InfoAut
Immagine di copertina per il post

Cronometro e secchiello, il Ministero dell’Ecologia francese denuncia i metodi rocamboleschi di Telt per misurare il rischio idrico del Tav

||||

La grande sete che sta colpendo tutto il Nord Italia ha rimesso al centro una grande preoccupazione sollevata da sempre dal movimento No Tav: lo sconvolgimento del paesaggio idrico alpino che sarà causato dal raddoppio della Torino-Lione.

Le stime avanzate recentemente dal Comitato acqua pubblica Torino a partire dai dati raccolti (male come vedremo) dai promotori sono estremamente inquietanti. A partire delle “venute d’acqua” effettivamente provocate dal tunnel geognostico, si può stimare che lo spreco d’acqua per la costruzione del tunnel sarà l’equivalente annuo del consumo di una città di 600.000 abitanti.

Quello che manca, purtroppo, è un monitoraggio preciso e imparziale che permetterebbe di rendersi conto di come stanno davvero le cose. TELT è al contempo promotrice dell’opera e incaricata della sorveglianza ambientale ed ha ovviamente tutto vantaggio a eseguire un controllo lacunoso ed opaco. I risultati di questo conflitto di interessi sono stati recentemente segnalati in Francia dal Bureau de Recherches Géologiques et Minières (BRGM), ufficio ministeriale che si occupa di valutare la gestione delle risorse sotterranee e i rischi idrogeologici delle diverse opere pubbliche. Su mandato del Dipartimento della Savoia ha realizzato nell’autunno scorso un’analisi sull’efficacia della sorveglianza ambientale di TELT in campo idrogeologico. Il rapporto non è pubblico ma il giornale d’inchiesta Mediacités se n’è procurato una copia che segnala delle lacune clamorose nei controlli: 75% (!) delle rilevazioni effettuate negli ultimi 25 anni dai promotori del TAV non sarebbero abbastanza affidabili per permettere di valutare adeguatamente gli impatti potenziali dei lavori. Per quanto riguarda le fonti in superficie, TELT non distingue (in Francia come in Italia…) tra i flussi che derivano dalle nappe sotterranee e quelli dovuti alle precipitazioni, il che falsa completamente i risultati. Inoltre invece di fare misure giornaliere, come diligenza richiederebbe, ci si accontenta di misure mensili, troppo irregolari per farsi un’idea utile di quali saranno i danni provocati dai cantieri. Per quanto riguarda i pozzi invece, il BRGM raccomanda di passare ad almeno una rilevazione mensile durante tutto l’anno cosa che non viene garantita al momento da TELT. Il rapporto contiene anche dettagli grotteschi sulle tecniche di monitoraggio, qualificate, con un delicato eufemismo, di “rustiche” dagli esperti del ministero. A quanto pare le rilevazioni vengono effettuate letteralmente “aiutandosi con un secchio e un cronometro”. Un metodo completamente inaffidabile per venute d’acqua con flussi sopra i 10 lt/min come 46 delle 180 “sorvegliate” (le virgolette sono d’obbligo) da TELT.

Il comportamento irresponsabili dei promotori del TAV è stato anche denunciato recentemente dall’associazione fracnese “Vivre et agir en Maurienne” che si è rivolta nel novembre 2021 alla Commissione nazionale di deontologia e di allerte in materia salute pubblica e ambiente (CNDASPE). Si tratta di un organismo creato oltralpe per facilitare l’accesso alle istituzioni dei cittadini che vogliono denunciare pericoli ecologici o sanitari a cui i No Tav francesi hanno riportato il rischio di “danni irreversibili” su 17 fonti d’acqua in 5 diversi comuni della Val Maurienne. Incaricata di giudicare l’attendibilità della denuncia, la CNDASPE ha confermato che la segnalazione è solida e riguarda un rischio concreto per le condizioni di vite degli abitanti. Ha quindi chiesto al ministero dell’ambiente e alla regione Rhones Alpes di portare avanti ulteriori indagini sull’impatto idrico del progetto TAV.

Da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

acqua pubblicaFranciano tavSICCITA

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

SABATO 26/07 – ORE 12 – PRESIDIO NO TAV DI VENAUS – MARCIA AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE

Sabato 26 luglio ore 12 –  Presidio No Tav di Venaus MARCIA NO TAV AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE In Val di Susa è in corso un’aggressione sistematica al territorio, sotto il segno del Tav e delle grandi opere inutili. A Chiomonte, San Didero, Salbertrand e ora anche a Susa, i cantieri si moltiplicano e si […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Report del campeggio studentesco No Tav

Pubblichiamo di seguito il report scritto dagli studenti e dalle studentesse che lo scorso fine settimana hanno dato vita al campeggio al Presidio di Traduerivi e a quello dei Mulini.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Val di Susa: si è svolto nel fine settimana il campeggio di lotta No Tav organizzato dagli studenti

Posto di fronte al cantiere che dovrebbe ospitare montagne di smarino proveniente dagli scavi del tunnel di base, a Traduerivi è nato il nuovo Presidio No Tav.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio di lotta No Tav

Dal 18 al 21 luglio ci troveremo in Val di Susa per un campeggio di lotta giovanile per ribadire la nostra opposizione trentennale a un progetto inutile e dannoso che oggi si va configurando sempre più nella sua brutalità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: sabotati i cantieri del parco eolico industriale del Mugello

La procura apre un’inchiesta. “Siamo montagna”: la lotta non si ferma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ostuni Climate Camp 2025: 17-20 luglio

La Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” e le associazioni riunite nel Coordinamento “Nucleare mai più” organizzano CAMP NO FOX NO NUKE OSTUNI 17- 20 LUGLIO 2025 Campeggio Cala dei Ginepri- Costa Merlata Masseria Refrigerio Appuntamento che riteniamo importante per fare sintesi delle lotte svolte in questi anni e rilanciarle con maggiore forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bloccata la rotta del rame in Perù: minatori informali contro il governo

Una protesta condotta venerdì 4 luglio dai minatori informali nella regione peruviana di Cusco sta paralizzando uno dei principali corridoi del rame del Paese, fondamentale per le attività delle multinazionali minerarie MMG, Glencore e Hudbay.

Immagine di copertina per il post
Culture

In uscita il manuale di magia No Tav!

È uscito il Manuale di magia No TAV!, firmato da Mariano Tomatis e Spokkio per Eris Edizioni (2025): al tempo stesso una guida illustrata, un piccolo libro di incanti e un fumetto resistente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Georges Ibrahim Abdallah uscirà di prigione il 25 luglio, dopo 41 anni di reclusione

Abbiamo tradotto questo testo apparso su ContreAttaque in seguito alla notizia della decisione di fare uscire dal carcere Georges Ibrahim Abdallah dopo 41 anni di reclusione ingiusta, simbolo della persecuzione e dell’attacco da parte di Stati Uniti e Israele in primis e, di conseguenza della totale complicità di uno Stato europeo come la Francia, nei confronti di un militante anti-imperialista, rivoluzionario marxista libanese.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Prosegue l’attacco al movimento No Tav: altre 10 condanne per chi resiste alla devastazione ambientale

Ieri, 14 luglio, il Tribunale di Torino ha emesso pesanti condanne che vanno dagli 11 mesi ai due anni, oltre alla richiesta di risarcimento per le parti civili e per la violazione della zona rossa, per dieci attivisti del movimento No TAV per la giornata di lotta del 24 luglio 2020.