetrato ledendo il diritto decisionale che deve spettare ad ogni individuo senza mediazioni istituzionali.

Ricordiamo inoltre che le 46 antenne del MUOS sono site in area militare ed il loro rinnovo serve a rendere più efficienti le comunicazioni della marina militare americana. Come antimilitaristi, riteniamo indegno e disgustoso che lo Stato italiano, che ha inscritto nella propria costituzione il ripudio della guerra, ospiti, in realtà,numerosissime basi ed installazioni militari. Ci è del tutto indifferente che nelle basi appena citate siano stanziati soldati italiani o americani,infatti in ogni caso la militarizzazione del territorio porta con se l’inquinamento di aree incontaminate,al solo fine riprovevole di formare persone addestrate ad opprimere ed uccidere il prossimo in nome della repressione e del colonialismo.

Potenti degli Stati che assoldate falangi di uomini pronti ad uccidere per tutelare i vostri interessi di sfruttamento planetario. Eserciti o formazioni militari controllate dagli stati sostengono la depredazione e la devastazione sistematica della natura ad opera delle grandi industrie: dal Congo al Sud America, dal Medio Oriente all’Afghanistan.

Come esseri umani ci rifiutiamo di derogare al diritto di esprimere il nostro dissenso e riteniamo che questo sia l’unico modo di dissociarsi dalla campagna di militarizzazione del territorio che oggi trova espressione col caso del MUOS di Niscemi.

Governanti,potenti:vada al macero il vostro nauseabondo nazionalismo sostenuto dalle mani lorde di sangue inerme degli eserciti,siano maledette le vostre armate aguzzine e che ogni singolo centesimo dilapidato per per le vostre guerre e le vostre celebrazioni militari possa tramutarsi in un nuovo impeto d’ira negli ultimi che voi opprimete!”.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

anonymusnisceminomuosUsa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mare sporco a Lamezia, una lettura in chiave ecologica

Quest’anno il mare del litorale lametino è risultato particolarmente inquinato.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comunicato stampa: dalla Venezia Verde alla Laguna di Venezia dal 2 all’8 settembre

Il 2 settembre, su iniziativa del collettivo Bassines Non Merci e nell’ambito della stagione 7 di Soulèvements de La Terre, una delegazione partirà per una grande traversata dalla Venezia verde del Marais Poitevin a Vicenza, dove dal 5 all’8 settembre si svolgerà il Venice Climate Camp.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

2/5 settembre 2024: programma campeggio di Ecologia Politica Network

Manca ormai pochissimo al campeggio di Ecologia Politica Network

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ibiza: la lussuosa villa di Lionel Messi ridipinta dagli ecologisti

Si potrebbe pensare a un quadro d’arte contemporanea o a una performance di street art: su grandi pareti bianche, lunghi schizzi di vernice rossa e nera formano una composizione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Importante mobilitazione contro la base MUOS della US Navy

Ripubblichiamo di seguito il comunicato apparso su Notav.info in merito alla mobilitazione No Muos degli scorsi giorni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Avanti No Tav! Note sul Festival 2024

Ci siamo presi qualche giorno per tirare le somme di questa ottava edizione del Festival Alta Felicità, una tre giorni in cui la Valsusa e il territorio di Venaus si sono trasformati in un laboratorio di esperienze e condivisione, andando ben oltre la già ricca programmazione culturale e artistico-musicale.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Radura 2.10: Tra i rifiuti

Con Francesco parliamo del ciclo dei rifiuti in Pianura Padana e delle lotte che negli anni hanno attraversato un territorio segnato da questo genere di business come il basso Garda.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Traversata delle lotte per l’acqua

“In questo lungo viaggio verso un mondo giusto, dove la vita sia assicurata alle nostre generazioni future, i sentieri che noi, compañeras e compañeros, abbiamo costruito con dolore e rabbia si stanno pian piano unendo, fino a formare un bellissimo tessuto che ricopre di colore e dignità il mondo intero.”

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sta nel sogno realizzato

Riprendiamo un contributo di Chiara Sasso da notav.info, originariamente apparso su Comune-info.net

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10mila No Tav in marcia verso i cantieri di Chiomonte e San Didero (VIDEO)

Riceviamo e pubblichiamo questo video che racconta alcuni momenti della marcia di sabato 27 luglio 2024 ai cantieri di San Didero e Chiomonte.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

American way of death

Pochi giorni dopo la sparatoria di Butler che ha causato una ferita all’orecchio di Trump, un morto, due feriti e uno scossone nell’andamento della campagna elettorale più folkloristica di sempre, Trump torna alla carica alla vigilia della convention repubblicana di Milwaukee che lo incoronerà ufficialmente candidato, dicendo “Non mi arrenderò mai, vi amo tutti”. Il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: un disastro per Biden il confronto televisivo con Trump. Potrebbe ritirarsi? Intervista a Martino Mazzonis

Non sembrano esserci dubbi sul fatto che questo confronto sia stato un disastro per Joe Biden

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cosa è andato storto nel capitalismo?

Questa è una brutta notizia per Sharma, forte sostenitore del capitalismo. Cosa è andato storto?

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: migliaia al corteo del 2 giugno. Cariche vicino al consolato USA

2 giugno: Festa della Contro Repubblica, l’appello dei Giovani Palestinesi alla mobilitazione in occasione della Festa della Repubblica, divenuta secondo i e le manifestanti “Festa di celebrazione della guerra”, ha visto l’adesione di diverse città italiane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Università per Gaza (encore)

Puntata speciale in diretta da Palazzo Nuovo a Torino, facoltà occupata da alcuni giorni all’interno dell’ondata di mobilitazioni partita dai campus statunitensi e giunta nelle ultime settimane in Europa

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’Europa morirà americana?*

Qual è oggi lo stato dei rapporti transatlantici nel quadro del conflitto ucraino e sullo sfondo del montante scontro Usa/Cina?

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il famoso storico Pappé fermato e interrogato dall’FBI negli USA

L’Impero egemone in caduta libera, insieme allo stato paria e genocida israeliano ormai sono impazziti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Una luce di speranza

La grande rivolta giovanile nelle università degli Stati Uniti non smette di crescere e mostra una meraviglia di organizzazione e l’incredibile diversità di coloro che vogliono fermare il genocidio a Gaza, arrivando a contagiare anche l’Europa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Rafah: le trattative tra Israele e Hamas e il sostegno (apparentemente) in bilico degli Stati Uniti.

Un approfondimento con Eliana Riva, caporedattrice di Pagine Esteri, sullo stato delle trattative in corso al momento al Cairo tra la resistenza palestinese e Israele..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’America Latina al crocevia. Tensioni geopolitiche e la sfida dell’Unità Regionale

Il mese di aprile del 2024 ha tratto con sé una rivelazione di grande impatto: un rapporto fatto trapelare dall’ambasciata degli Stati Uniti in Bolivia, meticolosamente elaborato dal Centro di Studi Geopolitici Multidisciplinari (CEGM), getta luce sul nuovo e ambizioso piano di ricolonizzazione dell’America Latina.