InfoAut
Immagine di copertina per il post

Gavio e ndrangheta. Le mani dei boss del cemento su TAV ed autostrada

Facciamo il punto su quanto emerso finora dall’indagine Echidna che ha scoperchiato il vaso di pandora dei rapporti tra politica, criminalità organizzata e imprenditori in Piemonte nel segno del cemento.

da notav.info

L’inchiesta a quanto si apprende dai giornali mostra una fitta rete di relazioni e favori che ruotano attorno alla figura di Roberto Fantini, manager di lungo corso nel settore delle costruzioni stradali, in questo caso amministratore delegato di Sitalfa, carica che ha lasciato nel 2021 per poi approdare all’Osservatorio sulla legalità degli appalti grazie al supporto del PD, cioè la commissione che avrebbe dovuto vigilare sulla correttezza dei contratti pubblici. Fantini avrebbe concesso appalti e favori alla famiglia Pasqua a capo della locale della ndrangheta di Brandizzo. I Pasqua con la loro azienda di trasporti e movimento terra, la “Autotrasporti Claudio” avrebbero lavorato in tutto il Piemonte e persino in Liguria dove avrebbero avuto l’appalto di una frazione del nuovo ponte di Genova. In particolare l’azienda sarebbe coinvolta nei lavori dell’autostrada A32, Torino – Bardonecchia e nei lavori di collegamento con il cantiere del TAV Torino – Lione entrambi gestiti da Sitaf e nel nuovo grattacielo della regione. Oltre a Fantini ad essere coinvolti nell’inchiesta in casa Sitaf per fatti non collegati direttamente all’associazione mafiosa sarebbero Salvatore Sergi attuale direttore operativo dell’autostrada A32 e Salvatore Gallo ex presidente di Sitalfa in pensione dal 2015 e figura di rilievo della politica locale — prima del Psi e poi del Pd. Gallo attraverso Fantini e Sergi esercita la sua influenza nella azienda autostradale nonostante il pensionamento e riesce a ottenere un «non trascurabile» numero di telepass da omaggiare per avvicinare personalità influenti, in particolare medici, avvocati e giornalisti. Professioni che intende far gravitare nella galassia di amicizie dove il do ut des, deve fare i conti con una verità nascosta: il «signore delle tessere del Pd», scrivono gli investigatori, «non fa mai nulla per nulla».

Ma non solo, tra i manager che appaiono nei carteggi dell’indagine vi sarebbe anche Massimo Franciulli, procuratore del grande gruppo di costruttori Itinera. Il 17 settembre 2015 nelle cuffie dei carabinieri del Ros di Torino che indagano sulla Sitalfa, finisce una telefonata tra lo stesso e Domenico Claudio Pasqua. Pasqua chiede a Franciulli «Stasera facciamo bunga bunga?». Il fatto è che le ditte di Pasqua lavoreranno anche in quel cantiere e Franciulli «consapevole della caratura criminale dell’interlocutore», li chiamerà spesso e volentieri.

Scrive il gip di Torino: «L’indagine ha permesso di accertare i rapporti tra i Pasqua e i vertici dirigenziali di Sitalfa controllata di Sitaf. Società quest’ultima a capitale parzialmente pubblico. Anas – si legge – è azionista pubblico in passato di maggioranza oggi di minoranza (seppur rilevante) il cui principale socio di maggioranza è Astm spa holding del gruppo Gavio che controlla Itinera, società che a sua volta si occupa della costruzione manutenzione di autostrade e realizzazioni di grandi opere».

Casualità o meno, è un fatto che anche col Gruppo Gavio emergano vicinanze attenzionate dal Ros. Il giudice Luca Fidelio, attingendo dalle conversazioni tra Pasqua e il procuratore di Itinera, racconta come «emergano rapporti strettamente confidenziali con soggetti inseriti all’interno del gruppo Gavio». Talmente strette che Domenico Claudio Pasqua una sera trova chiusa una corsia autostradale e per farsela aprire si presenta dicendo di essere “il nipote di Gavio venuto dalla Calabria”.

Non bisogna dimenticare per comprendere a fondo gli intrecci di potere che sia Sitaf che Itinera sono controllate dal Gruppo Gavio e che mentre la prima si occupa dei lavori di collegamento con il Tav Torino – Lione e si è auto-appaltata la costruzione del fortino-cantiere dell’autoporto di San Didero dove bivaccano le truppe di occupazione, la seconda ha vinto l’appalto di Telt di un miliardo di euro per la costruzione del tunnel di base del TAV. Lo stesso gruppo ha in pratica in mano l’autostrada e il cantiere principale per la costruzione del TAV, altro che spostamento da gomma a rotaia.

C’è ancora un’altra interessante telefonata. Vincenzo Colosimo, responsabile acquisti della Sitalfa, chiama Pasqua esclamando: «Mi ha detto Roby (Fantini ndr) di telefonarti perché ci hanno rubato un camion a Bussoleno. Siccome voi siete del mestiere Roby mi ha detto di dirtelo». La risposta del boss è lapidaria: «Hai fatto bene». Dunque Sitaf si rivolgeva a Pasqua per risolvere “problemi” al di fuori della legalità. La coincidenza temporale tra questi rapporti e i regolari incendi ai presidi No Tav è particolare, ma sicuramente sarà un nostro viaggio mentale.

Giusto lo scorso anno è stato chiuso il presidio antimafia che avrebbe dovuto vigilare, a favore di giornalisti, sul cantiere TAV di Chiomonte quasi nello stesso momento in cui Itinera e quindi Gavio ha vinto l’appalto per il tunnel.

Le lobbies del cemento perdono il pelo ma non il vizio e mentre la rete criminal-imprenditoriale che vuole mettere le mani sulla Valsusa oggi ha nomi e cognomi le forze di polizia bivaccano nei fortini e perseguono i cittadini che si oppongono alla devastazione ed all’elargizione di denaro pubblico nei confronti di tali personaggi.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

CEMENTIFICAZIONEcorruzionedevastazione ambientaleGruppo Gaviondranghetano tav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: in 10mila al corteo No Ponte

Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV tra milioni, polizia e teatrini: la farsa continua in Prefettura

Mentre si cerca di presentare una Valle pacificata, l’apparato politico-industriale a sostegno dell’opera Tav Torino-Lione si riorganizza attraverso l’ennesimo incontro in Prefettura, volto a rafforzare il controllo poliziesco del territorio e a ottenere nuovi finanziamenti pubblici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Al via il campeggio No Pizzone II

Il coordinamento No Pizzone II organizza l’11 e 12 agosto 2025 a Rocchetta al Volturno (IS) due giornate di confronto, escursioni e proposte collettive contro la speculazione energetica e la marginalizzazione dei territori. Il programma definitivo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sul tentativo di discredito del Movimento No Tav in seguito alla marcia del 26 luglio: la parola al Comitato di Susa

Si é appena conclusa la 9a edizione del Festival Alta Felicità.

Un’edizione ricchissima, giovane (nel corpo e nello spirito), colorata, consapevole, affamata di verità, coinvolgente, inclusiva.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Taranto: il sindaco Bitetti ritira le dimissioni e partecipa all’incontro al ministero. Slittate le decisioni sull’ex-ILVA il 12 agosto

Gli ambientalisti denunciano ciò che emerge chiaramente dalle carte: il processo di decarbonizzazione, se attuato, verrà portato a termine tra 10-12 anni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il ponte della propaganda: il 9 agosto corteo No Ponte a Messina

Messina. Manca poco alla prossima manifestazione No Ponte. L’appuntamento è il 9 agosto alle 18.00 a Piazza Cairoli. Di seguito l’appello del movimento No Ponte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Taranto: il sindaco si dimette di fronte alla rabbia dei cittadini per il dossier Ilva

Il sindaco di Taranto Piero Bitetti si è dimesso in seguito alla contestazione da parte dei cittadini sul suo ruolo nel dossier Ilva.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: diecimila in marcia in Valle di Susa. Azioni dirette contro i cantieri dell’alta velocità

Diecimila No Tav hanno marciato sabato 26 luglio 2025, in Valle di Susa, contro l’Alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La marcia No Tav invade i cantieri

Volevamo una grande manifestazione No Tav, e come sempre la realtà ha superato ogni aspettativa!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

SABATO 26/07 – ORE 12 – PRESIDIO NO TAV DI VENAUS – MARCIA AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE

Sabato 26 luglio ore 12 –  Presidio No Tav di Venaus MARCIA NO TAV AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE In Val di Susa è in corso un’aggressione sistematica al territorio, sotto il segno del Tav e delle grandi opere inutili. A Chiomonte, San Didero, Salbertrand e ora anche a Susa, i cantieri si moltiplicano e si […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Milano: urbanistica, speculazione e stratificazione di classe

Mettiamo per un attimo da parte gli aspetti corruttivi dell’intricata vicenda che vede coinvolti imprenditori, architetti, assessori e dipendenti comunali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”, assemblea dei movimenti: lanciata per l’8 novembre una manifestazione nazionale a Roma

E’ iniziata con le parole di Nicoletta Dosio, storica attivista della Val di Susa, l’assemblea nazionale “Guerra alla Guerra”, svoltasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità al presidio di Venaus, Torino.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

San Didero: nella notte a fuoco il presidio dopo la grande giornata di lotta No Tav

Le fiamme hanno distrutto completamente la struttura del presidio che da anni rappresenta un punto di riferimento della resistenza No Tav

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Report del campeggio studentesco No Tav

Pubblichiamo di seguito il report scritto dagli studenti e dalle studentesse che lo scorso fine settimana hanno dato vita al campeggio al Presidio di Traduerivi e a quello dei Mulini.