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Francia: sostegno alle 17 persone arrestate dalla polizia antiterrorismo in seguito alla campagna di azione nazionale contro il mondo del cemento

Lunedì 8 aprile, 17 persone sono state arrestate in Normandia e nell’Ile de France in un’operazione condotta dalla Sottodirezione antiterrorismo. Alcuni di loro sono stati portati nella sede di Levallois-Perret e potrebbero rimanerci per 96 ore.

da Les Soulevements de la Terre

Questi arresti fanno seguito alla campagna d’azione contro Lafarge e l’industria del cemento avviata da oltre 200 organizzazioni ecologiste e sindacali, dalle lotte locali contro l’artificializzazione dei terreni e dai comitati locali dei Soulèvements de la terre (appello e lista dei firmatari). La campagna ha mobilitato migliaia di persone ed è culminata in una cinquantina di azioni simultanee tra il 9 e il 12 dicembre 2023. Occupazioni, blocchi, manifestazioni, raduni e disarmo in decine di siti Lafarge e altri impianti di cemento hanno avuto luogo principalmente in Francia, ma anche in Svizzera, Belgio e Germania

In quei giorni, fu espresso un forte sostegno alle persone messe sotto processo, anche loro dall’antiterrorismo, per il disarmo dello stabilimento Lafarge di Bouc-Bel-Air, vicino a Marsiglia.

L’ondata di arresti di oggi riguarda l’intervento, per un periodo di circa dieci minuti, di un centinaio di persone in un sito di Lafarge a Val-de-Reuil con vernice e schiuma espandente. 

La polizia antiterrorismo era intervenuta sul posto con il pretesto del cosiddetto “sequestro” di una guardia di sicurezza. 

Questa narrazione repressiva si è rapidamente sgonfiata. (Comunicato stampa pubblicato sull’azione qui)

Ciò che vediamo qui, tuttavia, è l’ostinata determinazione del governo a schiacciare con la forza la crescita dei movimenti ecologisti, così come le resistenze che non riesce incanalare di fronte allo sfruttamento economico. 

Colpisce l’uso ricorrente da parte del governo di misure antiterrorismo per demonizzare specificamente le proteste che minacciano gli interessi delle lobby industriali. 

Ciò dimostra fino a che punto questo governo sia asservito ad esse. L’espansione della sorveglianza sfrenata su moltissimi attivisti è particolarmente preoccupante. Lo SDAT (Sottodivisione antiterrorismo) si mette ancora una volta al servizio di una delle aziende più tossiche del mondo. Oltre ad avere un impatto sulla salute dei suoi dipendenti, a cementificare il territorio e ad essere una delle principali fonti di produzione di CO2 e di inquinamento atmosferico, la multinazionale Lafarge-Holcim è ancora sotto processo per complicità in crimini contro l’umanità e per il finanziamento del terrorismo, sotto gli occhi del governo francese.

Chiediamo di sostenere le persone arrestate e incriminate oggi per la loro partecipazione alla campagna nazionale di azione contro Lafarge e l’industria del cemento.

Invitiamo tutti a continuare a mobilitarsi in difesa della terra e dell’acqua.

Sono già state organizzate tre manifestazioni di sostegno: a Rouen martedì alle 18.00 davanti al tribunale, a Levallois-Perret davanti agli uffici dello SDAT e a Caen davanti alla prefettura. Ma meritano un sostegno estremamente ampio. Organizziamo raduni e manifestazioni di sostegno in tutta la Francia e nel mondo. A dicembre abbiamo partecipato in migliaia alla campagna d’azione, questa settimana siamo ancora più numerosi.

Per tenere traccia di tutte le manifestazioni, abbiamo creato una mappa su icihttps://soutien-repression-beton.gogocarto.fr/map#/carte/@46.42,3.43,6z?cat=all.

Se state organizzando una manifestazione, potete registrarla a questo indirizzo https://soutien-repression-beton.gogocarto.fr/elements/add

Vi preghiamo di diffondere il più possibile questo messaggio nei vostri comitati, organizzazioni e gruppi di affinità.

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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