Un anno passato a denunciare l’assurdità del terzo valico attraverso assemblee, fiaccolate, presidi e blocchi, tutti insieme.
Nonostante l’aggressione del territorio, le denunce, i fogli di via, la pantomima degli espropri prima dichiarati e poi rinviati, siamo tornati nelle strade della Valpolcevera per urlare ancora più forte la nostra contrarietà a quest’opera inutile e dannosa.
Oltre un migliaio di persone per le strade di Pontedecimo che forse non vedeva un corteo così partecipato dai giorni della Liberazione del nazifascismo, in una staffetta immaginaria per un’altra liberazione, quella della Terra.
Quest’oggi per quelle strade sono risuonate le parole contro il terzo valico, dove si vogliono abbattere case per costruire il by-pass, l’ennesima opera compensativa, una strada che si reggerà su 15 campante nel greto del torrente Verde, proprio nei pressi di un ospedale che mano a mano si sta chiudendo. Ecco questa è la logica del terzo valico, quella del profitto, del cemento, della mafia, della morte mentre si respira amianto.
Ma noi non vogliamo tutto questo, come non vogliamo che si sprechino soldi pubblici, 6,2 miliardi di euro mentre si tagliano le pensioni, l’istruzione e la sanità.
Proprio quando sembrava che anche il meteo fosse amico dei no tav terzo valico la pioggia ha sorpreso il corteo nei pressi di via Tecci, a San Quirico, ma non l’ha fermato.
Quindi centinaia di persone sono salite sino alle reti del cantiere per osservare da vicino lo scempio fatto dove una volta c’era una collina rigogliosa ed ora solo un mucchio di terra, e dove nelle intenzioni dei fautori dell’opera dovrà sorgere la finestra di servizio Polcevera.
Un mondo fatto di finestre, corridoio, piattaforme logistiche, è quello il futuro che ci stanno preparando.
Ma il movimento no tav terzo valico non si ferma e domani sarà ad Arquata Scrivia per riprenderla quella terra, l’appuntamento è alle ore 14:00 in piazza Santo Bertelli per una passeggiata sino al presidio di Radimero, a saià düa!
Fonte: notavterzovalico.info