InfoAut
Immagine di copertina per il post

Campagna nazionale contro la devastazione e il saccheggio del territorio

L’assemblea ha di fatto lanciato una campagna contro le devastazioni ambientali e a sostegno delle lotte sociali promuovendo una ricca agenda di appuntamenti.

Si inizia il 14 ottobre a Roma a fianco dei No Ombrina, manifestazione in occasione dell’approvazione definitiva del decreto che darà il via alle trivellazioni in Adriatico. Successivamente, tra il 29 novembre e il 12 dicembre, una serie di iniziative: l’8 dicembre con la manifestazione nazionale No Tav in occasione dei dieci anni della presa di Venaus; il 12 dicembre, in contemporanea con la Cop 21 a Parigi, manifestazione nella capitale francese a fianco dei movimenti che lottano per la giustizia climatica.

 

Il report dell’assemblea di domenica con Nicola Mancini Trivelle Zero Marche e Claudio Sanita No Tav Terzo Valico (Radio Onda D’urto):

{mp3remote}http://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2015/10/Trx-report-assemblea-Ancona-Sanita-Mancini.mp3{/mp3remote}

 

Parte la campagna nazionale contro la devastazione e il saccheggio del territorio e dei diritti sociali

Per salvare l’ambiente, la salute e i diritti sociali, perché siano i cittadini a decidere sul futuro del loro territorio, è nata, nel corso di una partecipatissima assemblea nazionale svoltasi ad Ancona domenica 4 ottobre, la campagna nazionale contro la “Devastazione e saccheggio del territorio”.

Circa 300 cittadini, con decine di comitati e movimenti dalla maggior parte delle regioni, hanno partecipato all’iniziativa, analizzando le condizioni concrete che hanno determinato l’attuale situazione di disastro ambientale e di attacco alle condizioni di vita delle popolazioni.
E’stato sottolineato come lo Sblocca Italia non sia solo una legge negativa, ma un vero e proprio sistema di ricomposizione dei poteri forti contro le resistenze sociali e territoriali. Resistenze che possono ampliarsi e costruire nuove iniziative in grado di rispondere in modo adeguato alla violenza ed alla velocizzazione del processo di devastazione.

Per questo affermiamo che il nostro agire ha senso nel comune impegno di solidarietà e di coordinamento tra le lotte con decisioni prese collettivamente su cosa costruire a livello nazionale.

Nei diversi interventi sono stati individuati contenuti e metodi comuni:

– Costruire assieme la campagna nazionale specifica “Devastazione e saccheggio del territorio; difendere i diritti ambientali e sociali” che sia inclusiva delle lotte che si stanno svolgendo nel paese senza costruire l’ennesima nuova rete.

– Costruire un blog, una pagina facebook e un profilo twitter, animandoli attraverso una redazione aperta al contributo dei singoli gruppi attraverso un impegno costante. Il blog dovrà contenere due aree principali: quella relativa alle iniziative di lotte territoriali (singole o definite collettivamente a livello nazionale) e quella di scambio di materiali utili (documenti, norme, vademecum, casi-studio ecc).

– Attivare immediatamente iniziative condivise di solidarietà tra le lotte, a partire da alcune che sono già in programma e su cui convergere unitariamente come il 14 ottobre a Roma sul progetto petrolifero Ombrina Mare e il 17 ottobre sull’inutile e miliardaria TAV Brescia-Verona. Successivamente il 6-7 novembre l’iniziativa del Forum dei Movimenti per l’Acqua a Roma per difendere ed affermare il risultato referendario del 2011.

– Promuovere una prima iniziativa comune e condivisa di livello nazionale che colleghi la “Devastazione e saccheggio al tema del riscaldamento globale”. Un’iniziativa diffusa sui territori dal 29 novembre all’8 dicembre in contemporanea con il summit internazionale sul clima di Parigi. Si comporrà un programma d’iniziative decise autonomamente dai singoli comitati/movimenti contro la devastazione e il saccheggio. Ogni territorio deciderà data e azione, tranne che per l’ultimo giorno, l’8 dicembre, decennale della ri/presa del cantiere di Venaus in Val di Susa, in cui si convergerà da tutta Italia per una manifestazione decisa dal Movimento NoTav.

– Una seconda iniziativa coordinata a livello nazionale, il “Festival diffuso delle arti contro le devastazioni ambientali e il saccheggio del territorio”, da organizzare in una settimana tra gennaio e febbraio. Chiederemo ad artisti nazionali e locali di contribuire alla campagna offrendo un concerto, una mostra, una performance ecc. ai comitati. Un unico cartellone nazionale con eventi diffusi in ogni regione, organizzati dalle singole realtà.

– Una terza attività nazionale, una “carovana dell’autoformazione” da svolgere in una settimana del prossimo anno con un programma nazionale di seminari e incontri tecnico-scientifici sugli aspetti tecnici dei progetti, dalle bonifiche alla deriva petrolifera, passando per aree poco trattate come le questioni finanziarie, la lotta alla corruzione e ai conflitti d’interesse che contraddistinguono i progetti che contrastiamo e la trasparenza della pubblica amministrazione. Iniziative diffuse organizzate dal basso in un singolo programma con un unico filo conduttore quella della lotta alla devastazione e al saccheggio delterritorio.

Il ricco confronto d’idee, che ha visto la partecipazione anche dei rappresentantidel movimento per la difesa della scuola pubblica, della FIOM e del Forumnazionale dei Movimenti per l’Acqua, ha evidenziato:

– La necessità di avviare percorsi comuni e integrati di lotta perché l’attacco aidiritti ambientali e sociali deriva da una strategia del turbo-capitalismo,continuando il confronto e iniziando ad operare progressivamente non solo inmaniera coordinata ma anche elaborando iniziative comuni.

– Ogni azione nazionale deve essere consequenziale alla crescita sociale derivante dalle reali lotte territoriali e non viceversa, anche per evitare che le lotte siano facilmente strumentalizzate per risolvere contenziosi interni alle maggioranze di governo o per forzature politiciste estranee ai nostri obiettivi. Su quest’aspetto sono emerse critichediffuse sull’iniziativa referendaria delle regioni in merito alla questionepetrolifera sia dal punto di vista dei contenuti sia del metodo (credibilitàdei proponenti istituzionali che avallano addirittura progetti connessi agliidrocarburi nel mentre sostengono il referendum; insufficienza dei quesiti chelascerebbero aperta la strada ai progetti petroliferi oltre le dodici miglia esulla terraferma; assenza di quella visione generale che hasempre contraddistinto i momenti referendari, con il confronto tra opzioniconfliggenti alla radice su temi generali per la società).I referendum, come qualsiasi mezzo di lotta che voglia utilizzare, hanno unsenso ed una efficacia solo se puntuali rispetto ai tempi che si vivono, se legatiai processi sociali ed a percorsi di democrazia reale senza dei quali vengonosvuotati e resi inutili ed a volte controproducenti.

– Mantenere sempre assieme alla denuncia e all’azione di contrasto dei progetti la fase propositiva che, pur avendo sempre contraddistinto i movimenti, è stata finora troppo spesso oscurata.

– In generale, moltiplicare le occasioni di affermazione delle lotte con azioni diffuse esercitando quella ”pressione popolare spietata” che molto spesso è risultata vittoriosa in molte lotte.

– Rivendicare che la lotta paga e che se l’Italia non è stata totalmente devastata, lo si deve alle lotte territoriali che hanno coinvolto negli ultimi decenni milioni di cittadini interessati alla salvaguardia del Paese e alla qualità della vita.

Coscienti che si riparte da un grande e spesso sconosciuto bagaglio di socialità, di esperienze, di capacità scientifiche e di autorganizzazione diffusa. Un insieme di alternative che dai territori emergono contro la distruzione dei livelli concreti e formali di democrazia che questo sistema porta con sé.

Consapevoli che nulla è irreversibile e che il nostro” fare e pensare” – il nostro testardo bisogno di cambiare larealtà che opprime – ci permette di dare un senso globale al tempo che viviamo, fuori dalle logiche privatiste ed individualistiche. Ci permette di costruire livelli di socialità e solidarietà nuovi e più duraturi che ci rendono felici come persone e come comunità, al di là delle nostre singole vittorie o sconfitte quotidiane. Più che sognare lontane e futuribili alternative pratichiamo ogni giorno in tutte le nostre azioni il mondo nuovo per cui lottiamo.

I partecipanti vogliono ringraziare TrivelleZero Marche per aver ben organizzato questo appuntamento che continua il percorso iniziato a Pescara il 24 maggio e din agosto a Lanciano e che sarà importante per tutte le lotte ambientali in Italia.

Assemblea nazionale per la campagna contro la devastazione e il saccheggio del territorio e dei diritti sociali.

 

da azzeriamoletrivelle

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

anconacampagna nazionale contro devastazione territorionotavnotriv

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Contro il vostro progresso la nostra rabbia!

Pubblichiamo di seguito l’appello degli studentə dei collettivi autonomi romani per la mobilitazione che si terrà a Roma venerdì 11 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sgombero del Presidio No Tav di San Giuliano

Sono arrivati con il buio e con l’arroganza che li contraddistingue. Come a Venaus, a Chiomonte, a San Didero. Come sempre. Ad attenderli, però, hanno trovato la tenacia e la determinazione di chi, con grande coraggio, ha resistito contro lo sgombero brutale e ingiustificato del presidio di San Giuliano (Susa).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inizia il presidio permanente a San Giuliano

E’ iniziato ieri il presidio permanente con campeggio a San Giuliano. Ricordiamo che il presidio No Tav “Sole e Baleno” e i terreni sui quali è stato costruito, sono minacciati dalla violenza distruttrice di TELT.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ciao Alberto, a sarà dura!

Nella tarda serata di ieri, giovedì 3 ottobre, ci ha lasciati Alberto Perino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sgombero in corso del presidio di via Curtatone a difesa del bosco di Gallarate

Gallarate (VA): sgombero del presidio di via Curtatone in corso dalle 4 di questa mattina

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

3.1 Radura || Turismo Feroce

Benvenuti e benvenute alla prima puntata della terza stagione di Radura, il podcast che racconta i conflitti sociali nell’hinterland italiano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio No Tav di San Giuliano: mobilitiamoci per resistere insieme all’esproprio!

E’ la fine di ottobre del 2012: una lunga fila di persone occupa il terreno dove oggi sorge il Presidio No Tav di San Giuliano. Il clima freddo e pungente della Valsusa non ferma migliaia di attivisti e attiviste accorsi per prendere parte alla quarta edizione della campagna “Compra un posto in prima fila”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lotta alla speculazione energetica in Sardegna: aggiornamenti da Oristano e Selargius

La lotta alla speculazione energetica in Sardegna prosegue, comitati e presidi si oppongono alla realizzazione del mega progetto energetico Tyrrhenian Link

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: il ciclone Boris continua a devastare l’Europa centro-orientale

Il ciclone Boris continua a devastare L’Europa centro-orientale, lasciando dietro di sé una lunga scia di distruzione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comunicato stampa: dalla Venezia Verde alla Laguna di Venezia dal 2 all’8 settembre

Il 2 settembre, su iniziativa del collettivo Bassines Non Merci e nell’ambito della stagione 7 di Soulèvements de La Terre, una delegazione partirà per una grande traversata dalla Venezia verde del Marais Poitevin a Vicenza, dove dal 5 all’8 settembre si svolgerà il Venice Climate Camp.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Mettere in comune i saperi: Estrattivismo e cura della terra alle Giornate di Antropologia Conviviale, 22-25 agosto 2024

Diffondiamo volentieri l’indizione al tavolo su Estrattivismo e cura della Terra che si terrà in occasione delle giornate di Antropologia Conviviale al quale il progetto Confluenza è invitato a prendere parte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Importante mobilitazione contro la base MUOS della US Navy

Ripubblichiamo di seguito il comunicato apparso su Notav.info in merito alla mobilitazione No Muos degli scorsi giorni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Avanti No Tav! Note sul Festival 2024

Ci siamo presi qualche giorno per tirare le somme di questa ottava edizione del Festival Alta Felicità, una tre giorni in cui la Valsusa e il territorio di Venaus si sono trasformati in un laboratorio di esperienze e condivisione, andando ben oltre la già ricca programmazione culturale e artistico-musicale.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Dalla Val Susa che non si arrende confluiamo verso un autunno ricco di iniziative!

L’assemblea di Confluenza domenica 28 luglio 2024 durante il Festival Alta Felicità a Venaus è stata un successo! Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti e tutte coloro che hanno partecipato attraversando il Piemonte per raggiungere la Valsusa terra di lotta ed esempio per tutti i comitati che si battono per la salvaguardia dei propri territori.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10mila No Tav in marcia verso i cantieri di Chiomonte e San Didero (VIDEO)

Riceviamo e pubblichiamo questo video che racconta alcuni momenti della marcia di sabato 27 luglio 2024 ai cantieri di San Didero e Chiomonte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TavLeaks. Documento tecnico lancia l’allarme sull’impatto idrogeologico del cantiere: sta accelerando il cedimento di una diga in Val Maurienne

Il giornale Mediapart si è procurato un documento interno della EDF, l’azienda francese di fornitura elettrica, in cui un ingegnere lancia l’allarme, con tanto di emoji , sul fatto che lo scavo del tunnel del TAV ha, nel 2019, svuotato di acqua una parte della montagna in Val Maurienne, in Savoia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torna il Festival Alta Felicità

Torna il Festival Alta Felicità! Dal 26 al 28 Luglio la Borgata 8 Dicembre di Venaus sarà di nuovo attraversata da migliaia di persone che, con entusiasmo, arriveranno in Val di Susa per tre giorni di musica, dibattiti, incontri e gite.